martedì 26 febbraio 2013

Elezioni. Cosa vuol dire Tooto call



«Too close to call»: la formula richiamata dal Pdl per chiedere al Ministero dell'Interno di non dichiarare il vincitore delle Elezioni Politiche 2013 in attesa di un conteggio della Corte di Cassazione viene dagli Stati Uniti.

Letteralmente significa «troppo vicini per giudicare» e indica l'impossibilità di dichiarare il vincitore in una competizione. Iniziò a essere usata nel 17esimo secolo nelle gare sportive, in particolare nelle corse in cui i cavalli tagliavano il traguardo quasi contemporaneamente, in un ordine non percepibile a occhio nudo.

Dagli anni 60 la formula è entrata nella politica statunitense, a indicare quegli Stati in cui il distacco tra democratici e repubblicani è talmente irrisorio da essere non quantificabile a livello percentuale. Nelle elezioni presidenziali del 2000 è stata usata da tutti gli analisti in riferimento al risultato nello stato della Florida, in cui si procedette al nuovo conteggio delle schede. 

Adesso la formula fa il suo debutto anche in Italia: il Pdl reputa che nel conteggio «ufficioso» alla Camera il margine di errore sia maggiore del distacco stesso tra centrosinistra e centrodestra (circa lo 0,4%) e chiede che sia la magistratura, e non il Viminale, a dichiarare il vincitore ufficiale.

Gli Uffici Centrali circoscrizionali dovrebbero raccogliere i verbali di tutte le sezioni e trasmetterli all'Ufficio Centrale presso la Corte di Cassazione, che a sua volta calcolerà e dichiarerà con certezza la coalizione vincente.

Nessun commento:

Posta un commento