lunedì 9 luglio 2012

Province o Provincie? Non si sbaglia comunque




L'Italiano spesso cela degli ostacolo inattesi. Alcune parole si sono evolute o modificate con il trascorrere degli anni, altre possono usare in entrambi i casi. Eccovene un caso.............

Qual è il plurale di provincia: province oppure provincie?


Se la sillaba -cia fosse tonica, vale a dire se l’accento fosse sull’ultima i – cìa, come in farmacia – sarebbe facile fare il plurale: è ovvio che se l’accento è su quella i, essa dovrà esser presente al plurale come lo è al singolare. Il plurale di farmacia, infatti, è farmacie e a nessun italiano (spero) viene da chiedersi  se possa essere farmace.
Ma provincia, o anche camicia, non sono accentate sull’ultima i, qui la sillaba -cia non è tonica, è àtona.
Secondo lo Zingarelli 2008, la forma plurale principale è “province” perché la forma “provincie” è disusata. Questo significa che non è sbagliata, ma usarla farebbe lo stesso effetto che andarsene a far la spesa in crinolina.
Il plurale di camicia, invece, è solo camicie, non camice. In questo caso, camice è proprio sbagliato, sia perché potrebbe essere confuso con un’altra parola esattamente uguale nell’aspetto ma con l’accento altrove e un significato diverso sia per un motivo tecnico con cui non vi annoierò.
Esiste una regola di comodo – il mio maestro Aldo Gabrielli la chiama così – per capire come fare i plurali delle parole che escono in -cia e -gia atone. Gabrielli la definisce “di comodo” perché non è vera sempre ma solo nella maggior parte dei casi e per un altro motivo, quello tecnico con il quale non intendo annoiarvi. Una misura empirica, insomma. Ad ogni modo, perché lo sappiate, ne parla in Si dice o non si dice? Guida pratica allo scrivere e al parlare. Probabilmente si può trovare la stessa trattazione anche in Il piacere dell’italiano. Come districarsi tra i segreti di grammatica e sintassi, pubblicato da Mondadori.
Regola di comodo per i plurali della sillaba finale -cia atona
Quando il gruppo -cia è atono, il plurale ha la forma seguente:
-ce se la c è preceduta da una consonante → provincia, provincie; fascia, fasce
-cie se la c è preceduta da una vocale → ciliegia, ciliegie; camicia, camicie.
Come si può vedere, ai tempi di Gabrielli, “provincie” non era in disuso, se lo usa come esempio. Oggi però è assai meno usato perciò, se non siete pronti a difendere le vostre ragioni per usarlo (o non ne avete l’opportunità), è meglio attenersi alla dizione più diffusa.

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