A volte assumere alimenti crudi non è meglio. Gli esempi più eclatanti arrivano da carote e pomodori. La nostra è l’epoca delle diete, c’è la dieta One day Light, dove si mira a perdere peso stando solo un giorno su sette a dieta, poi c’è la dieta del limone, del pompelmo, la paleodieta… insomma, i “furbi” di settore non sanno più cosa inventarsi!
In ambito nutrizionale è credenza diffusa che consumare verdure e ortaggi crudi sia più salutare. A tal proposito è nato il cosiddetto stile “crudista” ma non è sempre vero che gli alimenti crudi siano migliori di quelli cotti. E’ vero che alcune vitamine si degradano velocemente con il calore ma è sbagliatissimo generalizzare, soprattutto quando parliamo di vegetali!
Le cellule vegetali, a differenza di quelle animali, sono avvolte da una parete rigida formata principalmente da cellulosa, un materiale che l’organismo umano non riesce a metabolizzare. Nel nostro sistema gastro-intestinale manca la cellulasi, l’enzima addetto alla degradazione della parete delle cellule vegetali, quindi, molto spesso, la parete deve essere “degradata” meccanicamente, chimicamente o semplicemente, mediante la cottura! Solo in questo modo l’organismo umano potrà accedere a vitamine e altri preziosi nutrienti.
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