giovedì 15 marzo 2012
Santa Luisa De Marillac (santa del giorno)
Santa Luisa (Ludovica) nasce nel 1591 a Ferrieres e ha un'infanzia agiata. Dopo il 1604, morto il padre, viene tolta dal regio collegio e affidata a una «signorina povera» (forse sua madre), che l'avvia al lavoro. In questo periodo matura il proposito di farsi religiosa. Ma i parenti la danno in sposa nel 1613 allo scudiero e segretario di Maria de' Medici, Antonio Le Gras. I frequenti colloqui con Francesco di Sales, incontrato la prima volta a Parigi nel 1618, aiutano Ludovica a superare le proprie sofferenze. Poi nel 1624, grazie all'incontro con Vincenzo de' Paoli, diventa cofondatrice dell'Istituto delle Figlie della Carità. Poco dopo, nel dicembre 1625, morto il marito ed entrato in seminario il figlio Michele, accoglie in casa sua le prime giovani venute dal contado per mettersi al servizio dei poveri, in collaborazione con le Dame della Carità. Era il primo nucleo della nuova congregazione, dai lei guidata fino alla morte, avvenuta nel 1660
Tra le molteplici fondazioni di San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660) spicca per innovazione quella delle Figlie della Carità avvenuta nel 1633, riprendendo l’esperienza delle Compagnie della Carità quando egli era parroco a Chatillon-les-Dombes non lontano da Lione.
Sua convinta collaboratrice dal 1629 al 1660, anno della morte di entrambi, fu Luisa di Marillac, una donna intelligente e preparata che capì l’importanza di rompere gli schemi tridentini tendenti a tenere le religiose in clausura escludendole dall’apostolato diretto.
Nel 1633 venne da San Vincenzo lanciata nel mondo assistenziale della nuova fondazione. Le vincenziane dovevano avere per monastero le case dei malati e dei poveri oltre a quelle che affittava la superiora e per chiostro tutte le vie delle città. Un’assistenza a trecentosessanta gradi sempre con il timore di Dio quale grata di confessionale e con la santa modestia quale velo sul capo.
Luisa ebbe una vita privata decisamente tribolata per quasi quarant’anni, nonostante il suo precoce desiderio di fuggire il mondo. Figlia naturale del nobile e parlamentare Luigi di Marillac, passò buona parte dei primi anni in un collegio e poi presso una nubile parigina, povera, che le diede tuttavia una certa educazione insegnandole, fra l’altro, cucito, ricamo e pittura. Si lasciò poi convincere a sposare nel 1613 Antoine Le Gras, scudiere e segretario della regina. I due si affezionarono ed ebbero un figlio, Michele. Sopravvennero difficoltà finanziarie, nel 1625 morì il marito e tre anni dopo Michele andò in seminario.
Luisa aveva già incontrato S. Francesco di Sales, il quale le predisse che un giorno Dio l’avrebbe chiamata ad altri compiti. Questi sarebbero poi stati svolti in effetti con successo e con eroismo, nonostante la cattiva salute, dopo l’affiancamento a San Vincenzo.
Per un’errata interpretazione del pensiero del santo francese che insisteva per una santità nascosta delle sue Figlie, passarono oltre duecento anni dalla morte di Luisa prima che iniziassero i processi diocesani. Fu finalmente beata nel 1920 con Benedetto XV e santa nel 1934 con Pio XI. Fu poi proclamata patrona delle assistenti sociali nel 1960 da Giovanni XXIII. La festa liturgica di Santa Luisa di Marillac ricorre il 15 marzo.
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