Il tenugui (da te = mano; nugui = pulire/asciugare) è un asciugamano tipico giapponese lungo dai 35 ai 90 centimetri, di tessuto piano, e quasi sempre con qualche motivo stampato. E' fatto di cotone (in lino nel passato) e tradizionalmente non orlato, venendo ricavato da rotoli di stoffa di una certa larghezza, con la trama della stoffa che rifinisce i bordi lunghi, mentre i bordi corti sono semplicemente tagliati.
L’uso di tale oggetto risale a molti secoli: simili articoli furono usati come fascia per la testa, anche sotto gli elmi dei samurai per assorbire il sudore.
Ecco una breve storia del tenugui.
Nel periodo Nara (710-794) i tessuti in generale erano considerati molto preziosi, tanto da non essere diffusi presso la popolazione.Nel periodo Heian (794-1192) invece, subito successivo, iniziò ad apparire questo pezzo di stoffa chiamato tenugui come accessorio usato per i rituali Shinto.A partire dal periodo Kamakura(1192-1333) esso divenne via via più popolare, vista la maggiore disponibilità di tessuti sia di importazione che locali.Fu durante il periodo Edo (1592-1868) che, grazia alla diffusione della coltivazione del cotone in Giappone, il tenugui divenne un accessorio comune nella vita quotidiana.
Fu durante questo periodo che si iniziò a considerarne non solamente le qualità pratiche ma anche il valore artistico.Si diffusero nel Paese dei concorsi denominati Tenugui Awase, che premiavano i pezzi presentati da artigiani e artisti con le loro decorazioni ed i loro originali disegni.Queste competizioni contribuirono in maniera determinante allo sviluppo di nuove tecniche di tintura dei tessuti.
Nell’era Meiji (1868-1912) si diffuse una tecnica di tintura a stencil chiamata Chusen, la quale rivoluzionò l’industria dei tessuti. La caratteristica principale della tintura del tenugui con questa tecnica è che si creano diverse sfumature e ombreggiature della tinta in funzione dell’umidità ambientale e delle altre condizioni in cui il processo viene eseguito e quindi ogni tenugui, pur avendo lo stesso disegno di un altro, è un pezzo a se stante, con una sua propria caratteristica cromatica che lo rende unico.
Il tenugui, portato inoltre alla moda nel '700 dagli attori del teatro Kabuki viene da allora utilizzato come asciugamano, come fascia in testa, come copricapo (specialmente da chi pratica kendo), come cintura, sciarpa, piegato e annodato per portare oggetti, come tovaglietta, da appendere al muro a scopo decorativo.
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