martedì 25 giugno 2013

Sabato 29 Giugno si conferma la tradizione de LA GIRANDOLA DI CASTEL SANT’ANGELO



Info
Dove:
Ponte Sant'Angelo Lungotevere Castello, 50 Roma
Quando:
29/06/2013
Orario:
21.30
 
















Per la festa dei Santi Patroni della Città, SS Pietro e Paolo, appuntamento da non perdere a Castel Sant'Angelo!

Sabato 29 Giugno si conferma la tradizione de LA GIRANDOLA DI CASTEL SANT’ANGELO, il fantasmagorico spettacolo di fuochi d’artificio introdotto nel 1481 per l’esaltazione del pontificato di Sisto IV e riportato filologicamente alla luce grazie al minuzioso lavoro di ricerca del Cav. Giuseppe Passeri del Gruppo IX Invicta.

Lungotevere Tor di NonaLungotevere Altoviti,Ponte Vittorio Emanuele IIPonte Principe Amedeo Savoia AostaPonte Umberto I e Via Banco Spirito sono i punti di avvistamento, intorno a Castel Sant’Angelo, consigliati al pubblico per godere al meglio dello spettacolo.

L'edizione di quest'anno, la sesta, è dedicata all'elezione di Papa Francesco e a sostenere i progetti di crescita dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Raccontata nelle pagine di Charles Dickens e nei sonetti di Gioacchino Belli, immortalata nelle stampe di Piranesi e nelle opere dei grandi pittori del passato, “LA GIRANDOLA DI CASTEL SANT’ANGELO” si ritrova già nei racconti dei Maestri delle Celebrazioni Liturgiche dei Papi di un tempo, come ad esempio Paride De Grassis, Fulvio Servanzio e Paolo Mucanzio vissuti tra il 1500 e il 1600.

Nel suo trattato “De la Pirotechnia” pubblicato nel 1540, l’artigliere di Papa Paolo III, Vanoccio Biringuccio, descrive così la Girandola: «Al terzo giro tirano molti razzi, i quali sono longhi un palmo che di poi sono andati in alto con una longha coda e che par gli habbino finito, schioppano, e mandan fuori sei o otto razzetti per uno, nella maggiore sommità del castello, dove è l’Angelo attaccato à l’arboro del stendardo, adattato una forma d’una grande stella, che contiene molti razzi».

Oggi, grazie ad un apparato tecnologico sofisticatissimo che si avvale di centraline radio per l’accensione dei fuochi, 18 tecnici ed un progettista sono in grado di far fronte - in assoluta sicurezza per loro e per l’ambiente circostante - ad un lavoro che in passato vedeva il coinvolgimento di oltre 100 uomini, con un notevole risparmio anche sui costi della manodopera che altrimenti sarebbero proibitivi. La realizzazione delle miscele dei fuochi segue i dettami e le indicazioni dei mastri antichi, per garantire l’intensità e la brillantezza dei colori.

Ma cos’era la Girandola?

"La Maraviglia del Tempo" nasce a Roma nel 1481 per volontà di Papa Sisto IV e viene da quel momento in poi utilizzata per celebrare i principali eventi e festività religiose dell’anno, come la Santa Pasqua, la ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo e l’incoronazione del nuovo Papa.
Spiegare cosa fosse la Girandola e ciò che rappresentò per oltre trecento anni è complicato, così come sarebbe riduttivo definirlo un semplice fuoco d’artificio, perché la Girandola era un evento che richiamava spettatori da tutta Europa, un appuntamento dove accorrevano stranieri di ogni grado e ceto sociale fino al 1861, quando i capricci del tempo e della memoria hanno poi relegato nel dimenticatoio questo antico momento di festa durante il quale il Castello, e Roma stessa, diventava un palcoscenico per gli spettatori sull’altra riva del Tevere.
Secondo la tradizione fu Michelangelo Buonarroti l’ideatore della Girandola nel periodo in cui lavorava su committenza di Papa Giulio II; storicamente accertata è la rielaborazione successiva di Gian Lorenzo Bernini, che ne affinò la scenografia del movimento.

Oggi, grazie alla tecnologia che si avvale di centraline radio per l’accensione dei fuochi, 18 tecnici e un progettista sono in grado di fare – in tutta sicurezza – il lavoro che un tempo impegnava oltre cento uomini. Scrupolosamente fedeli all’antica Girandola sono le miscele dei fuochi, per garantire la brillantezza e i colori del Rinascimento. Il tutto, con tecniche complesse e grandiose come quelle del passato: 5 punti di partenza dei fuochi, oltre 400 “accelerazioni”, 600 tra “candele romane” e “fontane falistranti”.



INGRESSO LIBERO
Dove
Castel Sant'Angelo
Lungotevere Castello, 50

Orario
21.30

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