lunedì 2 aprile 2012
Sette parole di Cristo in croce
Sette parole di Cristo in croce
Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
L'espressione sette parole di Cristo in croce indica l'insieme delle parole che Gesù pronunciò sulla croce, che sono raccolte, appunto, in sette frasi, presenti nei racconti della passione di Gesù dei quattro Vangeli:
1."Padre, perdona loro, poiché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34)
Gesù perdona quanti lo hanno crocifisso e, crocifisso lo deridono e oltraggiano. Quel perdono non è diretto soltanto ai diretti responsabili della sua morte, ma a tutta l'umanità, poiché, come egli stesso aveva affermato nell'Ultima Cena, il suo sangue è "versato per la moltitudine" (Mt 26,28).
2."In verità, ti dico, oggi tu sarai con me in paradiso" (Lc 23,43)
Gesù annuncia che in paradiso con lui ci sarà quel malfattore appeso accanto a lui, che sulla soglia estrema della morte ne ha riconosciuto l'innocenza e si è affidato a lui.
3."Donna, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre" (Gv 19,26)
Questa parola è rivolta a sua madre e al discepolo che egli amava: Gesù estende la maternità della Vergine a tutti gli uomini, affidandoli alla sua custodia e alla sua tenerezza: Maria appare la nuova Eva, ed essa diviene Madre della Chiesa.
4."Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Mt 27,46)
Questa parola ci attesta che Gesù trascorre le ore drammatiche della croce in preghiera, recitando il Salmo 22. Il salmo esprime angoscia e sfinimento, sperimentati come assenza e silenzio del Padre, ma anche confidenza incrollabile.
5."Ho sete!" (Gv 19,28)
I crocifissi sperimentavano una tremenda sete, ma quella espressa da Cristo era di altra natura: il suo cibo consisteva nel fare la volontà del Padre e portare a termine la sua opera; ugualmente egli attingeva e sorbiva la sua bevanda dal calice che lo stesso Padre gli porgeva (cfr. Gv 4,34; 18,11).
6."È compiuto" (Gv 19,30)
Questa parola segue immediatamente la precedente nel quarto Vangelo Morendo: Gesù suggella il compito assegnatogli dal Padre, e così si avvera la Scrittura, dove quella morte in croce era iscritta e preannunciata.
7."Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito" (Lc 23,46)
È l'ultima "parola", gridata "a gran voce", perché tutti la udissero; professa il totale affidamento di Gesù al Padre, la sua incrollabile confidenza in lui. Nel Padre Gesù trova la sua pace, riponendo in lui senza riserve tutto il senso della sua vita. E il Padre accoglie quell’affidamento, e vi risponderà risuscitandolo il terzo giorno e facendolo sedere alla sua destra nella gloria.
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