martedì 24 aprile 2012

Storie di vita e di Fede: lettera da pubblicare.


Il cammino neocatecumenale

4db42Salve a tutti....Sono una donna di 34anni (sposata e con due bimbi) che frequenta il cammino da circa 5 anni...Condivido la mia vita con un marito che non crede in Dio...Lui, rispetta la mia fede ed io rispetto il suo ateismo (anche se, ovviamente, non lo condivido)...
Ho letto quello che avete scritto sul cammino ed è per questo che sto scrivendo, perchè molto non corrisponde al vero...
Io frequento il cammino a Caltanissetta, presso la chiesa di San Michele...
Il nostro presbitero è padre Vincenzo...E' un frate eccezionale, umile (anche se è docente di greco ed aramaico all'Università di Palermo), sempre pronto a dare una parola di fede e ad aiutare il prossimo...
La domenica, la sua chiesa, è sempre piena di fedeli, perchè riesce a parlare ai cuori dei fedeli...
E' sempre presente all'interno del nostro cammino e, colui che ci guida, è proprio lui (non i catechisti, che si rapportano continuamente con lui)...
Il giovedì sera, abbiamo la parola, che è tratta dalla Bibbia e tutto è incentrato sulla Bibbia : dalle ammonizioni (che si fanno prima della lettura, ed hanno il solo scopo di destare l'attenzione su quello che si ascolterà), ai canti, alle preghiere spontanee...
Siamo un gruppo che si trova insieme scelto da Dio e non da noi (e, quindi, ci ritroviamo a condividere questa esperienza il superbo con l'umile, il ricco con il povero....)...
Delle volte, proprio per questa diversità che c'è tra di noi, c'è qualche litigio o malinteso, e lì, ci si scontra con la propria miseria, perchè umanamente non riusciamo ad amare chi ci fa del male e, quando ci riusciamo, ci rendiamo conto che tutto questo non viene da noi (che teniamo molto al nostro orgoglio), ma da Dio...
Il sabato sera c'è la Messa, che non è a porte chiuse, ma che, comunque, è per i catecumeni, perchè stanno imparando a capire i segni che vi sono contenuti e, senza un cammino, non si può affrontare un' esperienza del genere...
Vi porto un esempio ( per farmi capire e non peccare di presunzione): quest'anno sono andata alla veglia pasquale delle 22,00, quella per tutti, e non sono andata a quella notturna per i catecumeni, perchè mio marito andava a lavorare la mattina molto presto...
Sono arrivata alla veglia e c'erano dei ragazzi che sghignazzavano ad ogni gesto del presbitero, oppure, alcuni si lamentavano perchè avevano spento la luce ed erano al buio...
La Messa era molto simile in tutti e due i casi, quello che cambiava era lo spirito con cui si affrontavano quei segni...
Ecco perchè la Messa per i catecumeni è un pò diversa...
E, poi, non è vero che noi ci sentiamo meglio degli altri, anzi, è proprio il contrario...
Prima di iniziare il cammino, io guardavo molto i peccati degli altri e poco i miei...
Io non rubavo e non uccidevo, quindi, ero a posto, anche se ero vicina ad una separazione e non andavo a messa quasi mai...
Dicevo di non credere molto ai preti e che preferivo un rapporto diretto con Dio, anche se, poi, mi privavo dell'Eucarestia (che è il principale mezzo con cui il Signore entra dentro il nostro cuore) e della Parola e la mia preghiera era a senso unico (molto egoista)...
Avevo un rapporto pessimo con mio marito e con i miei suoceri, avevo pochissimi amici e vedevo soltanto me e le mie necessità...
Sono entrata nel cammino a seguito di una lite molto brutta con mio marito...Ho sentito dentro che era quello che dovevo fare e sono andata da padre Vincenzo, per sapere quando iniziavano le catechesi...
Non sapevo quasi nulla sul cammino, ma l'ho iniziato, spinta soprattutto dalla curiosità...
Vi posso dire che, dopo 5 anni, mi sto accorgendo che io non sono poi così perfetta (perchè anche la bocca può ferire come un coltello), l'Eucarestia è diventata per me molto importante (anche se, a volte, vado la domenica, per permettere ai miei figli di partecipare senza fare le ore piccole), ho molti amici, sto recuperando il rapporto con mio marito e con i miei suoceri...Sto cominciando a considerare ed amare il prossimo...
Non mi sta manipolando nessuno, sono io che mi accoego che, a poco a poco, il Signore sta rendendo più bello e pulito il mio cuore (me ne accorgo dal mio rapporto con gli altri)...
Però, la mia coscienza sta peggio...Prima del cammino, io ero perfetta, adesso, mi accorgo di essere in un modo e vorrei essere in un altro (nel senso che mi rendo conto quando pecco di sbagliare, però, continuo a sbagliare...). Ma il Signore lavora proprio sui conflitti di coscienza e sui malesseri...Quando va tutto bene, allora è lì che va, in realtà, tutto male...
Non ho pregiudizi su chi non frequenta il cammino, perchè mi rendo conto che, se io sto facendo questa esperienza, è solo per merito del Signore, che ha avuto misericordia di me e, quindi, i miei meriti personali non c'entrano niente...
Mi ha chiamata perchè sono peggio( e non meglio) degli altri...perchè il Signore lavora proprio sui peggiori e solo ora mi rendo conto di quanto sono ancora lontana dall'essere cristiana...
Chi l'ha detto che quei sacerdoti che hanno respinto il cammino nelle loro città siano veramente ispirati dallo Spirito in questa decisione???
Solo il Signore può sapere se hanno seguito la via giusta...
Però, il primo sostenitore del cammino è stato Papa Giovanni, che lo ha definito "la luce nel mondo"...Può essere che proprio lui, che è sempre stato in ogni sua azione così ispirato dallo Spirito Santo, abbia preso un abbaglio così grande??? O ha visto qualcosa che andava oltre la semplice ragione???
Soltanto il Signore può rispondere a tutto questo...
I canti, poi, non sono così strani da non poter essere cantati anche in una messa domenicale...Parlano solo del Signore, di sua Madre, di alcuni salmi della Bibbia e, delle volte, sono così profondi che fanno commuovere...
Il Corpo di Cristo, per noi, è fatto di pane azzimo, perchè era quello che Gesù ha utilizzato nell'ultima cena...e il Sangue di Cristo, dopo averlo benedetto, lo ha fatto bere anche agli Apostoli (ecco perchè lo beviamo anche noi)...
Il cammino non potrebbe mai essere definito una "setta", perchè Papa Giovanni ha definito " setta" cristiana tutti i gruppi religiosi che tentano di distorcere o cambiare le parole della Bibbia, e il nostro unico fine è quello di arrivare a comportarci esattamente come Gesù è stato sulla terra...e se arrivassimo tutti noi cristiani a comportarci come Gesù ci ha lasciato scritto sulla Bibbia, allora si che potremmo veramente definirci "cristiani" e portare a tutti gli uomini la luce di Dio sulla terra...
Pace e bene a tutti...

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