giovedì 21 febbraio 2013

Appuntamenti elettorali: comizi finali.


Diversi gli appuntamenti per la chiusura della campagna elettorale. Il Pd va nei luoghi simboli del lavoro per incontrare gli operai in difficoltà 
La sfida delle piazze. L’attesa è per domani, quando Beppe Grillo riunirà il suo MoVimento 5 stelle a San Giovanni, insieme all'aspirante governatore Barillari. Diversi gli appuntamenti: al Pantheon si riunisce Forza Nuova, a Santa Maria in Trastevere il Centro democratico, a piazza Pasquino il Partito socialista, a Santi Apostoli Fermare il declino. Il Pd è il grande assente dei comizi, con la chiusura all’Ambra Jovinelli. Mentre il candidato del centrosinistra Zingaretti chiude da Rieti. L’antipasto oggi con Sel a Cola di Rienzo; mentre l'ex governatore Storace, che tenta il bis alla Pisana, sarà prima all'ospedale Sant'Andrea, poi al Salone delle Tre Fontane all'Eur per la chiusura della campagna del Pdl con Alfano. Infine a Cassino.
PIAZZA SAN GIOVANNI - Non chiuderà la campagna elettorale il Partito democratico. Qualcuno lo accusa di paura in confronto Grillo, che ha prenotato San Giovanni. A Roma non è una semplice piazza, dove tra l’altro ha sede il vicariato capitolino. E’ stato per anni il simbolo della sinistra italiana, dove Enrico Berlinguer teneva i suoi oceanici comizi. È il luogo sacro del sindacato, dove si concludono le manifestazione. Ed è il palco naturale del concerto del primo maggio. Ma domani non ci saranno le bandiere democratiche.
TSUNAMI TOUR - Perché stavolta è il turno dello tsunami tour di M5s. Il leader Grillo, dopo aver riempito con lo tsunami tour le piazze di Torino, Genova e Milano, punta sulla Capitale. Dove arriverà in treno da Viterbo, per sperimentare sulla propria pelle le difficoltà di un pendolare dal capoluogo della Tuscia. Il comico-politico spera di portare un milione di persone, per “circondare e far arrendere i politici” a suon di insulti e “vaffa”. In realtà sono attese tra le 100 e le 200mila presenze. E parte l’appello per le donazioni economiche, lanciato da Anselmo Fabio, mandatario di Davide Barillari, aspirante governatore per il MoVimento 5 stelle. Intanto si organizzano per seguire lo spoglio delle elezioni da un albergo top secret, vicino al palco della manifestazione di chiusura.
I DEMOCRATICI - Il Pd risponde prima con trasferte nei luoghi simbolo, per incontrare i lavoratori in difficoltà. Si parte all’ora di pranzo dalla Tiburtina con i dirigenti democratici che entreranno all’Alenia, il polo tecnologico di Finmeccanica. Poi alle 17, Bersani e Zingaretti andranno all’Ambra Jovinelli per ringraziare i militanti e i volontari di questa campagna elettorale d’inverno. A chi gli chiede perché non ha scelto il luogo simbolo della sinistra, il candidato premier del centrosinistra risponde:  “Piazze ne ho riempite”. Ora tocca agli altri. Zingaretti sarà anche all'Esquilino e al Tuscolano, per chiudere da Rieti. Proprio come un altro candidato alla Regione: Simone Di Stefano di Casapound. Per i risultati tutti riuniti al comitato elettorale del centrosinistra.
Il RECORD - Il record di affluenza spetta a Grillo, ma Bersani non è da meno con i suoi 30 mila sostenitori radunati a Milano. Ma adesso è il M5s che profana il luogo simbolo della sinistra. Dove il leader del Pci Togliatti, nel 1964, portò centomila persone. Le stesse previste per il MoVimento 5 stelle. Per rispolverare l’arma più conosciuta della campagna elettorale: quella delle piazze. Anche nell'era della televisione e di internet. 
IL LEADER DE LA DESTRA - Storace ha iniziato ieri con la firma del contratto della sanità, siglato con Silvio Berlusconi. Oggi sarà al Salone delle fontane, in via Ciro il Grande, e domani chiuderà il suo tour da Cassino, la sua città. Poco lontano ci sarà un altro aspirante governatore: Tanti appuntamenti che segnano la rivincita dei comizi sui talk show. Salta invece l’appuntamento a Campo de’Fiori con i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e Fabio Rampelli. Che con Storace si uniscono ad Alfano. I risultati invece saranno attesi da via Paisello, sede del comitato elettorale, a due passi dalla sede de La Destra.
RIVOLUZIONE CIVILE - Sandro Ruotolo, capolista alla Pisana per il movimento di Ingroia, chiuderà stasera il suo tour, a Saxa Rubra, dal teatro Sandro Ciotti. Per l'occasione l'organizzazione regionale sta predisponendo un servizio di navetta. Poi, per i risultati, lunedì e martedì tutti nella sede del Comitato, in via degli Ausoni 49. Giulia Bongiorno, candidata della 'Lista Civica Bongiorno-Fli',è già pronta per lo spoglio di martedì nel suo Comitato, in via Poli.
GLI ALTRI - Alessandra Baldassari di 'Fare per Fermare il declino' sarà nella sede del partito a Largo del Nazareno. Prima però partecipera' alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale alle 16.30 a Piazza Santi Apostoli, probabilmente con Oscar Giannino, che ha appena lasciato il suo movimento dopo lo scandalo dei finti titoli accademici nel suo curriculum. Il candidato di CasaPound Italia Simone Di Stefano ha gia' chiuso la sua campagna elettorale 'romana' domenica scorsa insieme ai suoi candidati consiglieri presso la sala Umberto, mentre venerdi' sara' a Rieti per il comizio finale. L'attesa dei risultati sara' invece nella sede di Casapound in via Napoleone III. Luigi Sorge, del 'Partito Comunista dei Lavoratori', probabilmente chiudera' la campagna elettorale a Cassino, davanti ai cancelli della Fiat,''perche' - spiegano dal suo staff - il nostro e' l'unico partito rappresentativo della classe operaia''. Per venerdi' sera Sorge organizzera' un'iniziativa dove fara' il bilancio della situazione, nella sede del suo Comitato in via Calpurmio Fiamma. Fine campagna elettorale a Piazza della Rotonda al Pantheon per il candidato di Forza Nuova, Roberto Fiore, e riunioni ad oltranza per il candidato Giuseppe Rossodivita della lista Amnistia Giustizia Liberta', che attendera' lo spoglio nella sede dei Radicali in via di Torre Argentina. Quanto a Pino Strano, della Rete dei Cittadini, anche nel giorno della chiusura la sua campagna elettorale prosegue come sempre: in giro per la citta' a fare volantinaggio. Poi il silenzio e  lunedi i primi responsi dalle urne.

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