martedì 5 giugno 2012

Il frate che ha messo in ginocchio Grillo



Episodi come questo li avevamo letti nei libri o visti i n televisione tra Don Camillo e Peppone  (i celebri personaggi di Guareschi) ed invece (una volta tanto) la fantasia è stata seguita alla lettera dalla realtà. Tutto questo grazie ad un frate (si proprio uno dei tanti criticati religiosi che è ormai di moda osteggiare) che è riuscito a "mettere in riga" nientemeno che l'uomo più seguito del momento nel nostro paese, il politico, attore e trascinatore Beppe Grillo.

Il frate in questione si è coperto di gloria in quel di Alghero, di fronte alla sua chiesa.

Mentre all'interno della Chiesa si celabrava la Messa, nel piazzale antistante impazzava la musica e si rumoreggiava - ad alto volume, e a scarso costrutto, infastidendo notevolmente coloro che erano intenti a santificare la giornata "dans l'Eglise". Dopo aver sopportato con pazienza per lunghi minuti ecco il momento di agire. Don Camillo avrebbe utilizzato le campane per mettere a tacere Peppone, nella realtà il frate battagliero, conclusa la celebrazione, mandate in pace le sue pecorelle frastornate,  è andato all'assalto del palco del comico-politico,  deciso a fargliele vedere lui, cristianamente, le cinque stelle...

"Ti conosco da una sacco di tempo, - ha esordito il frate - continua a fare il cabaret... Tu parli di libertà ma non la rispetti... ci disturbate da mezz'ora...". Grillo: "Mi è stato detto che la messa finiva alle otto meno un quarto, sono le otto meno cinque...". Malinteso o meno, don Tonino non si è fatto volare la mosca al naso. E nonostante i fischi dei grillini, ma tra gli applausi dei suoi parrocchiani - ha detto quello che doveva dire.

" Grillo Non è abituato a essere contraddetto, ma in fondo era casa mia, quel piazzale è della parrocchia, poteva essere più educato". Perciò, "l'ho sgridato come faccio con i ragazzi dell'oratorio quando suonano la chitarra troppo forte".

In fondo don Tonino ha dimostrato che le cose sono più facili a farsi che a dirsi - proprio come con i ragazzi dell'oratorio che fanno casino, mancava solo la paterna tirata d'orecchio al Grillo.
Grillo ha accusato il colpo, nemmeno una delle "consuete" parolacce verso il frate che gli ha interrotto il comizio-show.

Piccola lezione da una piccola parrocchia di un semplice frate. Ogni tanto alzare la voce, non perdonare tutto, non lasciar correre in silenzio - pure così, a rischio di fischi, lo spettacolo si può interrompere.

Giovanni Guareschi nel suo libro descrive un'incontro tra il Peppone onorevole ed il don Camillo Monsignore e la scena è una lezione di vita. L'onorevole Peppone porge all'amico prete un suo biglietto da visita dicendogli "Per qualunque necessità mi telefoni a Roma aggiusteremo tutto"; il sacerdote tira fuori dalle sue tasche un'immagine di Gesù e la porge a Peppone dicendogli "E.... non è necessario neppure telefonare!!!!"

Rispettare la Fede altrui non ha prezzo! Anzi avvicina al Paradiso. 




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