giovedì 11 luglio 2013

Lettera sulla donna e l'islam

La donna Nell'Islam - Hani Ramadan - AT- Tarìq


Piccola premessa: ormai è quasi un anno che leggo diversi libri che trattano l'argomento ISLAM, nonostante il mio credo cattolico, questo perchè sono stanca di vivere e di vedere le persone vivere nel PREGIUDIZIO. Inoltre soffrire di insonnia in questo periodo, a reso le cose più semplici... questa piccola nota è tratta dal libro da me sopra indicato, consiglierei a tutte le ragazze di leggerlo, dirvi di leggere il CORANO, sarebbe troppo impegnativo, ma questo testo è davvero molto semplice.


La donna è la metà del genere umano. E' la madre dell'uomo, sua sorella, la sua sposa, sua figlia, l'anima presso la quale egli assapora la pace e scopre il senso della vita.
Non è per disprezzare la donna e denigrarla che l'ISLAM le prescrive di nascondere le attrattive del suo corpo all'esterno della dimora coniugale, ma è per proteggerla contro l'insorgere dei capricci e della concupiscenza e contro le maldicenze, i comportamenti arditi e gli sguardi malsani.
Proteggere il pudore della donna vuol dire proteggere l'unità della famiglia, tutelare l'avvenire morale e spirituale dei figli, edificare basi solide per la società intera.
Così come l'uomo la donna musulmana ha il diritto di vivere pienamente e decorosamente la sua vita, di studiare, possedere i beni, esprimere  le proprie opinioni, scegliere con chi sposarsi, pregare ed elevarsi al più alto grado di spiritualità.
Il fatale errore commesso dalle femministe è quello di aver spinto la donna ad entrare in concorrenza con l'uomo, ad intralciarlo in ogni ambito della vita, ad inseguire il miraggio dell'uguaglianza in nome della quale continua a sacrificare il suo diritto alla femminilità e alla maternità.
NON E' LA CONCORRENZA CHE BISOGNA PROMUOVERE TRA I DUE SESSI, MA LA COMPLEMENTARIETA'; NON è L'UGUAGLIANZA ESTERIORE E QUANTITATIVA CHE BISOGNA CERCARE DI INSTAURARE NELLA SOCIETà, MA L'EQUITà E LA GIUSTIZIA.


ALEXIS CARREL, PREMIO NOBEL AFFERMA:" L'UOMO E LA DONNA SONO DIFFERENTI L'UNO DALL'ALTRA, MA COMPLEMENTARI. NON è SOLO PER I LORO ORGANI GENITALI E LA LORO MORFOLOGIA CHE SI DISTINGUONO.
LE LORO CELLULE, I LORO UMORI, IL LORO STESSO SANGUE PORTANO L'IMPRONTA ANATOMICA O CHIMICA DEL LORO SESSO.

(...) LE SUE FUNZIONI (DELLA DONNA) ORGANICHE E PSICHICHE SONO INCENTRATE SULLE MODIFICAZIONI CICLICHE DELL'OVAIA. LA RIGENERAZIONE OVULARE, LA PREPARAZIONE AD EVENTUALI MATERNITà, LA GRAVIDANZA, L'ALLATTAMENTO COSTITUISCONO IL DESTINO NATURALE DELLA DONNA. E SOTTRARSI A TALE DESTINO NON è ESENTE DA PERICOLI: LO SQUILIBRIO NERVOSO E MENTALE è IL PREZZO CHE LA DONNA DEVE PAGARE QUANDO LE CONDIZIONI DI VITA O LA SUA STESSA VOLONTà SI OPPONGONO AL COMPIMENTO DELLA SUA FUNZIONE NATURALE."


LA DONNA NELL'ISLAM, è l'asse intorno al quale gravitano gli elementi di una FAMIGLIA. IN OCCIDENTE, l'equilibrio della famiglia, privata di tale asse, è completamente sconvolto.
NELL'ISLAM, LA DONNA è il TESORO GELOSAMENTE CUSTODITO DA TUTTA LA FAMIGLIA: CIASCUN MEMBRO VEDE IN LEI L'EREDITà DEL PASSATO E LA GARANZIA DELL'AVVENIRE. IN OCCIDENTE, ESSA è SPESSO RIDOTTA A MERCE A BUON MERCATO, MANIPOLATA DALLA PUBBLICITà E SCHIACCIATA DAL RULLO COMPRESSORE DELLA PRODUZIONE E DEL CONSUMO"


n.b. quello che i media i giornali e altri mezzi di comunicazione ci vogliono far passare dell'islam, è una forma errata, sbagliata e mal interpretata, quello che noi conosciamo attraverso i media è L'INTEGRALISMO ISLAMICO, un interpretazione completamente capovolta del CORANO E DELLA CULTURA ISLAMICA.

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