mercoledì 12 giugno 2013
Afghanistan. Il capitano La Rosa si è gettato sulla bomba per proteggere i propri soldati.
Afghanistan. Il capitano La Rosa si è gettato sulla bomba per proteggere i propri soldati. Eroico!!!!!!!!!!!!!!!
Ancora una volta ho dovuto provare disgusto per alcuni connazionali che si sono dichiarati lieti della tragica fine di Giuseppe La Rosa. Perchè tale disprezzo e cattiveria? Perchè tale avversione verso una persona? Per il suo trovarsi in Afghanistan in missione? Per il desiderio di aiutare il prossimo, per guadagnare qualche soldo in più, per spirito d'avventura? Qualunque fosse la risposta da ricercare non giustificherebbe tale cattiveria. Rispetto! Ci vuole rispetto! Il rispetto è una parola che nel nostro paese fa acqua da tutte le parti. Il rispetto parte dal salutare le persone, dal saper far uscire dalla bocca della paroline "magiche" quali "grazie", "buongiorno", "prego", "scusa".
Sono e siamo in pochi al dare il giusto valore all'educazione, all'etica, alla morale ed il capitano La Rosa era uno di queste.
"Non esiste amore più grande che donare la propria vita per gli amici" ed il nostro Giuseppe lo ha fatto. Ha deciso di mettere fine alla sua vita e salvarne molte altre. Ci vuole coraggio e tale atto merita rispetto.
La Rosa non solo salutava e ringraziava ma riteneva importante il valore della vita tanto da salvarne alcune.
Si parla tanto di Italia allo sfascio, di società allo sbando. Giuseppe La Rosa è "una goccia nell'oceano" di un paese dove l'egoismo dilaga, la morale e l'etica stanno scomparendo e dove l'onore ed il rispetto appaiono parole antiche.
Grazie Giuseppe o meglio dovrei chiamarti "EROE".
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto, di stanza al terzo reggimento bersaglieri della Brigata Aosta, un appartamento a Cagliari, una vita dedicata all'Esercito, fino alla missione in Afghanistan. Su Facebook sono gia' numerosi i messaggi di cordoglio dei suoi commilitoni: "Ciao capitano te ne sei andato mentre servivi il nostro Stato con onore come hai sempre fatto... Sei stato un bravissimo comandante di compagnia e non ti dimenticheremo mai", scrive un soldato. E un altro: "Rimarrai sempre nei nostri cuori con le tue pose plastiche e tutti i momenti passati insieme che ci hanno dato la forza di passare i momenti piu' difficili in quel posto cosi' sperduto e lontano da casa...". Scrive anche una soldatessa: "Orgoglio italiano e della nostra amata terra! Ciao capitano....
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