Nicolas uscirà di prigione oggi stesso. Il giovane manifestante contro il matrimonio gay è stato condannato durante il processo di appello nel pomeriggio a 3 mila euro di ammenda (1500 come pena sospesa). A metà giugno, gli erano stati inflitti quattro mesi prigione, di cui due obbligatori.
RIBELLIONE. La procura oggi ha chiesto al giudice cinque mesi di prigione e 1000 euro di ammenda, con sospensione della pena. L’avvocato generale ha aggiunto: «Se la corte ritiene di pronunciarsi per un periodo di carcere obbligatorio, chiediamo che non ecceda la durata della detenzione già effettuata». Nicolas infatti, accusato di “ribellione” e di aver fornito una falsa identità, si trova già da oltre 20 giorni in prigione (qui si può firmare la petizione online in suo sostegno).
NESSUN PASSO INDIETRO. I suoi sostenitori si aspettavano un passo indietro da parte dei giudici e una sua assoluzione, visto che da più parti della società, anche quelle favorevoli al matrimonio gay, si è parlato di «condanna inaudita» e di «delitto d’opinione». Non è andata così ma il fondatore dei Veilleurs potrà uscire dal carcere di Fleury-Mérogis.
GRANDE MANIFESTAZIONE. Oggi, in sostegno a Nicolas e per festeggiare la sua scarcerazione, è stata anche organizzata alle 19 in Place de l’odéon a Parigi una manifestazione che chiama a raccolta tutti i diversi movimenti nati spontaneamente dalla Manif pour tous: «Veilleurs, sindaci della resistenza, deputati, Hommen, Mariannes, Camping Pour Tous, Printemps Français, e ovviamente i simpatizzanti della Manif pour tous. Ognuno a suo modo, chiediamo la fine della repressione da parte della polizia».
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