lunedì 18 marzo 2013

Grillo: Grasso è un errore: il codice M5S è chiaro



'NON SI PUÒ DISATTENDERE UN CONTRATTO. CHI LO HA FIRMATO DEVE MANTENERE LA PAROLA'


 



"Il M5S non deve cadere in queste trappole. Comunque, il problema non è Grasso". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog dove ricorda: "In gioco non c'é Grasso, ma il rispetto delle regole del M5S. Non si può disattendere un contratto. Chi lo ha firmato deve mantenere la parola per una questione di coerenza e di rispetto verso gli elettori".
"La scelta tra Schifani e Grasso era una scelta impossibile. Si trattava di decidere tra la peste bubbonica e un forte raffreddore". Così Beppe Grillo sul suo blog dove sostiene: "La coppia senatoriale è stata decisa a tavolino dal Pdl e Pdmenoelle. I due gemelli dell'inciucio sapevano perfettamente che Schifani non sarebbe stato eletto". "I capricci di Monti che per ripicca aveva minacciato di votare Schifani erano una pistola scarica. I giochi - dice - erano già fatti per mettere in difficoltà il MoVimento 5 Stelle".
ANCHE ELENA FATTORI ANNUNCIA, HO VOTATO GRASSO- Anche la senatrice M5S Elena Fattori ha votato Grasso alla presidenza del Senato. Lo annuncia la stessa esponente del Movimento su Fb dove afferma di seguire "le direttive del nostro portavoce Vito Crimi" in tale senso. "Credo si fosse già capito ma ora lo dichiaro a chiare lettere: io ho votato Grasso. L'ho votato però, molto sinceramente, convinta di adeguarmi alle indicazioni dell'assemblea e della mia coscienza" sostiene la parlamentare ricordano che si è trattato di una riunione "estremamente concitata, sofferta, purtroppo conclusasi in fretta e senza il tempo di raccogliere le idee e di ricapitolare le decisioni, di verificare i presenti, e dalla quale l'unica cosa emersa all'unanimità è stato il no a Schifani". Quindi, sostiene, "non tanto in mancanza di coerenza abbiamo peccato ma piuttosto in un' organizzazione ancora imperfetta. Ma maggiormente del fatto di esserci lasciati prendere troppo dalle emozioni e tropo poco dalla logica politica ma concedeteci l'attenuante del fatto che eravamo lì da soli due giorni". "Il mio voto a Grasso forse non lo devo spiegare troppo, ho descritto già l'impatto che quell'assemblea ha avuto su di me e di quanto mi disgustasse l'idea di avere un personaggio del genere come presidente del Senato. Questa però - continua - ci tengo a puntualizzare, era una votazione per una carica istituzionale che non significa assolutamente né da parte mia né del gruppo un'apertura ad appoggi a forze politiche. Non so se è doveroso un mea culpa, da pare mia ma per umiltà di fronte agli errori che sicuramente in qualche modo ho fatto lo farò. Ho agito nella piena convinzione di coerenza con i gruppo, e cercando di indagare in rete prima del voto, l'opinione de cittadini, per quello che si poteva fare in quei pochi concitati minuti. A voi un eventuale giudizio ma per favore senza insulti.....".
ANCHE SICILIANO BOCCHINO FA 'OUTING', HO VOTATO GRASSO - Anche Fabrizio Bocchino, senatore del M5S fa 'outing': su Fb 'confessa' di aver votato per Grasso alla presidenza del Senato e annuncia di essere pronto a trarne le conseguenze. "Per quelli che ancora non lo sanno, ebbene io ho votato Grasso. L'ho fatto perché sentivo insostenibile il peso di essere accostato, seppur lontanamente, all'elezione di Renato Shifani alla seconda carica dello Stato. Per me non è solo una questione politica, ma anche etica" scrive il senatore siciliano che spiega: "Non tutti nel gruppo hanno condiviso questa mia scelta, molti la ritengono sbagliata, ma mi sento di poter dire che tutti l'hanno compresa". "Il gruppo è coeso, tutti faremo tesoro di questa esperienza", scrive ancora l'esponente del M5S che ci tiene poi a precisare "un'ultima cosa. C'é anche un altro motivo per cui l'ho fatto. Prima di votare, mi sono giunti tantissimi messaggi da attivisti ed elettori sia pubblici che privati, la maggior parte dei quali in una sola direzione. Mi hanno aiutato nel difficilissimo e travagliatissimo compito di scrivere quel nome dentro la cabina elettorale. In quel momento, mi sono sentito un portavoce". Per questo Bocchino conclude: "Non so se con il mio voto io ho mentito agli elettori o no. Su questo punto, io ora sono sinceramente confuso. Vi prego di aiutarmi a capire. Fatelo senza impedimenti, pacatamente. Io sono pronto a trarre le conseguenze, altrettanto pacatamente e in serenità".
ROSTELLATO, CHIEDO SCUSA PER DICHIARAZIONE SU BINDI  - La neodeputata 5 Stelle Gessica Rostellato ha chiesto scusa stamani su Facebook a tutte le persone che l'avevano criticata sul social network per aver rifiutato di stringere la mano a Rosy Bindi, che alla Camera aveva cercato di fare conoscenza. "Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla mia dichiarazione - ha scritto stamani Rostellato su Facebook -. Io non intendevo essere maleducata. Purtroppo non riesco ad essere falsa e se una persona fa finta di avere piacere di conoscerti e ti fa sorrisi falsi, scusate ma non ce la faccio.... so che il mio ruolo mi chiederà di farlo, probabilmente mi dovrò abituare! Scusate ancora". Ieri la neo-deputata Grillina aveva scritto su Fb: "Ieri sera un gruppo di noi si stava dirigendo verso l'uscita dell'aula, ci ferma la Bindi e ci dice: "Ma presentiamoci, così cominciamo a conoscerci!!!". Io ho tirato dritto e me ne sono andata ma ti pare che ti do la mano e ti dico pure "piacere"??? No guarda, forse non hai capito: NON E' UN PIACERE!!!". Il post stamani aveva 694 "mi piace", ma la maggioranza dei 1.727 commenti erano fortemente critici. Rostellato dai più è stata accusata di arroganza e maleducazione.
PER CAPIGRUPPO M5S DECIDE OGGI CAMERA DOMANI SENATO - Si terrà oggi pomeriggio a Montecitorio la riunione del gruppo del M5S per la formalizzazione della scelta del capogruppo alla Camera: i deputati 5 Stelle hanno infatti già indicato Roberta Lombardi che resterà in carica per tre mesi. Al Senato la riunione si terrà invece domani mattina. Anché lì il capogruppo a tempo é stato già indicato (Vito Crimi) e la scelta deve essere solo formalizzata.

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