giovedì 5 aprile 2012

Roma capitale dei benzinai disonesti

Non si può certo fare di tutta l'erba un fascio ma i dati sono sconfortanti. Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza della capitale ha infatti controllato 200 distributori di carburante e per il 47% sono state riscontrate violazioni. Prezzi esposti minori dei prezzi reali alla colonnina, alterati gli erogatori, manomessi apparecchi per poter conteggiare due volte gli stessi litri di benzina per ottenere un introito in nero. Otto persone sono state denunciate, 22 colonnine e 52 pistole sequestrate. "Il contrasto all'evasione delle accise o delle imposte sui prodotti energetici come la benzina - ha affermato il comandante delle Fiamme Gialle, Virgilio Pomponi - riveste un'importanza determinante per il bilancio dello Stato, per la tutela degli operatori onesti e dei consumatori".
Le accise sono molto care in Italia. Il prezzo del carburante è composto da più voci: la cifra da corrispondere alla raffineria, al gestore dell’impianto, l’IVA e le accise. Le accise (tassazione alla fonte) sono un capitolo a parte, sostanzioso, infinito: guerra Abissinia del 1935 (stiamo ancora pagando il finanziamento di quella guerra), crisi Canale di Suez del 1956, Vajont del 1963, alluvione Firenze del 1966, terremoto del Belice del 1968, terremoto del Friuli del 1976, terremoto dell’Irpinia del 1980, Missione in Libano del 1983, Missione in Bosnia del 1996, contratto auto-ferro-tranvieri del 2004, acquisto autobus ecologici del 2005, finanziamento Cultura del 2011, fondo unico per lo Spettacolo del 2011, emergenza immigrati Libia del 2011, alluvioni Liguria e Toscana del 2011, decreto Salva Italia del 2012. Automobilisti circondati da accise folli e disonestà. In strada ho incontrato due turisti venezuelani che con stupore mi hanno detto: "Con quello che pagate voi un pieno di benzina noi ci andiamo in auto un anno"................. Ennesima vergogna di chi regna il nostro tricolore!

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