martedì 20 marzo 2012
20 Marzo 1950: Guido Bertolaso
In Italia esiste il "vizio" di affossare chi si adopera per gli altri. Guido Bertolaso ha servito per anni il nostro paese ed il ringraziamento italiano è stato cercare di infamare la sua persona con denunce ed accuse tutte da dimostrare. Per la maggior parte degli italiani resta "l'uomo della provvidenza", il personaggio in grado di essere sempre al posto giusto nel momento giusto e capace di aiutare le persone in stato di "crisi". Siamo certi che vincerà anche la battaglia delle accuse.... noi per adesso gli auguriamo un sentito BUON COMPLEANNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Guido Bertolaso (Roma, 20 marzo 1950) è un funzionario e medico italiano, dal 2001 al 2010 direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal 21 maggio 2008 Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Emergenza rifiuti in Campania nel IV Governo Berlusconi. Ricopre inoltre l'incarico di Commissario straordinario per le seguenti emergenze: terremoto dell'Aquila, vulcani nelle Eolie, aree marittime di Lampedusa, bonifica del relitto della Haven, rischio bionucleare, Mondiali di ciclismo, presidenza del G8 del 2009, area archeologica romana.
Guido è figlio del veronese Giorgio Bertolaso, generale di Squadra Aerea scomparso nel 2009. Il padre è stato un pilota decorato durante la Seconda guerra mondiale, primo italiano a volare con il Lockheed F-104 Starfighter; da generale arrivò a ricoprire l'incarico di capo della Direzione generale del personale dell’Aeronautica Militare.
È sposato con Gloria Piermarini, da cui ha avuto due figlie.
L'11 novembre 1977 si è laureato con lode in medicina all'Università La Sapienza di Roma. Ha conseguito il Master of Science in Public Health presso la Liverpool School of Tropical Medicine. Dopo aver svolto attività di ricerca nel campo delle malattie tropicali in Africa, ha creato e diretto ospedali in zone di guerra, è stato coordinatore dei progetti nei paesi in via di sviluppo della Farnesina, capo del Dipartimento degli Affari Sociali, vice direttore esecutivo dell’UNICEF, vice commissario vicario per il Grande Giubileo del 2000.
È stato una prima volta a capo del dipartimento della Protezione Civile tra il 1996 e il 1997 (Governo Prodi I). È tornato in quel ruolo il 7 settembre 2001, durante il Governo Berlusconi II. È stato anche Commissario straordinario del governo per la prevenzione da rischi SARS tra 2003 e 2004 e Commissario per l'emergenza di Cavallerizzo di Cerzeto (frana del 7 marzo 2005)
Nell'ottobre 2006, Bertolaso è stato nominato dall'allora governo Prodi Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania[6], incarico che lascerà il 7 luglio 2007, dopo numerose polemiche e uno scontro a distanza con l'allora Ministero dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, soprattutto a causa della volontà di aprire una discarica a Valle Masseria, nel comune di Serre, a ridosso di un'oasi del WWF.
Nel 2007 è Commissario delegato per l'emergenza incendi boschivi mentre, nel 2008, durante il primo Consiglio dei ministri del Governo Berlusconi IV, viene nominato Sottosegretario ai rifiuti, tornando così ad occuparsi dell'emergenza campana.
Nel 2008 è stato nominato dal Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi Commissario dell'area archeologica romana, contro l'opinione delle soprintendenze di Roma e Ostia, del Consiglio superiore dei beni culturali e di quattromila fra professori universitari e studiosi italiani e stranieri.
Il 6 aprile 2009 viene nominato Commissario straordinario per l'emergenza nella gestione del dopo terremoto dell'Abruzzo.
Il 5 novembre 2010, ha annunciato la sua decisione di voler lasciare la Protezione Civile e il posto da sottosegretario, scegliendo di andare in pensione dall'11 novembre. Il posto di Capo della Protezione Civile sarà assunto da Franco Gabrielli, attuale vice capo del Dipartimento. Il giorno 11 novembre le dimissioni di Bertolaso da Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e da Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri vengono ufficializzate sulla Gazzetta Ufficiale . Il Dipartimento è stato preso ad interim da Francesco Paolo Tronca, Capo Distretto Nazionale dei Vigili del Fuoco prima della formalizzazione della nomina di Franco Gabrielli[8] che avviene il 13 novembre con l'approvazione di Palazzo Chigi.
Subito dopo il disastroso terremoto dell'Aquila del 2009 Bertolaso ha dichiarato che «in una conferenza stampa Boschi ha stabilito che non era prevedibile alcuna situazione di terremoto più violenta di quelle che si erano registrate». Boschi in relazione a ciò ha affermato «Il fatto che io possa avere escluso forti scosse in Abruzzo è assurdo» e che dunque «qualcuno ha mentito», aggiungendo di aver mandato «all'Ufficio sismico della Protezione civile un comunicato sulla sequenza in atto che non può essere certo considerato tranquillizzante». Boschi ha inoltre definito "del tutto irrituale" la riunione della Commissione grandi rischi convocata da Bertolaso a L'Aquila il 31 marzo dopo una scossa di magnitudo 4, lamentando l'assenza di una discussione sulle misure da intraprendere, la conclusione prematura e il fatto che il verbale invece di essere compilato subito dopo venne prodotto immediatamente dopo il sisma del 6 aprile e gli venne presentato per firmarlo solo "per ragioni interne" quando invece fu pubblicato sui giornali. Bertolaso ha replicato accusando Boschi di mettere in atto «un tentativo tardivo di esonero dalla propria responsabilità» e, quanto alle accuse «sulla confusione e la mendicità delle notizie diffuse dal dipartimento prima, durante e dopo il sisma», ha minacciato di ricorrere in tribunale.In realtà, ancor prima che sui giornali, il verbale della riunione del 31 marzo fu pubblicato, subito dopo il terremoto, sul sito del Dipartimento della protezione civile, assieme a quello del primo incontro tenutosi a seguito del disastro.
Recatosi ad Haiti dopo il disastroso terremoto che ha colpito l'isola, Bertolaso ha messo in discussione l'operato degli Stati Uniti criticando in particolare Barack Obama e Hillary Clinton, definendo la situazione patetica con una grande mancanza di un coordinamento, e troppi show televisivi, presenti per lo più per fare bella figura che per soccorrere i bisognosi. Hillary Clinton ha replicato quasi subito declassando l'intervento di Bertolaso a commento da bar dello sport.
Coinvolgimento nello scandalo del G8 de La Maddalena [modifica]
Il 10 febbraio 2010 è stato raggiunto da un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti del G8 che avrebbe dovuto svolgersi a La Maddalena e poi spostato a L'Aquila. In seguito al provvedimento ha rimesso nelle mani del Consiglio dei Ministri la sua nomina a Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle emergenze, le dimissioni sono state però respinte dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Secondo l'accusa Bertolaso, insieme a diversi imprenditori e altri membri della Protezione Civile, sarebbe stato coinvolto in un meccanismo di subornazione, comprendente altri personaggi di rilievo degli ambienti dell'amministrazione pubblica (tra cui l'ex Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci), della politica e dell'imprenditoria, ruotante intorno a scambi di favori di svariata natura, anche sessuale, in cambio di appalti. Lo stesso Bertolaso, secondo il GIP di Firenze sarebbe stato fruitore "non solo di massaggi, ma di vere e proprie prestazioni sessuali". I pm stanno inoltre cercando di chiarire la provenienza di numerose rate di un affitto mensile di 1.500 euro per un appartamento in Via Giulia 2, pagate, secondo il proprietario della casa, l'attore Raffaele Curi, da Angelo Zampolini, factorum di Diego Anemone, imprenditore romano proprietario insieme al fratello del Salaria Sport Village di Roma che avrebbe rivevuto alcuni importanti appalti pubblici dalla Protezione Civile. Il 15 giugno dopo un interrogatorio a Perugia, Bertolaso ha affermato che l'appartamento gli era stato dato in affitto da un amico, che si era rivolto all'Arcivescovo di Napoli ed ex Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli Crescenzio Sepe. Bertolaso si è difeso, all'immediato scoppio del ciclone mediatico, sostenendo la legittimità del suo operato come servitore dello Stato, ammettendo nondimeno la possibilità che durante la propria gestione della protezione civile l'operato di alcuni dei suoi collaboratori possa essergli sfuggito.
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