giovedì 25 luglio 2013

AGOSTO AZZURRO.....................

Sette Federazioni per trenta giorni da tingere d'azzurro. Questo è ciò che sarà l' “Agosto Azzurro”. Questo mercoledi, nel salone d'Onore del CONI a Roma, si è svolta la presentazione ufficiale dell'iniziativa che mette insieme, riunendole in una squadra, sette federazioni sportive di discipline olimpiche che saranno protagoniste di Campionati del Mondo Assoluti: scherma, atletica leggera, canoa, canottaggio, ginnastica ritmica, judo e pentathlon moderno.
In quella che è la “casa dello sport italiano”, le sette Federazioni, che rappresentano il 43% del medagliere azzurro a Londra2012 e che, insieme, coinvolgono circa 500mila atleti tesserati e 8mila società affiliate, hanno portato i propri atleti di punta, quelli dalla riconoscibilità mediatica più elevata e quelli che hanno già dato prova di saper onorare l'Italia negli appuntamenti che contano.
Tra questi anche ben quindici atleti rappresentanti della scherma italiana in procinto di partire per Budapest2013: Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Andrea Baldini ed Andrea Cassarà per il fioretto, Paolo Pizzo per la spada, Aldo Montano, Luigi Samele, Diego Occhiuzzi, Enrico Berrè e Irene Vecchi per la sciabola ed Alessio Sarri per la scherma paralimpica. Il gruppo che vanta, complessivamente, dodici medaglie olimpiche, assieme ai Commissari tecnici, Andrea Cipressa, Sandro Cuomo e Giovanni Sirovich ed ai Capidelegazione Paolo Azzi e Giampiero Pastore (scherma paralimpica) ed al Presidente federale, Giorgio Scarso, hanno presentato, in diretta televisiva su RaiSport1, il volto sorridente, orgoglioso ed intriso di passione della scherma italiana.
Si va a Budapest per vincere, mica solo per partecipare - ha detto la sempre schietta e simpatica Elisa Di Francisca -. E' ovvio che ci saranno le avversarie da battere, ma credo che prima di tutto dovremo superare le nostre ansie. Siamo noi avversarie di noi stesse”. Al suo fianco Arianna Errigo, attuale numero 1 del ranking mondiale che, verso Budapest2013 parte con un primo obiettivo: “arrivarci al meglio! Mi è capitato ultimamente di arrivare a certi appuntamenti non nel migliore dei modi. L'obiettivo per l'Ungheria sarà intanto questo. Il resto si vedrà in pedana”.
Protagonista azzurro anche Aldo Montano, che insieme a Diego Occhiuzzi hanno “tenuto il palco” sfoderando tutta la simpatia della sciabola italiana. “Io arrivo da Campione del Mondo in carica ma anche dopo una stagione piena di infortunii - ha detto l'olimpionico di Atene2004 -. Non sarà semplice, però adesso sto meglio! Diego il mio avversario? Ci fosse solo lui...!!!”. “Ci siamo già dovuti incontrare a Londra e tra amici non è bello anche se il nostro è uno sport individuale - ha risposto l'argento olimpico di Londra-. Se proprio dobbiamo incontrarci, speriamo di doverlo fare in un assalto che vale tanto..magari una semifinale!”.
Alessio Sarri, a nome della Nazionale paralimpica è stato assai chiaro: “Siamo una grande squadra e puntiamo a fare bene a questi Mondiali. Per me sarebbe importante conquistare un posto alto sul podio, dopo i risultati ai Mondiali 2010 ed alle Paralimpiadi. Ci stiamo preparando per questo”.
Tutto l'orgoglio, ma anche la grande responsabilità di dover ribadire la leadership mondiale, è stata condensata nelle parole del Presidente federale, Giorgio Scarso. “Inutile nascondersi o sminuire il valore di questi ragazzi - ha detto il vertice della FederScherma -. Sappiamo bene che saremo gli avversari da battere e che il panorama internazionale della scherma si è allargato ben oltre i confini di un tempo. Sarà difficile, nulla è scontato, ma la consapevolezza del grande talento di questi ragazzi e del sistema scherma Italia, mi fa partire verso l'Ungheria con buone speranze. Sarà la pedana ad emettere i propri verdetti”. In chiusura, il Presidente Scarso ha trovato modo anche per svelare una delle grandi novità che il Mondiale di Budapest porterà con sè per la scherma italiana. “Questi sono ragazzi ed atleti che portano con sè e veicolano i valori dello sport e non solo. Da Budapest avremo un carico di responsabilità in più. Saremo infatti accompagnati da Unicef, per l'inizio di un lungo percorso insieme che coinvolgerà tutto il mondo della scherma italiana e toccherà le corde della sua riconosciuta sensibilità”.
fonte: www.federscherma.it

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