venerdì 25 gennaio 2013


Nuova bufera sul nostro paese. L'UE ancora una volta ci inserisce sul banco degli imputati. Questa volta non si tratta di lentezza della giustizia o di quote latte ma di energia. L'Italia risulta essere in ritardo sul recepimento della Direttiva europea sull'Efficienza energetica in edilizia e l'UE lancia un ultimatum: ancora due mesi di tempo o verrà denunciata alla Corte di giustizia europea. La Direttiva, che vincola gli Stati membri a stabilire precisi standard di rendimento energetico per gli edifici, oltre a rendere obbligatori certificazione energetica e controlli sugli impianti, doveva essere recepita lo scorso luglio, ma ad oggi, sembra che nulla sia stato fatto. La Commissione europea ha quindi inviato oggi un parere motivato all'Italia per sollecitare il recepimento del testo all'interno del diritto nazionale. Se il termine ultimo dei due mesi non verrà nuovamente rispettato, l'Europa minaccia di rivolgersi direttamente alla Corte di giustizia europea. A tenere compagnia all'Italia, ci sono anche Bulgaria, Grecia e Portogallo, anch'essi rischiano di essere deferiti al sommo organo europeo per la giustizia. Non solo. Il nostro Paese ha ricevuto quasi 900 milioni di euro di fondi europei per rendere più efficienti gli immobili pubblici, ma il risultato non avrebbe ancora soddisfatto l'UE, che chiede più impegno da parte delle istituzioni, per migliorare l'efficienza energetica nella pubblica amministrazione. (R. D.).

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