lunedì 26 marzo 2012

26 Marzo 2000: Vladimir Putin viene eletto presidente della Russia

Vladimir Vladimirovič Putin (in russo: Влади́мир Влади́мирович Пу́тин; Leningrado, 7 ottobre 1952) è un politico ed ex agente segreto russo. È stato Primo ministro della Federazione Russa dall'8 agosto 1999 al 7 maggio 2000, su nomina di Boris El'cin. Svolse le funzioni di Capo dello Stato dopo le dimissioni di El'cin, dal 31 dicembre 1999, e poi fu eletto Presidente della Federazione Russa dal 2000, riconfermato in carica nelle elezioni del 14 marzo 2004. Impossibilitato ad un terzo mandato per il dettame della Costituzione Russa, ha favorito la vittoria del suo delfino Dmitrij Medvedev, che l'ha nominato nuovamente Primo ministro il giorno stesso del suo insediamento, il 7 maggio 2008. Il 27 maggio 2008 il Presidente della Repubblica Bielorussa lo ha nominato Primo Ministro dell'Unione Russia-Bielorussia.Il 4 marzo 2012 è stato eletto per la terza volta Presidente della Federazione Russa succedendo a Dmitrij Medvedev, il cui mandato scade il 7 maggio 2012. Il settimanale statunitense TIME lo ha eletto Persona dell'anno 2007.
Nato a Leningrado[3], visse un'infanzia povera trascorsa in una kommunalka. Il nonno paterno, Spiridon Putin, lavorò come cuoco in una dacia al servizio di Stalin e Lenin[5]. La madre, Maria Ivanovna Putina (1911-1998), era un'operaia mentre il padre, Vladimir Spiridonovič Putin (1911-1999), all'inizio degli anni trenta fu sommergibilista nella Marina Militare Sovietica. Durante la seconda guerra mondiale, suo padre fu arruolato dal NKVD in un gruppo di sabotatori. Due fratelli più anziani nacquero negli anni trenta; uno morì nei primi mesi di vita; il secondo morì di difterite durante l'assedio di Leningrado. Putin si è laureato in Diritto Internazionale alla Facoltà di Legge dell'Università Statale di Leningrado nel 1975. Membro del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, fu arruolato alla fine degli studi nel KGB. Durante la sua carriera come membro e quindi dirigente dell'organizzazione segreta, durata dal 1975 al 1991, ha vissuto per cinque anni a Dresda, nella Repubblica Democratica Tedesca. Dopo il collasso del regime della Germania Est, Putin fu richiamato in Unione Sovietica e fece ritorno a Leningrado, dove, da giugno del 1991, fu inserito nella sezione Affari internazionali dell'Università Statale, sottoposto al Vice Direttore Juri Molčanov. Nella sua nuova posizione, rinsaldò i rapporti con Anatolj Sobčak, l'allora Sindaco di Leningrado: Sobčak aveva lavorato come professore assistente durante gli anni di università di Putin ed era stato un suo relatore. Il futuro Presidente rassegnò le proprie dimissioni dai servizi di sicurezza il 20 agosto 1991 durante il fallito colpo di Stato, supportato dal KGB, contro Gorbačëv. Nel mese di maggio 1990 fu nominato Consigliere del Sindaco di San Pietroburgo per gli Affari Internazionali. Dal 28 giugno 1991 fu posto alla direzione del comitato per le relazioni esterne della città, con il compito di promuovere i rapporti internazionali e attirare gli investimenti stranieri. Il comitato fu inoltre incaricato di registrare le imprese estere presenti a San Pietroburgo[10]. Nello stesso periodo in cui Putin lo dirigeva, nell'organo lavorava anche Aleksej Miller, l'attuale CEO di Gazprom, (15 dicembre 1991 - 1996), nonché un elevato numero di politici e businessman[11]. Dopo un anno di direzione, l'operato di Putin fu messo sotto esame da una commissione del consiglio legislativo della città. Nella propria relazione finale tale organo rilevò che i prezzi applicati dal comitato nei confronti degli imprenditori esteri erano eccessivamente bassi e che questi aveva concesso delle licenze per l'esportazione dei metalli non ferrosi (per un valore stimato in 93 milioni di dollari) in cambio di aiuti alimentari che non giunsero mai nella città. La proposta di immediata revoca della carica non sortì tuttavia alcun effetto: Putin rimase a capo del comitato per le relazioni esterne fino al 1996. Dal 1992 al marzo 2000 gli fu inoltre affidata la direzione del St. Petersburg Immobilien und Beteiligungs AG (SPAG), una agenzia immobiliare tedesca, finita sotto inchiesta in Germania per riciclaggio di denaro sporco. Nel 1994 venne nominato deputato alle elezioni supplementari della città di San Pietroburgo. Dal 1995 fino al giugno del 1997 Putin guidò la delegazione pro-governo della città nel partito politico La nostra casa è la Russia; durante questo stesso periodo fu inoltre a capo del Gruppo editoriale del giornale Sankt-Peterburgskije Vedomosti di JSC. Nel 1996 Anatolij Sobčak perse le elezioni della città di San Pietroburgo a favore del rivale Vladimir Jakovlev. Il futuro Presidente russo venne allora chiamato a Mosca e, nel giugno 1996, divenne capo delegato del Dipartimento per la Gestione della Proprietà Presidenziale (carica che occuperà fino al 1998), alle dipendenze di Pavel Borodin. Occuperà questa posizione fino a marzo del 1997. Il 26 marzo 1997 il Presidente Boris Nikolaevič El'cin lo nominò delegato capo del Personale Presidenziale, carica che occupò fino a maggio 1998. Il 27 giugno 1997 Putin conseguì il Master in economia, primo livello post laurea, all'Istituto Minerario di San Pietroburgo con una relazione dal titolo La progettazione strategica delle risorse regionali sotto la formazione dei rapporti del mercato[25]. Secondo Clifford, G. Gaddy, un collega dell'Istituto "Brookings", 16 delle 20 pagine che aprono una sezione chiave del lavoro di Putin erano copiate parola per parola da uno studio dell'amministrazione, La Progettazione Strategica e la Politica, scritte del professor William King degli Stati Uniti e da David Cleland. Lo studio è stato tradotto in russo da un istituto vicino al KGB all'inizio degli anni novanta. Il 25 maggio 1998, fu nominato Primo Delegato Capo del Personale Presidenziale per le Regioni, (sostituendo Viktorija Mitina) ed il 15 luglio dello stesso anno divenne Presidente della Commissione per la Preparazione degli Accordi sulla limitazione del potere alle Regioni (in cui sostituisce Sergeij Šachraj). Dopo l'arrivo di Putin, la commissione non ha completato tali accordi, anche se durante il mandato di Šachraj ne erano già stati conclusi 46. Il 25 luglio 1998 El'cin nominò Vladimir Putin capo del FSB (una delle agenzie che successero al KGB), ruolo che quest'ultimo occuperà fino all'agosto del 1999. Divenne un membro permanente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa il 1º ottobre 1998 e suo responsabile il 29 marzo 1999. Nel mese di aprile del 1999, Vladimir Putin ed il Ministro degli interni Sergei Stepašin tennero una conferenza stampa televisiva in cui mostrarono un video rappresentante un uomo nudo, molto simile al Procuratore generale della Russia, Juri Skuratov, a letto insieme a due giovani donne. Putin sostenne che dall'analisi degli esperti del FSB sarebbe risultato che l'uomo sul nastro fosse proprio Skuratov e che l'orgia gli fosse stata offerta da ricchi criminali russi. Skuratov era stato in passato avversario del Presidente El'cin e aveva denunciato la corruzione del suo Governo[30]. Il 28 luglio 1983 Putin convolò a nozze con Ljudmila Škrebneva, al tempo una studentessa di Filologia spagnola all'Università Statale di San Pietroburgo, nata a Kaliningrad il 6 gennaio 1958. La coppia ha due figlie, Marija Putina, nata nel 1985, ed Ekaterina (Katia) Putina, nata nel 1986 a Dresda. Le due studiarono alla Scuola Tedesca di Mosca fino a che il padre fu nominato Primo Ministro.
Dal 1992, Putin possiede una dacia di circa 7 000 metri quadrati a Solovjovka, nel distretto Priozerskij dell'Oblast' di Leningrado, situata sulla costa orientale del lago Komsomol'skoije sull'Istmo careliano, non lontano da San Pietroburgo. I suoi vicini sono Vladimir Jakunin, Andrej Fursenko, Sergej Fursenko, Jurij Kovalčuk, Viktor Mjačin, Vladimir Smirnov e Nikolaj Šamalov. Il 10 novembre 1996 insieme costituirono la società cooperativa Ozero (il Lago) che ebbe come effetto l'unione delle loro proprietà. Questo è stato confermato dalla dichiarazione dei redditi e delle proprietà di Putin al momento della candidatura presidenziale del 2000. Tuttavia, tale immobile non era elencato nella sua successiva dichiarazione relativa al quadriennio 1998 - 2002, presentata prima delle elezioni del 2004. Il padre di Putin fu un "comunista modello, che credeva genuinamente nei propri ideali cercando di metterli in pratica nella propria vita.".[31] Con tale attestazione diventò segretario del Partito nell'officina ove lavorava successivamente entrò nella presidenza del Partito della propria fabbrica. Anche se il padre era un "militante ateo", la madre di Putin "era una devota credente ortodossa". Anche se non aveva icone dentro la propria casa, frequentava regolarmente la Chiesa (nonostante le persecuzioni governative nei confronti dei fedeli della Chiesa Ortodossa russa[senza fonte]). Dichiarò che Putin fu segretamente battezzato da bambino e che era solita portarlo con lei in chiesa Il padre era a conoscenza della cosa ma non si opponeva alle decisioni della consorte. Putin oggi è un membro praticante della Chiesa Ortodossa russa: la sua "conversione" ebbe luogo dopo un grave incidente stradale che coinvolse la moglie nel 1993 e divenne ancora più devoto dopo che nell'agosto 1996 la sua dacia prese fuoco rischiando di uccidere gli occupanti. Poco prima di una visita ufficiale in Israele sua madre gli consegnò la propria croce battesimale benedicendolo: «Feci come mi chiese e quindi mi mise la croce al collo. Da allora non l'ho mai tolta.» Per il Patriarca Alessio II della Chiesa Ortodossa russa il ruolo di Putin è stato determinante nel ricomporre lo scisma, che perdurava ormai da ottant'anni, con la Chiesa Ortodossa fuori dalla Russia nel maggio 2007. Putin parla ottimamente il tedesco; parla discretamente anche l'inglese, ma è solito utilizzare interpreti quando conversa con interlocutori madrelingua. Nel dicembre 2009 l'ex ginnasta Alina Kabaeva diventa madre di un bimbo, Dimitrij, la cui paternità viene attribuita a Putin. Da una ricerca del quotidiano Moskovskij Komsomolets, Putin è di origini vicentine. Primo Ministro (1999) Il presidente Boris Yeltsin consegna la copia presidenziale della Costituzione russa a Vladimir Putin il 31 dicembre 1999Il 9 agosto 1999 Vladimir Putin fu nominato Primo Deputato, carica che gli permetterà quello stesso giorno, dopo la caduta del precedente Governo guidato da Sergei Stepašin, di essere insignito dell'incarico di Primo Ministro della Federazione Russa dal Presidente Boris El'cin. El'cin dichiarò inoltre che avrebbe desiderato che Putin diventasse il proprio successore. Poco dopo tale augurio, il nuovo Primo Ministro dichiarò la propria intenzione di correre per la Presidenza. Il 16 agosto, la Duma ratificò la sua nomina a Primo Ministro con 233 voti a favore (contro 84 contrari e 17 astenuti), facendo di lui il quinto Capo di Governo in meno di diciotto mesi. In tale carica Putin, pur essendo pressoché sconosciuto all'opinione pubblica, durerà di più dei propri predecessori. I maggiori oppositori di El'cin e aspiranti alla Presidenza, il Sindaco di Mosca Jurij Mikhailovič Lužkov e l'ex Primo Ministro Evgenij Primakov, stavano già cercando di rimpiazzare il Presidente uscente, e contrastarono duramente Putin quale nuovo concorrente. L'immagine di Putin come uomo d'ordine e il suo deciso approccio alla Seconda Guerra Cecena riuscirono tuttavia ad aumentarne la popolarità tra le masse, e gli permise di superare i propri rivali. La nomina di Putin coincise infatti con l'improvvisa recrudescenza del conflitto nel Caucaso settentrionale: i separatisti Ceceni si riorganizzarono e invasero il vicino Daghestan. Sia in Russia che all'estero, l'immagine pubblica di Putin fu forgiata dal suo approccio aggressivo al conflitto. Uno dei primi atti che compì diventando Presidente ad interim, il 31 dicembre 1999, fu quello di fare visita alle truppe russe in Cecenia. Nel 2003 in tale regione si tenne un referendum che sancì l'adozione di una nuova costituzione e l'appartenenza della Repubblica alla Federazione Russa. La situazione è in seguito venuta a stabilizzarsi dopo le elezioni parlamentari e l'istituzione di un governo regionale. Pur non essendo formalmente iscritto a nessun partito, Putin diede il proprio appoggio al neonato Partito di Unità russo,che ottenne nel voto popolare per la Duma, tenuto nel dicembre 1999, la seconda percentuale più alta di consensi. Dopo tale successo Putin apparve il favorito tra i candidati alla presidenza in vista delle elezioni che si sarebbero svolte l'estate successiva. La sua ascesa alla più alta carica della Russia si dimostrò persino più rapida: il 31 dicembre 1999, inaspettatamente, El'cin rassegnò le proprie dimissioni e, come previsto dalla Costituzione, Putin divenne Presidente ad interim della Federazione Russa. Francobollo azero commemorativo dell'incontro tra Vladimir Putin e Heydar Aliyev avvenuto nel 2001. Il primo Decreto che Putin sottoscrisse quello stesso giorno fu quello titolato "Sulle garanzie riguardanti il precedente presidente della Federazione Russa e per i membri della sua famiglia". Mentre i suoi oppositori si stavano preparando ad un'elezione da svolgersi nel giugno dell'anno successivo, le dimissioni di El'cin fecero sì che le stesse dovessero essere effettuate entro tre mesi, in marzo. Le Elezioni presidenziali russe si svolsero il 26 marzo 2000: Putin vinse alla prima tornata. Vladimir Putin giurò come Presidente il 7 maggio 2000. Dopo aver annunciato la propria intenzione di consolidare il potere presidenziale nel Paese, durante il maggio 2000 emanò un decreto che suddivideva gli 89 soggetti federali della Russia tra 7 Distretti Federali diretti da suoi rappresentanti allo scopo di facilitare l'amministrazione federale. Nel luglio 2000, così come disponeva una Legge proposta da lui ed approvata dal Parlamento, Putin acquisì il diritto di revocare il mandato ai capi di tali soggetti federali.
Rispetto alla presidenza El'cin, dove si assistette ad un turbinio di Primi ministri succedutisi nell'incarico (5 nel biennio 1998-1999), il presidente Putin impresse una svolta di stabilità alla guida del Governo, retto per quasi tutto il suo quadriennio da Mikhail Kasyanov, che già era stato il primo Vicepremier dello stesso Putin nel 2000. Nel dicembre 2000 il Presidente approvò la Legge modificativa dell'Inno della Federazione Russa. Fino a quel momento quest'ultimo aveva avuto musica di Michail Ivanovič Glinka e nessun testo. Il nuovo Inno riproponeva la musica di quello sovietico successivo al 1944 di Aleksandrov, con il testo di Sergej Michalkov. Il 12 febbraio 2001, Putin sottoscrisse una Legge federale riguardante le garanzie per i precedenti Presidenti e le loro famiglie che rimpiazzò il Decreto precedente. Dal 1999 El'cin, con alcuni parenti, era sotto inchiesta per riciclaggio di denaro tra Russia e Svizzera.[50] All'inizio del luglio 2003 le Autorità russe arrestarono Platon Lebedev, partner di Michail Borisovič Chodorkovskij e secondo più grande azionista della Yukos, sospettato di aver acquisito illegalmente nel 1994 una partecipazione in una società statale, la Apatit. Da qui la sua ascesa sino ad oggi.......................

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