giovedì 19 dicembre 2013

Roma: Natale ai fori imperiali


In occasione delle festività di Natale, dal 25 dicembre al 6 gennaio, i Fori Imperiali saranno completamente pedonalizzati quindi non potranno circolare neppure gli autobus e i taxi come avviene invece oggi.

La misura, già anticipata nei mesi scorsi, sarà presentata questa mattina dal sindaco Ignazio Marino, nell’ambito delle iniziative per Natale e Capodanno.

A subire lo stop saranno numerose corse Atac, in particolare: 53, 80, 85, 87, 175, 186, 271, 571 e 810 e i disagi al traffico e agli spostamenti saranno inevitabili.

4 Giugno 2014: il Papa e gli sportivi


                                      Già programmato un evento per il mondo dello sport..................................

martedì 17 dicembre 2013

2014? Il sette è la cifra del TRIONFO


Il 2014 si avvicina. Difficile credere nelle previsioni ma ricordando Nostradamus concediamoci un po' di curiosità. 
Joy, la regina delle previsioni egiziana dopo aver azzeccato la neve al Cairo promette un 2014 all'insegna del successo.

"L’anno 2014 sarà in complesso fortunato sia per l’Egitto che per molti altri paesi. Anche perché la somma delle sue cifre è 2+0+1+4=7. 

Secondo la Torah, la Bibbia e il Corano la cifra 7 significa perfezione. 

Nel 2013 ci sono stati molti divorzi e separazioni, nel prossimo anno ci saranno molte nozze ed incontri.

La cifra 7 è quella della vittoria e del trionfo. 

Per molti popoli il simbolo della vittoria è il braccio alzato con le dita che formano la lettera V (vittoria). 
È grande la forza di questa cifra. 

Così, durante la sua vita Winston Churchill ha conseguito molte vittorie grazie appunto all’energia di questa cifra.

11 settembre: misteri e teorie complottistiche

Gli attentati dell'11 settembre hanno lasciato il solco nella storia del mondo. Da quel tragico evento sono uscite storie, accuse, polemiche sulle motivazioni e gli esecutori di tali attentati.  Eccovi la teoria di Kevin Barret esperto di islam ed autore di libri ed indagini sull'11 settembre.

 Len Bracken? Ha scritto il libro "Il governo ombra: 9-11 e Stato Terror". La sua conclusione fu che si trattava di una operazione congiunta israelo-saudita-USA, quindi ...
Barret:  Sì, sono d'accordo con questo. Vorrei accreditare i sionisti . Penso che le persone che stanno sorta di commessi al sionismo si sono infiltrati in posizioni influenti in tutte queste agenzie di intelligence occidentali e apparati. Immagino che la gente come Bernard Lewis, che era il decano della British orientalismo sia l'informatore capo della politica occidentale in Medio Oriente.
Per quanto riguarda la responsabilità 9-11, penso che sia stata una sorta di operazione israelo-statunitense-saudita, e personalmente vorrei accreditare gli israeliani e i loro collaboratori in tutto il mondo.
Persone come Bernard Lewis, che è un sionista fervente ed è il decano di Studi Orientali occidentali, nonché consulente per i governi britannico e statunitense sulla politica in Medio Oriente, mi sembra possa essere un primo sospettato.
Penso che il concetto di 9-11 probabilmente è stato elaborato molti decenni in anticipo da gente come Lewis la cui tesi di dottorato era sul Ismaili Assassini, che era una setta radicale che ha destabilizzato il mondo islamico.
Ritiene che questo tipo di attentati siano legati all' Operazione Northwoods?
Barret:  Sì, penso che le tecniche di stile Northwoods siano stati impiegate l' 11/9. Northwoods era un piano per compensare tutti i tipi di bombe in città americane, e affondare le navi americane ed ottenere così di lanciare una guerra contro Cuba, un metodo usato per lanciare ogni grande guerra degli Stati Uniti dopo la guerra messicana. Tale "metodo" non è stato usato solo dagli USA, pensate a Nerone, che brucia Roma e incolpare i cristiani.
Ma per quanto riguarda le altre specifiche del 9-11, evento che ha totalmente cambiato la storia,  penso che quello era un prodotto del pensiero neo-conservatore, e due figure chiave dovrebbe essere Bernard Lewis, che è l'orientalista che ha sostenuto che gruppi radicali islamici destabilizzanti, come al-Qaeda, dovrebbero essere creati in modo da continuare la penetrazione sionista e occidentale del mondo islamico e ostacolare il Risveglio islamico.
Sin dagli anni '60 i neo-cons hanno complottato un 9-11 stile colpo di stato negli Stati Uniti destinato a "trascinare" gli Stati Uniti ad intraprendere una linea dura filo-sionista in direzione imperialista permanente nella futura politica Medio Oriente.
E così questo era tutto stabilito. Ecco perché penso che quando diciamo che è una operazione USA-Israele-saudita, è davvero stato fatto principalmente da persone la cui prima fedeltà è quella di Israele, e lo stanno facendo al fine di creare la guerra di 100 anni dalla occidentale contro il mondo islamico e per mantenere il mondo islamico destabilizzato e nel caos. Gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita sono stati pedine di queste forze sioniste che sono molto forti nella politica occidentale e della finanza".
Teorie interessanti che di tanto in tanto tornano alla ribalta. Resta però un problema enorme: mancano le prove e sinceramente in occidente la speranza è che queste prove non esistano sarebbe un durissimo colpo alla democrazia.

Russia. Sochi 2014: il presidente francese Francois Hollande non andrà alla Cerimonia di apertura


Nessuno degli alti rappresentanti delle autorità francesi, incluso il Presidente François Hollande, giungerà alle Olimpiadi invernali a Sochi, ha comunicato il ministro degli Esteri della Francia Laurent Fabius. 
Fabius l'ha annunciato in diretta ad una radio francese, ma senza rivelare i particolari e raccontare i motivi della decisione.

In precedenza il Presidente della Germania Joachim Gauck ha informato le autorità russe della sua presenza alle Olimpiadi di Sochi.

La presa di posizione del governo francese ha scatenato i commenti e la presa di posizione della Rete.  Tra i più acclamati............... TANT MIEUX !  et encore plus meme !


venerdì 13 dicembre 2013

L'anno d'oro di Vladimir Putin


Chi vi scrive lo dice da tempo ed è stato duramente attaccato da alcuni lettori per la ferma presa di posizione. Putin per molti è un pericolo per la democrazia, per le libertà, per chi pensa di poter fare sempre quello che vuole come e quando gli pare. Vladimir Putin è contro tutto questo ed usa il pugno di ferro, nel suo paese, con chi non lo segue. In Italia tutti possono fare e dire quel che vogliono (ed infatti il paese va allo sbando), con Putin questo non avverrebbe. Ed a pensarla così sono anche gli americani e soprattutto i colleghi giornalisti la cui autorevolezza è inconfutabile.
L’assegnazione da parte del Time del titolo di “Person of the Year” a Papa Bergoglio, con tanto di copertina dedicata dall’illustre settimanale, ha scatenato ieri le proteste di quanti avrebbero preferito al suo posto Edward Snowden, talpa o informatore che dir si voglia, che con le sue rivelazioni ha svestito l’umanità dell’illusione di poter godere della segretezza di pensieri, opere e parole.
Il Washington Post, nella penna di Max Fisher, ci offre una lettura differente dell’anno trascorso, almeno per quanto riguarda lo scettro di uomo più influente del globo. Si tratta di Vladimir Putin, lo Zar in capace di rimettere il Cremlino al centro della Piazza Rossa – per parafrasare una formula resa nota da un altro condottiero dei giorni nostri – facendo risorgere i fasti della Russia dalle ceneri dell’Impero Sovietico.

Il 2013 è stato, secondo Fisher, l’anno della definitiva consacrazione di Putin nel ristretto circolo degli statisti più abili di sempre.

Dodici mesi durante i quali il presidente russo, coadiuvato dai suoi più stretti collaboratori, è riuscito ad esercitare la sua influenza in alcune delle vicende più importanti in materia di relazioni internazionali. Arrivando a sfidare apertamente avversari esterni ed interni.

1) La guerra civile siriana -  Putin ha sfruttato la crisi siriana per raggiungere un doppio obiettivo. Da una parte porsi alla testa del vasto schieramento di nazioni contrarie all’intervento militare americano, blindando al contempo gli interessi del partner Assad. Dall’altra imporsi come mediatore tra le parti, permettendo di raggiungere un accordo con Damasco per lo smantellamento dell’arsenale chimico siriano.
Una mirabile manovra diplomatica, con la quale lo Zar ha restituito un ruolo centrale al suo paese in una importante quanto delicata questione geopolitica. Allo stesso tempo la Russia ha onorato i contratti di fornitura militare ad Assad e, bloccando la macchina bellica statunitense (anche imponendo il suo diritto di veto in seno al Consiglio di Sicurezza ONU), ha dato un contributo pesante, seppur indiretto, allo svolgimento dei combattimenti in Siria.

2) L’affaire Snowden – Un’altra partita giocata su più tavoli, un altro confronto “freddo” con Washington che si è vista costretta all’inazione. Dopo che la Cina ha scaricato la patata bollente dell’informatore fuggito con i più neri segreti dalla madrepatria, Putin ha condannato Snowden al limbo dell’aeroporto  Sheremetyevo, rendendolo inconsapevolmente una pedina di una scacchiera più vasta.
Mentre dagli Stati Uniti si levavano le richieste di estradizione, altri capi di stato esternavano il proprio sostegno al fuggitivo americano. Lo Zar si è esibito in una serie di dichiarazioni ambigue, accogliendo Snowden ma vietandogli, in sostanza, di rilasciare nuove dichiarazioni che avrebbero danneggiato Washington. Costringendo il presidente USA, Obama, ad una paradossale riconoscenza.

3) Il fronte interno – Se la capacità di proiezione della potenza russa nel mondo è aumentata a dismisura, sicuramente un lavoro ancor maggiore è stato svolto in patria, dove Putin ha impresso al suo governo una svolta autoritaria, intrisa di nazionalismo destrorso e infarcita di elementi di xenofobia e conservatorismo sociale.

Restrizione delle libertà politiche, dei diritti civili e della competizione politica, attraverso decreti che hanno impedito alle famiglie americane di adottare orfani russi, leggi che vietano “la propaganda gay”, incarcerando attivisti dei più svariati fronti (dalle Pussy Riot ai militanti di Greenpeace).
Chi osa sfidare lo Zar, deve pagarne il prezzo, perché ogni azione è un’occasione per mostrare i muscoli della nuova Russia putiniana Scusate se è poco………




Storie di spie...............


Lo spionaggio è storia dei nostri giorni ma anche del passato e sarà determinante anche in futuro. Siamo "controllati" sempre e comunque nonostante la nostra privacy sia tutelata da leggi. Sull'argomento eccovi alcune interessanti storie e documentazioni provenienti dalla Russia.
Nella Russia Imperiale come "copertura" per l'attività di spionaggio è stato usato il commercio. Ibn Hordab, cronista arabo del X secolo, nel suo "Libro delle vie e dei paesi" racconta che nel 838 gli ambasciatori del "khagan" russo sono giunti a Costantinopoli e poi a Bagdad, capitale del Califfato Abbaside, sotto le mentite spoglie dei commercianti russi e vi hanno raccolto importanti informazioni sulle relazioni bizantino-arabe.
Con il battesimo della Russia nello spionaggio dei principi russi il camuffamento religioso è stato utilizzato su vasta scala. E spesso a fare da 007 erano i sacerdoti che andavano in pellegrinaggio a Gerusalemme e in Terra Santa per raccogliere le informazioni spionistiche.
Per i principati russi, sotto la pressione dei khazari, cumani, pečeneghi e, più tardi, dei tartari-mongoli, lo spionaggio era una delle condizioni principali della propria sopravvivenza nazionale. Aleksandr Nevskij elaborava personalmente tutte le sue imprese militari e di politica estera. Quando nel 1240 gli eserciti svedese, norvegese e finlandese arrivarono alla foce del fiume Izhora, il loro comandante Birger inviò i propri ambasciatori al principe Aleksandr con la dichiarazione: "Se puoi prova a resistermi, io sono già qui, sto conquistando la tua terra".
Ai confini delle terre di Novgorod il servizio di guardia è stato affidato ai fortini presieduti dalle tribù locali. Così sul litorale marino nei pressi della foce della Neva sono stati gli uomini armati appartenenti alla tribù vod a sorvegliare le coste. Pelghusij, comandante di uno dei fortini, scoprì la flottiglia svedese e comunicò tutto ciò che vide ad Aleksandr. Dopo aver ricevuto le informazioni i cittadini di Novgorod attaccarono a sorpresa contro i feudatari svedesi. I nemici vennero sconfitti e solo in pochi riuscirono a fuggire sulle navi rimaste intatte. Le perdite tra i cittadini di Novgorod furono insignificanti.
Anche durante la preparazione della Battaglia di Kulikovo, essendo stato ben informato dagli aiutanti segreti sulle forze e capacità del nemico, il Gran Principe Moscovita Dmitrij fece tutto il possibile per neutralizzare le formazioni del principato di Ryazan, fedeli al khan Mamaj. Quest'ultimo aveva inviato il boiardo Zaccaria Tiutcev, antenato del famoso poeta e diplomatico russo Fedor Tiutcev, nel Khanato dell'Orda d'Oro con una grande quantità d'oro, argento e con due interpreti. Laggiù tramite "gente affidabile" il boiardo seppe del tradimento di Oleg, principe di Ryazan, e dei piani del khan di recarsi alla conquista della Russia, unendosi agli eserciti del principe lituano Yagajlo e di quello di Ryazan, che intendevano incontrarsi in segreto sulle rive del fiume Oka per intraprendere da lì la campagna militare congiunta marciando su Mosca. Zaccaria Tiutcev, senza perdere un minuto, manda un messo con una notizia allarmante al Gran Principe. Dopo aver ricevuto la notizia, il principe Dmitrij decise di anticipare le mosse dei nemici e sconfiggere le armate di Mamaj prima dell'arrivo dei suoi alleati, non permettendo loro di unire le forze.
Quando l'esercito russo si mosse contro il nemico, il principe mandò in avanscoperta una squadra di ricognizione composto di cinque nobili scelti con il compito di prendere un prigioniero tra i nobili o i principi dell'Orda. I nobili riuscirono a prendere un prigioniero che faceva parte dell'entourage dello stesso Mamaj, il quale comunicò che il khan dell'Orda d'oro si era accampato al di là del fiume Don, aspettando l'arrivo delle squadre di Yagajlo e di Oleg. Così, grazie allo spionaggio, il principe Dmitrij riuscì a prevenire l'unificazione dei tartari e lituani alla vigilia della Battaglia di Kulikovo, il che predeterminò il suo successo.
Tuttavia c'era ancora tanta strada da fare per l'istituzione di un servizio professionale di spionaggio statale. La prima entità statale di questo tipo è stata istituita nell'epoca di Ivan IV, "il Terribile". Storie interessanti e credetemi ve ne sarebbero molte altre da raccontare in tutto il mondo perchè una spia è in grado di mutare le storie di intere generazioni senza farcelo sapere!

mercoledì 11 dicembre 2013

Discorso apocalittico di Schönborn. Europa cristiana a rischio di naufragio

Nel Duomo di Milano, il cardinale Christoph von Schönborn, elegante tabarro nero vescovile, ha tratteggiato i contorni di una chiesa sofferente, il cui futuro oggi è più che mai incerto. Aveva scelto proprio lui, il cardinale Angelo Scola, per parlare della sfida dell’evangelizzazione nei contesti metropolitani attraversati da grandi cambiamenti. A febbraio, toccherà al cardinale Tagle, arcivescovo di Manila. Schönborn ha scelto di non seguire il testo preparato, preferendo rivolgersi al clero ambrosiano stando in piedi, dall’ambone.
Un’ora di intervento, scandito da qualche pausa in cui il porporato meditava sulle parole da usare, tenendo le mani giunte, come in preghiera. Prima c’era stata la presentazione affidata al padrone di casa, il cardinale Scola, che ha elencato il ricco curriculum del teologo domenicano d’origine boema. Un elogio che Schönborn, scherzando, ha definito “discorso da funerale che mi intimidisce”. Quindi, nel silenzio del Duomo affollato di sacerdoti, ha parlato di Vienna, della sua diocesi. Eppure, la situazione descritta poteva applicarsi a ogni altra grande diocesi europea, Milano inclusa. “La crisi dei cattolici a Vienna è drammatica. Proprio l’altro giorno mi hanno comunicato che il loro numero è sceso sotto il quaranta per cento e siamo ormai avviati verso il trenta per cento”. 
Sono tre, a suo avviso, le ragioni della crisi: “Innanzitutto il problema demografico, che coinvolge quasi tutti. In secondo luogo, ogni anno più dell’uno per cento dei viennesi esce dalla chiesa. Basta andare da un magistrato ed è fatta. Non è apostasia, credo. Chi defeziona, spesso, lo fa perché già da tempo non si riconosce in essa. Sembra poco, l’uno per cento annuo. Ma se guardiamo un po’ più un là, ci accorgiamo che con questo trend arriveremo a più del dieci per cento in dieci anni”. La terza ragione della crisi è data dagli scandali che hanno minato la chiesa austriaca, “un tempo chiesa di stato, imperiale”. Schönborn, a tal proposito, ha ricordato che lui è arcivescovo di Vienna perché il predecessore, Hans Hermann Groër, fu costretto alle dimissioni in quanto accusato di pedofilia.
Una situazione drammatica, apocalittica, ma che può anche avere i suoi risvolti positivi. Per guardare al domani con fiducia e speranza, ha detto il porporato austriaco, si potrebbe tenere a mente la ricetta del cardinale Newman, “loss and gain”, perdita e guadagno. Si perde molto, ma forse si guadagna qualcosa. Intanto, si potrebbe riscoprire il valore della lectio divina, da cui “verrà il rinnovamento della chiesa”, diceva il “Professor Ratzinger”, più volte citato da Schönborn. E’ necessario rendersi conto “che siamo diventati poveri, non ancora economicamente, bensì umanamente. Siamo umiliati, siamo diventati pochi”.
Sarà un caso che in occasione dell’ultima assemblea diocesana di Vienna, a lungo si sia riflettuto sul Naufragio di san Paolo a Malta, passo degli Atti degli Apostoli in cui si narra del salvataggio di Paolo da parte dei pagani. “Qualcuno mi ha dato del pazzo per il tema scelto, ma preciso che non è che la chiesa stava naufragando”. Però il pericolo c’è, lo dicono i numeri, le chiese sempre più vuote (“oggi siamo costretti a cedere chiese ad altre comunità cristiane”). Ecco perché c’è bisogno di evangelizzazione, tenendo ben presente, però, il reale significato che ha questa parola, spesso confusa con “missione”. A tal proposito, Schönborn racconta la sua delusione per come si è svolto l’ultimo Sinodo, quello del 2012. Il tema era proprio l’evangelizzazione: “Io continuavo a dire di parlare delle nostre esperienze, non quelle di curia, ma quelle di missione. I vescovi, infatti, dovrebbero essere i primi evangelizzatori. Invece ogni vescovo nel suo bel discorso preparato poneva l’etichetta ‘evangelizzazione’ su ogni cosa che faceva nella sua diocesi”.
Ma l’evangelizzazione, ha aggiunto, “si fa solo con il faccia a faccia. Certo, c’è Twitter, c’è Facebook, ci sono i social network. Ma sono altra cosa”. Vista l’esperienza del 2012, ha detto, “sono molto curioso di vedere cosa accadrà con il prossimo indetto da Papa Francesco” e in programma per ottobre a Roma. “Siamo una minoranza ma non una setta”, ha detto il cardinale viennese. Una minoranza che “non ha più il potere di imporre alla politica la propria visione”. Si pensi “all’aborto, all’eutanasia, a queste cose tremende. Si pensi alla famiglia cristiana, che oggi non è più la norma, ma l’eccezione. Dobbiamo essere come il sale, che non abbonda mai” ma che è importante per la riuscita di un piatto. “Dobbiamo avere un ruolo nella società”. Solo così potrà concretizzarsi una nuova evangelizzazione efficace, che dia i suoi frutti. 

Brusca: "Strage Capaci per impedire elezione Andreotti a Quirinale"

La mafia non voleva l'elezione di Giulio Andreotti al Quirinale e per questo accelerò la strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone. È quanto ha spiegato il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca nel corso della sua deposizione al processo sulla trattativa Stato-mafia in corso nell'aula bunker di Milano. "La strage di Capaci fu accelerata per influire sulla nomina del presidente della Repubblica".

L'ex boss ha rivelato anche delle divergenze tra Riina e Provenzano su dove uccidere il giudice Falcone, che inizialmente doveva essere assassinato a Roma. Riina, decise invece che doveva essere ucciso a Palermo e incaricò proprio lui di procedere "con mille chili di esplosivo", perché chi doveva farlo "stava perdendo tempo".

Sempre secondo Brusca, la decisione di uccidere Falcone fu presa nel 1991 da Totò Riina che nel corso di una riunione "disse che dovevano morire tutti, che si voleva vendicare perché i politicanti lo stavano tradendo, e fece i nomi di Falcone, che era un suo chiodo fisso, di Borsellino, di Lima, di Mannino, di Martelli e di Purpura". I magistrati erano il primo obiettivo di Cosa Nostra, a cui dovevano seguire i politici che avevano tradito non facendo l'interesse dell'organizzazione mafiosa.

"Si parlò - ha dichiarato il collaboratore - anche di 'rompere le corna' ad Andreotti, non nel senso di ammazzarlo ma di metterlo in difficoltà, di rovinarlo politicamente, non facendolo diventare presidente della Repubblica: e abbiamo vinto"

Roma capitale: Blocco circolazione mercoledì 11 dicembre: stop ai veicoli più inquinanti

Il sindaco ancora non ritiene di aver tartassato abbastanza gli automobilisti che pagano le tasse di circolazione....

Il divieto è in vigore dalle ore 7.30 alle ore 20.30. All'interno le categorie di veicoli esentate
Per il sesto giorno consecutivo, prosegue lo stop alla circolazione dei veicoli più inquinanti, all'interno della fascia verde. Provvedimento adottato insieme a quello delle 'targhe alterne', che per oggi prevede il blocco di quelle pari.
Annucipromozionale
Il divieto è in vigore dalle ore 7.30 alle ore 20.30 e riguarda le seguenti categorie veicolari: autoveicoli a benzina "euro 0", "euro 1"; autoveicoli diesel "euro 0", "euro 1" e "euro 2"; motoveicoli e ciclomotori a due, tre, quattro ruote a 2 e 4 tempi "euro 0" e "euro 1"; microcar diesel "euro 0" e "euro 1".

11.12.13, tra 90 anni la prossima data in sequenza numerica


L’11 dicembre 2013 ha una particolarità che a molti sarebbe sfuggita se non ci fossero appassionati sparsi in tutto il mondo attenti a ricordarci che la trascrizione numerica di questo giorno è 11.12.13. Eccola, dunque, la caratteristica di questo mercoledì: tre numeri consecutivi posti in ordine progressivo. Questa osservazione non cambierà la vita a nessuno di noi? Vero, o quasi. Se ad esempio partecipate al concorso indetto da Ron Gordon potreste non cambiare la vostra vita, ma vincere 1,112.13 dollari. Questo insegnate in pensione, residente in California, ha deciso di premiare con questa cifra – che ricorda vagamente il giorno omaggiato – chi suggerisce l’idea migliore per celebrare la giornata di mercoledì.

Testimonianza di Catalina Rivas LA MADONNA CI SPIEGA COME VIVERE LA SANTA MESSA Dopo aver letto questi scritti la tua messa non sarà piu' la stessa

È questa la testimonianza che devo e voglio dare al mondo intero, per la maggior Gloria di Dio è per la salvezza di chiunque voglia aprire il proprio cuore al Signore. Affinché molte anime, consacrate a Dio, ravvivino il fuoco dell’amore per Cristo, sia quelle che hanno nelle loro mani il potere di farlo scendere sulla terra per essere nostro nutrimento, sia le altre, affinché perdano l’uso di riceverlo "per abitudine" e rivivano il meraviglioso stupore dell’incontro quotidiano con l’amore. Affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il mondo vivano il più grande dei Miracoli con il cuore: la celebrazione della Santa Eucaristia.
Era la vigilia del giorno dell’Annunciazione e noi tutti del nostro gruppo eravamo andati a confessarci. Alcune signore del gruppo di preghiera non riuscirono a farlo e rimandarono la confessione al giorno seguente, prima della Santa Messa.
Quando il giorno seguente giunsi in chiesa con un po’ di ritardo, il signor Arcivescovo e i sacerdoti stavano entrando già nel presbiterio. In quel momento la Vergine disse [...]: "Oggi per te è un giorno di apprendistato e voglio che tu faccia molta attenzione perchè, di ciò che sei testimone oggi, dovrai farne partecipe l'umanità".
[...]
Il signor Arcivescovo cominciò la Santa Messa e giunto all'Atto Penitenziale, la SS. Vergine disse: "Dal profondo del tuo cuore, chiedi perdono al Signore per tutte le tue colpe, per averlo offeso, così potrai partecipare degnamente a questo privilegio di assistere alla Santa Messa".
Per una frazione di secondo pensai: "Sono in grazia di Dio, mi sono appena confessata ieri sera". La Madonna rispose:- "E tu credi che da ieri sera non hai offeso il Signore? Lascia che ti ricordi alcune cose. Quando stavi uscendo per venire qui, la ragazza che ti aiuta ti si avvicinò per chiederti alcune cose, e poiché eri in ritardo, sbrigativamente le rispondesti in modo non molto cortese. E' stata una mancanza di carità da parte tua, e dici di non avere offeso Dio...?
Nella strada che hai fatto per venire qui, un autobus ti ha attraversato la strada e ti ha quasi urtato e tu ti sei espressa in maniera poco conveniente contro quel pover'uomo, invece di venire in chiesa a fare le tue orazioni, preparandoti per la Santa Messa. Hai mancato di carità e hai perso la pace, la pazienza. E dici di non aver offeso il Signore?...
E arrivi all'ultimo momento, quando già la processione dei celebranti sta uscendo per celebrare la Messa... e stai per parteciparvi senza una previa preparazione...".
[...]
"Perchè arrivare all'ultimo momento? Dovreste essere qui prima, per poter fare una preghiera e chiedere al Signore di mandare il Suo Santo Spirito, perchè vi conceda uno spirito di pace che scacci via lo spirito del mondo, le preoccupazioni, i problemi e le distrazioni, e poter essere così capaci di vivere questo momento tanto sacro. Invece arrivate quasi all'inizio della celebrazione e vi partecipate come se andaste ad assistere ad un evento qualsiasi, senza nessuna preparazione spirituale. Perché? E' il miracolo più grande, e voi avete la possibilità di vivere il momento del più grande regalo da parte dell'Altissimo, ma non lo sapete apprezzare".
Testimonianza di Catalina Rivas
Era un giorno di festa e si doveva recitare il Gloria. Nostra Signora disse: "Glorifica e benedici con tutto il tuo amore la Santissima Trinità, riconoscendoti una Sua creatura".
[...]
Arrivò il momento della Liturgia della Parola e la Vergine mi fece ripetere: "Signore, voglio oggi ascoltare la Tua Parola e dare frutto abbondante; che il Tuo Santo Spirito mondi il terreno del mio cuore, perchè la Tua Parola cresca e si sviluppi, purifica il mio cuore perchè sia ben disposto".
"Voglio che tu stia attenta alle letture e a tutta l'omelia del sacerdote. Ricorda che la Bibbia dice che la Parola di Dio non ritorna senza aver dato frutto. Se stai attenta, resterà qualcosa in te di tutto quello che ascolti. Devi cercare di ricordare tutto il giorno quelle Parole, che hanno lasciato in te un’impronta. Potranno essere una volta due frasi, poi sarà l'intera lettura del Vangelo, qualche volta solo una parola, da assaporare per il resto del giorno; questo si farà carne in te perchè è questa la maniera di trasformare la vita, e fare in modo che la parola di Dio trasformi".
"E ora, dillo al Signore che sei qui per ascoltare ciò che tu vuoi che Egli dica oggi al tuo cuore".
Ringrazio nuovamente Dio perché mi dà l’opportunità di ascoltare la Sua Parola; chiedo perdono per aver mantenuto un cuore tanto duro per così tanti anni e per aver insegnato ai miei figli ad andare alla Messa la domenica perché così comandava la Chiesa, e non per amore e per il bisogno di riempirsi di Dio...
Io che avevo assistito a tante Eucaristie, più che altro come un obbligo, e avevo creduto con questo di essere salva..... Di viverla, nemmeno per sogno, di porre attenzione alle letture e alla omelia del sacerdote ancor meno. Quale dolore ho provato per tanti anni persi inutilmente, a causa della mia ignoranza!... Quanta superficialità nelle Messe alle quali assistiamo quando c’è un matrimonio, o una Messa da morto, oppure perché ci teniamo a farci vedere dagli altri! Quanta ignoranza riguardo questa nostra Chiesa e riguardo i Sacramenti! Quanto spreco nel voler istruirci e coltivarci nelle cose del mondo, che in un momento possono sparire senza che nulla rimanga, e che alla fine della vita non ci servono neanche ad aggiungere un minuto alla nostra esistenza! Ma di quello che ci farà guadagnare un poco di cielo sulla terra e poi la vita eterna, non sappiamo niente! E ci consideriamo uomini e donne istruiti...!
Un attimo dopo si arrivò all'Offertorio e la Vergine Santissima disse: "Recita così: «Signore, Ti offro tutto ciò che sono, quello che ho, quello che posso, tutto pongo nelle Tue mani. Eleva Tu, Signore, quel poco che io sono. Per i meriti del Tuo Figlio, trasformami, Dio Altissimo. Ti supplico per la mia famiglia, per i miei benefattori, per ogni membro del nostro apostolato, per tutte le persone che ci combattono, per quelli che si raccomandano alle mie povere preghiere... Insegnami ad umiliare il mio cuore affinché il loro cammino sia meno duro!» E' così che pregavano i Santi e così voglio che facciate voi".
[...]
All'improvviso, cominciarono ad alzarsi in piedi delle persone che non avevo visto prima. Era come se dal fianco di ogni persona che si trovava nella Cattedrale, uscisse un'altra persona. La chiesa si riempì così di varie persone giovani e belle, vestite con tuniche bianchissime. Si diressero fino al corridoio centrale procedendo poi verso l'altare.
Disse nostra Madre: "Osserva, sono gli Angeli Custodi di ognuna delle persone che si trovano qui. E' il momento nel quale il vostro Angelo Custode porta le vostre offerte e preghiere all'Altare del Signore".
[...]
Alcuni di loro portavano un vassoio d'oro con qualcosa che risplendeva di una luce bianco-dorata. Disse la Vergine: "Sono gli angeli Custodi che stanno offrendo questa Santa Messa per molte varie intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa celebrazione, di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore...
In questo momento..., offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze, le vostre gioie e tristezze, le vostre richieste. Ricordatevi che la Messa ha un valore infinito, quindi siate generosi nell'offrire e nel chiedere".
Dietro ai primi Angeli, ne venivano altri che non avevano niente nelle mani, le avevano vuote. Disse la Vergine: "Sono gli Angeli delle persone che pur essendo qui, non offrono mai niente, che non sono interessate a vivere ogni momento liturgico della Messa e non hanno offerte da portare all'altare del Signore".
Per ultimi, vi erano degli altri Angeli che erano piuttosto tristi, con le mani giunte in preghiera, ma con gli occhi bassi: "Sono gli Angeli Custodi delle persone che pur essendo qui, è come se non ci fossero, vale a dire delle persone che sono venute per forza, che sono venute perchè si sentono obbligate, ma senza nessun desiderio di partecipare alla Santa Messa, e così gli Angeli vanno tristemente perchè non hanno niente da portare all'Altare, salvo le proprie preghiere.
Non intristite il vostro Angelo Custode... Pregate molto, pregate per la conversione dei peccatori, pregate per la pace nel mondo, per i vostri famigliari, per il vostro prossimo e per quelli che si raccomandano alle vostre preghiere. Pregate, pregate molto, non solo per voi, ma anche per gli altri.
Ricordatevi che l'offerta più gradita al Signore la fate quando offrite voi stessi come olocausto, affinché Gesù, nello scendere, vi trasformi con i Suoi propri meriti. Cosa avete da offrire al Padre che sia solo vostro? Il nulla ed il peccato, ma se vi offrite in unione ai meriti di Gesù, quell’offerta è gradita al Padre".
[Catalina vede ora tante persone vestite con tuniche di vari colori; N.d.R.] Tutti questi si inginocchiavano al canto "Santo, Santo, Santo il Signore...". Nostra Signora disse: "Sono tutti i Santi e i Beati del Cielo e fra di essi vi sono anche le anime dei vostri famigliari che godono già della Presenza di Dio".
[...]
La Vergine disse: "Ti colpisce il fatto di vedermi un poco più indietro di Monsignore [il celebrante; N.d.T.], vero? Ma così deve essere... Per quanto mi ami, il Figlio Mio non Mi ha dato la dignità che dà ad un sacerdote, di poterlo continuamente portare quotidianamente tra le Mie mani, come lo fanno le mani sacerdotali. Ecco perchè provo un profondissimo rispetto per il sacerdote e per quel miracolo che Dio realizza per suo mezzo, e che mi obbliga qui ad inginocchiarmi".
Dio mio, quanta dignità, quanta grazia riversa il Signore sulle anime sacerdotali, e noi non ne siamo coscienti, e talvolta, nemmeno tanti di loro!
Di fronte all'altare cominciarono a presentarsi delle ombre di persone di colore grigio, che sollevavano le mani verso l'alto. Disse la Vergine Santissima: "Sono anime benedette del Purgatorio che aspettano le vostre preghiere per trovare refrigerio. Non cessate di pregare per loro. Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che dovete pregare per loro, per aiutarle ad uscire per incontrarsi con Dio e godere eternamente di Lui.
Come vedi, Io sono qui sempre... La gente fa pellegrinaggi, cerca i luoghi delle apparizioni, e questo va bene per tutte le grazie che si ricevono in quei luoghi, ma in nessuna apparizione, in nessun luogo Io sono presente per più tempo, come durante la Santa Messa. Ai piedi dell'Altare dove si celebra l'Eucaristia, sempre Mi potrete trovare; Io rimango ai piedi del Tabernacolo insieme agli Angeli, perchè Io sto sempre con Lui".
Lo dico con dolore: la maggioranza degli uomini, ancor più delle donne, se ne stanno in piedi [durante la consacrazione] con le braccia incrociate come se dovessero rendere un omaggio al Signore da pari a pari, da uguale ad uguale. Disse la Vergine: "Dillo agli esseri umani, che mai un uomo è così davvero uomo come quando piega le ginocchia davanti a Dio".
Il celebrante pronunciò le parole della "Consacrazione". Era una persona di statura normale, ma all'improvviso cominciò a crescere, a riempirsi di luce, di una luce soprannaturale, tra il bianco e il dorato che lo avvolgeva, e diventava fortissima nella parte del volto, tanto che non si potevano più vedere i suoi lineamenti. Quando sollevò l'Ostia, vidi che le sue mani avevano sul dorso dei segni, dai quali usciva molta luce. Era Gesù!... Era Lui che con il Suo Corpo avvolgeva quello del celebrante. [...]
Istintivamente abbassai la testa e Nostra Signora disse: "Non distogliere lo sguardo, alza gli occhi, contemplalo, incrocia il tuo sguardo con il Suo e ripeti la preghiera di Fatima: «Gesù mio, io credo, adoro spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano e non ti amano». Perdono e Misericordia... Adesso digli quanto lo ami, rendi il tuo omaggio al Re dei Re".
[...]
Non appena Monsignore pronunciò le parole della Consacrazione del vino, insieme alle sue parole, incominciarono ad apparire dei bagliori come lampi, nel cielo e sullo sfondo. La chiesa non aveva più né tetto, né pareti, tutto era buio, vi era solamente quella luce che brillava nell'Altare.
All'improvviso sospeso in aria vidi Gesù Crocifisso, dalla testa sino alla parte bassa del torace. Il tronco trasversale della croce era sostenuto da grandi e forti mani. Dal centro di quello splendore, si distaccò un piccolo lume come una colomba molto piccola e molto brillante che, fatto velocemente il giro della chiesa, si posò sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo [il celebrante; N.d.R.], che continuava ad essere Gesù, perchè potevo distinguere la Sua capigliatura, le Sue piaghe luminose, il Suo grandioso corpo, ma non vedevo il Suo volto.
In alto, Gesù Crocifisso, stava con il viso reclinato sulla spalla destra. Si vedevano sul volto e sulle braccia i segni dei colpi e delle ferite. Sul costato destro, all'altezza del petto, vi era una ferita da cui usciva a fiotti verso sinistra del sangue, e verso destra qualcosa che sembrava acqua, però molto brillante; ma erano piuttosto fasci di luce quelli che si dirigevano verso i fedeli, muovendosi a destra e a sinistra. Mi stupiva la quantità di sangue che traboccava dal Calice e pensai che avrebbe impregnato e macchiato tutto l'Altare, ma non ne cadde una sola goccia!
In quel momento la Vergine disse: "Te l'ho già ripetuto, questo è il miracolo dei miracoli, per il Signore non esistono né tempo, né distanza e nel momento della Consacrazione, tutta l'Assemblea viene trasportata ai piedi del Calvario nell'istante della Crocifissione di Gesù".
Può qualcuno immaginarselo? I nostri occhi non lo possono vedere, ma tutti siamo là, nello stesso momento nel quale lo stanno crocefiggendo e mentre chiede perdono al Padre, non solamente per quelli che lo uccidono, ma per ognuno dei nostri peccati: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno!".
A partire da quel giorno, non mi importa se mi prendono per pazza, io chiedo a tutti di inginocchiarsi, chiedo a tutti di cercare di vivere con il cuore e con tutta la sensibilità di cui sono capaci quel privilegio che il Signore ci concede.
Quando stavamo per cominciare a pregare il Padre Nostro, parlò il Signore, per la prima volta durante la celebrazione, e disse: "Ecco, voglio che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più male nella tua vita, affinché tu li abbracci e dica loro con tutto il cuore: «Nel Nome di Gesù io ti perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù io ti chiedo perdono e desidero la mia pace». Se questa persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace di aprirsi alla pace, la pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio che tu riceva o dia la pace ad altre persone, fino a quando non sei capace di perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo cuore".
"Fate attenzione a quello che fate" - continuò il Signore - "Voi ripetete nel Padre Nostro: perdonaci come noi perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di perdonare e non, come dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle condizioni a Dio. State dicendo: perdonami soltanto come io sono capace di perdonare, non di più".
Non so come spiegare il mio dolore, nel comprendere quanto possiamo ferire il Signore e quanto possiamo fare male a noi stessi con tanti rancori, con i cattivi sentimenti e le cose brutte che nascono dai complessi e dalla suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e chiesi perdono a tutti quelli che talvolta mi avevano offeso, per sentire la pace del Signore.
[...]
Arrivò il momento della Comunione dei celebranti [...] la Vergine disse: "Questo è il momento di pregare per il celebrante e per i sacerdoti che lo accompagnano, ripeti con me: Signore, benedicili, santificali, aiutali, purificali, amali, abbine cura, sostienili con il tuo amore... Ricordatevi di tutti i sacerdoti del mondo, pregate per tutte le anime consacrate...".
Amati fratelli, questo è il momento in cui dobbiamo pregare perché loro sono la Chiesa, così come lo siamo anche noi laici. Molte volte i laici esigono molto dai sacerdoti, però siamo incapaci di pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare la solitudine che molto spesso può circondare un sacerdote.
Dobbiamo capire che i sacerdoti sono persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di assistenza, che hanno bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro vita per ognuno di noi, come Gesù, consacrandosi a Lui.
Il Signore vuole che la gente del gregge che Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a santificarsi. Un giorno o l’altro, quando saremo dall’altra parte, comprenderemo la meraviglia compiuta dal Signore nel darci dei sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra anima.
[...]
La gente cominciò ad uscire dai banchi per andare a comunicarsi [...] Il Signore mi disse: "Aspetta un momento, voglio che tu osservi qualcosa...". Per un impulso interiore alzai gli occhi fino alla persona che andava a prendere la comunione nella lingua dalle mani del sacerdote. Devo precisare che questa persona [...] non si era potuta confessare la sera prima e lo fece quella mattina, prima della Santa Messa. Quando il sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come un lampo di luce; quella luce di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. Disse il Signore: "E' così che Io Mi compiaccio nell'abbracciare un'anima che viene a ricevermi col cuore puro!". Il tono di Gesù era quello di una persona contenta.
[...]
Quando mi diressi a ricevere la comunione, Gesù mi ripeté: "L'Ultima Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei. In quell'ora dell'amore, istituii quello che agli occhi degli uomini potrebbe sembrare la più grande pazzia, farmi prigioniero d'Amore. Istituii l'Eucaristia. Volli rimanere con voi fino alla fine dei secoli, perchè il Mio Amore non poteva sopportare che rimanessero orfani quelli che amavo più della Mia Vita...".
[...]
Quando tornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo il Signore mi disse: "Ascolta...". [in quel momento una signora, seduta davanti a Catalina che aveva appena preso la Comunione, senza aprire bocca disse]: "Signore, ricordati che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare l'affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa per aiutarmi... Per favore, fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio minore perderà di nuovo l'anno se non lo aiuti, questa settimana ha gli esami... e non dimenticarti della vicina che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta perchè io non la posso sopportare...".
[...] Gesù mi disse con un tono triste: "Ti sei resa conto? Non mi ha detto una sola volta che Mi ama, non una sola volta ha dato segni di gratitudine per il dono che le ho fatto di far scendere la Mia Divinità fino alla sua povera umanità, per elevarla a Me. Non una sola volta ha detto: «grazie, Signore». E' stata una litania di richieste... e sono così quasi tutti quelli che vengono a ricevermi.
Io sono morto per amore e sono risuscitato. Per amore aspetto ognuno di voi e per amore rimango con voi... ma voi non vi rendete conto del fatto che Io ho bisogno del vostro amore. Ricorda che Sono il Mendicante d'Amore in quest'ora sublime per l'anima".
[...]
Quando il celebrante stava per impartire la benedizione, la Vergine Santissima disse: "Fai attenzione, osserva bene... Invece di fare il segno della Croce, voi fate un ghirigoro. Ricorda che questa benedizione può essere l'ultima che ricevi nella tua vita dalla mano di un sacerdote. Tu non sai se uscendo da qui, morirai o no, e non sai se avrai l'opportunità che un altro sacerdote ti dia una benedizione. Quelle mani consacrate ti stanno dando la benedizione nel Nome della Santissima Trinità, pertanto, fai il Segno della Croce con rispetto e come se fosse l'ultimo della tua vita".
[...]
[subito dopo la fine della Messa, Gesù disse:] "Non andate via di corsa dopo terminata la Messa, rimanete un momento in Mia compagnia, traetene profitto e lasciate che anche Io possa trarre profitto dalla vostra compagnia...".
[... Catalina chiede a Gesù:] Signore quanto rimani davvero, dopo la comunione? Suppongo che il Signore abbia riso della mia ingenuità, perché disse: "Tutto il tempo che tu vorrai tenermi con te. Se mi parli durante tutto il giorno, dedicandomi qualche parola durante le tue faccende, Io ti ascolterò. Io sono sempre con voi, siete voi che vi allontanate da Me. Uscite dalla Messa, e per quel giorno è quanto basta; avete osservato il giorno del Signore, e tutto finisce lì, e non pensate che Mi piacerebbe condividere la vostra vita familiare con voi almeno in quel giorno.
Voi nelle vostre case avete un luogo per tutto, e una stanza per ogni attività: una camera per dormire, un'altra per cucinare, una per mangiare, ecc.. Qual'è il luogo che hanno destinato a Me? Deve essere un luogo nel quale non soltanto tenete una immagine permanentemente impolverata, ma un luogo nel quale almeno per cinque minuti al giorno la famiglia si riunisce a ringraziare per la giornata, per il dono della vita, a pregare per le necessità quotidiane, chiedere benedizioni, protezione, salute... Tutti hanno un posto nelle vostre case, tranne Io.
Gli uomini programmano la loro giornata, la settimana, il semestre, le vacanze ecc.. Sanno in quale giorno riposeranno, in che giorno andranno al cinema o ad una festa, a visitare la nonna o i nipoti, i figli, gli amici, quando andranno a divertirsi. Ma quante famiglie dicono almeno una volta al mese: «Questo è il giorno in cui dobbiamo andare a visitare Gesù nel Tabernacolo» e tutta la famiglia viene a fare conversazione con Me, a sedersi di fronte a Me e a parlarmi, a raccontarmi ciò che è accaduto negli ultimi giorni, raccontarmi i problemi, le difficoltà che hanno, chiedermi ciò di cui hanno necessità... Farmi partecipe delle loro faccende! Quante volte?
Io so tutto, leggo nel più profondo dei vostri cuori e delle vostre menti, però Mi piace che siate voi a raccontarmi le vostre cose, che me ne facciate partecipe come uno della famiglia, come con l'amico più intimo. Quante grazie perde l'uomo perchè non Mi dà un posto nella sua vita...".
[...]
"Volli salvare la Mia creatura, perchè il momento di aprirle la porta del Cielo è stato pieno di troppo dolore...
Ricorda che nessuna madre ha nutrito il proprio figlio con la sua carne. Io sono arrivato a questo eccesso d'Amore per comunicarvi i Miei meriti.
La Santa Messa sono Io stesso che prolungo la Mia vita e il Mio Sacrificio sulla Croce in mezzo a voi. Senza i meriti della Mia Vita e del Mio Sangue, che cosa avete voi per presentarvi davanti al Padre? Il nulla, la miseria, il peccato...
Voi dovreste sorpassare in virtù gli Angeli e gli Arcangeli, perchè loro non hanno la fortuna di ricevermi come alimento, voi sì. Essi bevono una goccia della sorgente, ma voi che avete la grazia di ricevermi, potete bere tutto l'oceano...".
L'altra cosa di cui il Signore mi parlò con dolore fu di quelle persone che si incontrano con Lui per abitudine. Di quelle che hanno perso il meraviglioso stupore di ogni incontro con Lui. Di come l'abitudine faccia diventare certe persone così tiepide che non hanno mai niente di nuovo da dire a Gesù quando Lo ricevono. Delle non poche anime consacrate che perdono l’entusiasmo di innamorarsi del Signore e fanno della loro vocazione un mestiere, una professione, alla quale non si dedicano più di quanto sia necessario, ma senza sentimento...
Quindi il Signore mi parlò dei frutti che ogni comunione deve portare in noi. Accade infatti che ci sia della gente che riceve il Signore ogni giorno, ma non cambia la propria vita.
Dedicano molte ore alla preghiera, compiono molte opere, ecc. ecc., ma la loro vita non si trasforma, e una vita che non si trasforma non può dare frutti autentici per il Signore. I meriti che riceviamo nell’Eucaristia debbono portare frutti di conversione in noi e frutti di carità per i nostri fratelli.
Noi laici abbiamo un incarico molto importante dentro la nostra Chiesa, non abbiamo nessun diritto di tacere davanti all’invito che ci fa il Signore, come lo fa ad ogni battezzato, di andare ad annunciare la Buona Novella. Non abbiamo alcun diritto di ricevere tutte queste conoscenze e non darle agli altri, e così permettere che i nostri fratelli muoiano di fame, mentre noi abbiamo tanto pane nelle nostre mani.
Non possiamo stare a guardare mentre la nostra Chiesa cade in rovina, perché siamo comodi nelle nostre Parrocchie, nelle nostre case, ricevendo e continuando a ricevere tanto dal Signore: la Sua Parola, le omelie del sacerdote, i pellegrinaggi, la Misericordia di Dio nel Sacramento della confessione, l’unione meravigliosa attraverso il cibo Eucaristico, i discorsi del tale o del tal’altro predicatore.
In altre parole, stiamo ricevendo tanto e non abbiamo il coraggio di uscire dalle nostre comodità, di andare in un carcere, in una casa di correzione, di parlare con chi è più bisognoso, di dirgli che non si dia per vinto, che è nato cattolico e che la sua Chiesa ha bisogno di lui, anche lì dove è, sofferente, perché questo suo dolore servirà per redimere altri, perché questo sacrificio gli farà guadagnare la vita eterna.
Non siamo capaci di andare negli ospedali dove ci sono i malati terminali e, recitando la coroncina alla Divina Misericordia, aiutarli con la nostra preghiera in quei momenti di lotta tra il bene e il male, per liberarli dalle insidie e dalle tentazioni del demonio. Ogni moribondo ha paura, e anche soltanto tenendo loro la mano, parlando loro dell’amore di Dio e della meraviglia che li aspetta nel Cielo con Gesù e Maria e insieme ai propri cari che sono già partiti, reca loro conforto.
L’ora che stiamo vivendo, non ammette che accettiamo l’indifferenza.
Dobbiamo essere per i nostri sacerdoti la mano d’aiuto che va dove loro non possono arrivare. Ma per fare questo, per averne il coraggio, dobbiamo ricevere Gesù, vivere con Gesù, alimentarci di Gesù. Abbiamo paura di impegnarci un po’ di più e quando il Signore dice: "Cerca prima il Regno di Dio e il resto ti sarà dato in aggiunta", è ricevere tutto. È cercare il Regno di Dio con tutti i mezzi e... aprire le mani per ricevere TUTTO in aggiunta; perché Egli è il Padrone che paga meglio, l’unico che è attento anche alle tue più piccole necessità!
Fratello, sorella, grazie per avermi permesso di portare a termine la missione che mi è stata affidata, di farti giungere queste pagine.
La prossima volta che assisterai alla Santa Messa, vivila. So che il Signore compirà anche in te la promessa che "la tua Messa non sarà mai più quella di prima" e quando lo ricevi: Amalo...!
Sperimenta la dolcezza di riposare tra le piaghe del Suo costato aperto per te, per lasciarti la Sua Chiesa e Sua Madre, per aprirti le porte della Casa del Padre Suo, e perché tu sia capace di verificare il Suo Amore Misericordioso attraverso questa testimonianza e di cercare di corrispondervi con il tuo piccolo amore.
Che Dio ti benedica in questa Pasqua di Resurrezione.
Tua sorella in Gesù Cristo Vivo,
Missionaria laica del Cuore Eucaristico di Gesù

lunedì 9 dicembre 2013

Nina-Friederike-Gnadig : 9 dicembre 1980


Nina-Friederike Gnädig (Norimberga9 dicembre 1980) è un'attrice tedesca, attiva in campo cinematograficoteatrale e - soprattutto - televisivo.
Tra cinema e televisione, ha partecipato sinora ad oltre una ventina di produzioni.
Tra i suoi ruoli principali figurano quello di Sabrina Hofmann nella soap opera Verliebt in Berlin (2006, ruolo che le ha valso l'assegnazione del Deutscher Fernsehpreis, quello di Barbie nel filmLittle Paris (2008, ruolo che le ha valso la nomination al Deutscher Filmpreis come miglior attrice non protagonista) e quello di Anna Badosi nella serie televisiva Squadra Speciale Stoccarda(SOKO Stuttgart2009-...