lunedì 2 luglio 2012

Il mondo al contrario: Studentessa di giorno, escort di notte...





 Mi chiamo Giulia, ho 22 anni e sono una studentessa universitaria. Modestia a parte, sono quella che gli uomini considerano una gran bella gnocca: non troppo appariscente, ma decisamente carina e sexy. Ho sempre avuto molti corteggiatori e suscitato invidie tra le altre donne. Da Messina sono venuta a Roma per studiare, ma, causa ristrettezze economiche, i primi tempi sono stati pesanti: una casa in condivisione con altre cinque persone, mai una cena fuori, un concerto; solo una pizza ogni tanto e in discoteca quando mi facevano entrare gratis. E mai un paio di scarpe o un vestito nuovo: la vita da studentessa squattrinata nella capitale è davvero dura.
… Un giorno mi stavo provando un costume in un negozio chic: era bellissimo, sapevo di non potermelo permettere, ma volevo vedere come mi stava. Mentre mi guardavo allo specchio, in camerino, mi sono accorta che il proprietario mi spiava, un sessantenne timido. All’inizio mi sono spaventata, poi ho fatto finta di niente. Ho continuato a spogliarmi e gli ho fatto un cenno. Lui ha chiuso a chiave la porta del negozio e ha iniziato a masturbarsi. Ero imbarazzata, ma non nego che un po’ la cosa mi eccitava. Risultato: sono uscita dal negozio con i dieci costumi più belli. Questo è stato il mio battesimo. Ho messo un annuncio con foto su Porta Portese e mi sono ritrovata la mail piena di proposte. La mia prima volta èstata con un giovane imprenditore bruttino, ma simpatico. Qualche bacio, un rapporto veloce (è venuto quasi subito) e via: sono tornata a casa con 300 euro.Da allora non ho più smesso. Non lo faccio sempre, solo quando ho bisogno di soldi. Mi pago l’affitto di un appartamento da sola e mi tolgo qualche sfizio, cose che prima non potevo nemmeno sognare: un paio di scarpe Jimmy Choo, una borsa di Hermes, l’I-phone.
A volte mi vergogno un po’, qualcuno direbbe che sono una puttana, ma io non mi considero così. E’ solo un lavoretto extra per avere una vita più agiata. Ora i miei clienti sono una decina: c’è quello che vuole solo parlare, quello che vuole leccarmi i piedi e farsi calpestare, quello che mi vuole legata e bendata e quello che mi vuole sempre in tailleur senza niente sotto. Uno vuole farlo solo in macchina in un posto dove ci sono i guardoni. E poi c’è quello che mi usa per far ingelosire la sua fidanzata e mi porta alle feste dove si incontra sempre qualche suo amico. Che poi riferirà della mia presenza alla pseudo-cornuta. Ma che strani gli uomini! Comunque lo farò ancora per poco: mi sto per laureare e appena trovo un lavoro decente smetto (ma si trovano ancora lavori decenti?). Certo, non trovero’ un impiego che mi permetterà di comprarmi un vestito di Prada con una sola sera di lavoro.

Inviato da Giulia sulla RETE

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