mercoledì 21 novembre 2012

SCREENING GRATUITO PER I BAMBINI DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA DI ROMA


Ecco come il mondo può migliorare, ecco come si può andare OLTRE, ecco come si possono aiutare i bimbi a crescere meglio.



«Con il progetto ‘Osservi-Amo’ Roma Capitale è riuscita a coniugare politiche educative e familiari, prevenendo il rischio che piccol
i segnali di disagio possano trasformarsi, a distanza di anni, in problemi più grandi. I dati dicono che il 15% degli adolescenti problematici manda segnali di disagio già prima dei 6 anni d’età. Per questo, ringrazio il prof. Levi e la sua equipe per aver contribuito alla realizzazione di questo progetto che ha il sapore di futuro e mi piace sottolinearlo proprio oggi, in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Progetto sperimentale ‘Osservi-Amo’, finanziato da Roma Capitale e condotto in collaborazione con il Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell’Università ‘Sapienza’ di Roma.

Il campione, rappresentato da 1.090 bambini tra i 3 e i 4 anni, di 45 Scuole dell’Infanzia comunali, è stato individuato capillarmente su tutto il territorio cittadino, in maniera equa e omogenea su tutti i Municipi, rispettando anche la grandezza del territorio.

«Abbiamo così avviato una felice collaborazione – prosegue De Palo-. Attraverso dei semplici questionari, formulati ad hoc dagli specialisti di Neuropsichiatria Infantile della ‘Sapienza’, i genitori hanno potuto segnalare eventuali preoccupazioni per qualche loro comportamento e, quando necessario, hanno incontrato l’équipe del Prof. Levi per valutare insieme, attraverso l’attivazione di una corsia preferenziale chiamata ‘Semaforo Verde’, se si trattava solo di difficoltà transitorie o se, invece, dietro quei segnali si nascondeva un problema più delicato».

«Grazie a questo screening, ben il 6% dei bambini su cui sono state riscontrate delle difficoltà di sviluppo ha scoperto di avere disturbi lievi e meno lievi che prima non erano stati diagnosticati ed è emersa anche la presenza di 1 bambino autistico non riconosciuto tale in precedenza. In particolare sono risultati problemi nell’area motorio – prassica, come goffaggine o scoordinamento che, se non presi in tempo possono degenerare in isolamento e conseguentemente in casi clinici come depressione o aggressività nell’età scolare. Data la rilevanza di questi risultati – annuncia De Palo -, ci impegniamo ad aggiungere ai 120.000 euro investiti per lo screening altri 60.000 euro per estendere questa possibilità a tutti i 35.000 bambini delle 305 scuole dell’infanzia di Roma Capitale, a partire da gennaio 2013».

«Il progetto, svolgendosi all’interno delle Scuole dell’Infanzia e con un ampio coinvolgimento degli insegnanti adeguatamente formati, ha inoltre permesso di iniziare un percorso di confronto e di costruzione di linguaggi e di interventi comuni tra famiglie ed istituzioni che ci auguriamo possa costituire un patrimonio permanente delle Scuole di Roma Capitale. Per rendere più ampia questa integrazione ed offrire una possibilità di verifica delle preoccupazioni e dei dubbi di genitori ed insegnanti stiamo ipotizzando l’apertura di un “semaforo verde” presso gli ambulatori di Neuropsichiatria dell’Umberto I, che possa dare risposta, ogni anno, ad almeno 250 bambini ed alle loro famiglie», conclude De Palo.

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