giovedì 14 marzo 2013

"Miserando atque eligendo". Il motto di Francesco


Il motto del neo Papa Jorge Mario Bergoglio è la frase latina del Vangelo di Matteo «Miserando atque eligendo», che descrive l’atteggiamento di Gesù verso il pubblicano (considerato un pubblico peccatore) che «guardò con misericordia e lo scelse». E «Misericordia, misericordia, misericordia» sono state le prime parole in pubblico di Papa Francesco. È quanto ha detto stamane ai confessori della Basilica di Santa Maggiore che ha salutato uno per uno. «Voi siete i confessori - ha aggiunto il Papa -quindi siate misericordiosi verso le anime. Ne hanno bisogno».  
 Il Pontefice che stamane è uscito dal Vaticano per andare a pregare la Madonna in una basilica a lui particolarmente cara non immaginava minimamente di diventare Papa. Avendo la sua famiglia origini piemontesi, di solito chiamava i cugini per salutarli quando veniva in Italia, e spesso era loro ospite in Piemonte. Anche stavolta si erano sentiti, ma lui aveva detto al telefono, alla cugina Carla Bracchino, che dopo il Conclave avrebbe dovuto immediatamente tornare a Buenos Aires per una serie di impegni: «Vado a fare il mio dovere, e torno subito a casa». 
Ed invece oggi, di buon mattino, è arrivato a Santa Maria Maggiore (erano circa le 08.00).  Il Pontefice è entrato nella basilica da un ingresso laterale . Dopo mezz’ora Papa Francesco ha lasciato Santa Maria Maggiore, dopo aver pregato nella Cappella Paolina della Basilica, dove c’è l’immagine della Salus Populi Romani che dà il nome a S.Maria Maggiore.  
La vettura a bordo della quale sta viaggiando questa mattina Papa Francesco dal Vaticano verso la Basilica di Santa Maria Maggiore e ritorno non è l’ammiraglia del parco auto dello Stato del Vaticano.  Anche questa una novità o curiosità del nuovo pontificato, insieme alla decisione immediata presa ieri sera di uscire subito nella città di Roma, sia pure per un’ora o poco più tra andata e ritorno.  

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