giovedì 22 marzo 2012
22 Marzo compleanno ciclista Mario Cipollini
Mario Cipollini (Lucca, 22 marzo 1967) è un ex ciclista su strada italiano. Professionista dal 1989 al 2008, in carriera ha vinto un Campionato del mondo, una Milano-Sanremo, tre Gand-Wevelgem, quarantadue tappe al Giro d'Italia, dodici al Tour de France e tre alla Vuelta a España. Si è aggiudicato per tre volte la classifica a punti al Giro d'Italia.
Considerato uno dei migliori velocisti di tutti i tempi, è stato il dominatore negli arrivi in volata durante tutti gli anni novanta e all'inizio degli anni 2000. Per la maestosità e la potenza espressa nei suoi sprint fu soprannominato "Re Leone" e, in seguito, "Super Mario".[1]
Nel corso della sua lunga carriera ha collezionato 189 successi, tra cui le vittorie alla Milano-Sanremo e ai campionati del mondo su strada a Zolder, in Belgio (entrambi nel 2002), e le tre vittorie alla Gand-Wevelgem (1992, 1993 e 2002) (record). Nel 1996 è stato campione italiano in linea.
È suo il record di tappe vinte al Giro d'Italia: ben 42, tutte in volata, ottenute tra il 1989 e il 2003. Il precedente record (41 vittorie) resisteva dagli anni trenta ed apparteneva ad Alfredo Binda.[2] Il suo record in un singolo Giro lo ottenne nell'edizione del 2002, quando mise a segno sei vittorie di tappa (Münster, Esch-Sur-Alzette, Caserta, Conegliano, Brescia e Milano).
Ai successi nella Corsa Rosa, si aggiungono i sei giorni in maglia rosa (due giorni nel 1997, uno nel 1999, uno nel 2000 e uno nel 2002) e le tre vittorie nella classifica a punti.
Dopo il glorioso 2002, il numero delle sue vittorie è calato vistosamente, in concomitanza con l'esplosione agonistica di un altro grande velocista: Alessandro Petacchi. Nel 2003, una rovinosa caduta a poche centinaia di metri dal traguardo della tappa di San Donà di Piave lo costrinse al ritiro dal Giro d'Italia.
Cipollini ha ottenuto dodici vittorie di tappa al Tour de France, record per un italiano, vestendo la maglia gialla sei volte (due giorni nel 1993 e quattro nel 1997) e tre alla Vuelta a España. Il suo apice al Tour lo raggiunse nel 1999, quando trionfò in ben quattro tappe consecutive (Blois, Amiens, Maubeuge e Thionville), sfiorando il record assoluto del lussemburghese François Faber che nel 1909 arrivò a cinque. Il Tour gli riservò anche delle delusioni, come l'esclusione della sua squadra dall'elenco delle squadre partecipanti per le edizioni del 2001, 2002 e 2003.
Piastrella del muretto di Alassio autografata da Cipollini
In totale ha racimolato 189 vittorie. Ai tre grandi giri vanta 57 vittorie, a pochi passi dal recordman Merckx 65, così suddivise: 42 al Giro, 12 al Tour e 3 alla Vuelta.
Cipollini è sempre stato considerato un personaggio unico e particolare. Oltre alle grandi doti atletiche, viene infatti ricordato anche per le numerose polemiche all'interno del mondo del ciclismo professionistico[3] e per il suo abbigliamento di gara a volte eccentrico, su tutti il body integrale, rappresentante le fasce muscolari umane, indossato durante la cronometro del Giro d'Italia 2001.
Il 7 maggio 2005, a dieci giorni dall'inizio del Giro d'Italia, si è definitivamente ritirato dalle competizioni; si presenta però per un'ultima passerella a Reggio Calabria, dove parte l'edizione della corsa rosa di quell'anno.
Nel 2006 è stato portatore della bandiera olimpica nel corso della Cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino.
Nel gennaio 2008 Cipollini ha annunciato la firma di un contratto per tornare a correre con la formazione americana della Rock Racing. Ha quindi gareggiato nel Giro della California, dove ha disputato un buon prologo ed è giunto terzo in volata nella terza tappa, alle spalle di Tom Boonen e di Heinrich Haussler. Avrebbe dovuto correre anche la Milano-Sanremo ma il rapporto con il team Rock Racing si è interrotto bruscamente.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento