lunedì 9 aprile 2012

Carabinieri: donne e comando

Sono sempre di più le donne che raggiungono importanti posizioni di comando all'interno dell'Arma dei Carabinieri. A confermarlo il comandante generale dell'Arma, il generale Leonardo Gallitelli, durante l'audizione alla commissione Difesa del Senato. Il generale Gallitelli ha spiegato che dal 2006, quando è venuta meno la regola delle aliquote percentuali, vi è stata "una progressiva crescita della presenza delle donne nell'Arma. Oggi sono 1.078 (su un totale di 108.791 militari), di cui 179 ufficiali, 353 marescialli e 546 carabinieri". Il loro impiego, ha spiegato, è indifferenziato rispetto alla componente maschile. Sono infatti presenti in tutte le diverse organizzazioni dell'Arma: 769 unità in quella territoriale, 56 in quella mobile e speciale, 191 in quella addestrativa e 60 nell'area centrale e in quella interforze. Unica eccezione è l'esclusione dalla "linea mobile", cioè i battaglioni impiegati in attività di ordine pubblico, in analogia a quanto avviene nella Polizia di Stato. E numerose donne, ha aggiunto il generale, ricoprono "importanti posizioni di comando": come già succede alla compagnia carabinieri di Legnano (Milano), in 28 nuclei operativi, 15 dei quali in capoluoghi di provincia, e alla Stazione Carabinieri di Cutigliano (Pisa). Ma il numero delle donne con i gradi è destinato ad aumentare, considerando il fatto che "l'ingresso del personale femminile è avvenuto in epoca ancora troppo recente e pertanto, al di là delle percentuali, è ancora basso il numero di militari in possesso dei livelli di maturità professionale necessari per poter accedere alle più delicate funzioni di comando". Peraltro, ha concluso Gallitelli, "il personale femminile viene impiegato anche all'estero, attualmente nell'ambito del reggimento Msu in Kosovo e dell'Ipu in Bosnia.            

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