Il sito inglese “La Religione della Pace” (http://www.thereligionofpeace.com/) riporta un elenco impressionante e lunghissimo di atti di violenza contro i cristiani da parte di islamici.
La lista è compilata a partire dall’11 settembre 2001 e tiene conto, quindi, di dodici anni di persecuzioni nei principali luoghi dove l’Islam è seguito dalla maggioranza della popolazione.
“Questi atti,” riporta il sito “non hanno niente a che fare con la guerra, combattimenti o rivolte. Le vittime sono Cristiani innocenti che sono stati attaccati unicamente e specificamente per la loro fede, da persone che dichiarano la propria religione come motivo”.
Non si tratta di un quadro completo, perché le violenze spesso non sono documentate (unreported), ma il campionario è molteplice: dalle percosse alla tortura, dalla violenza alle uccisioni, da attacchi-bomba a rappresaglie individuali. E soprattutto non finisce più.
“Questi atti,” riporta il sito “non hanno niente a che fare con la guerra, combattimenti o rivolte. Le vittime sono Cristiani innocenti che sono stati attaccati unicamente e specificamente per la loro fede, da persone che dichiarano la propria religione come motivo”.
Non si tratta di un quadro completo, perché le violenze spesso non sono documentate (unreported), ma il campionario è molteplice: dalle percosse alla tortura, dalla violenza alle uccisioni, da attacchi-bomba a rappresaglie individuali. E soprattutto non finisce più.
Ci rendiamo conto che è una pubblicazione drammatica, ma è un modo anche per dire: le persecuzioni islamiche esistono davvero contro i cristiani. Non sono frottole. Chi volesse negarle, dovrebbe negare una per una tutte queste violenze.
Beninteso, quasi tutte queste notizie sono state riportate anche dalle agenzie internazionali. Ovviamente, molte rientrano in contesti difficili e complessi, ma non è un motivo sufficiente per giustificarle.
Gli islamici moderati dovrebbero dissociarsi il più possibile e pubblicamente da questi atti.
Beninteso, quasi tutte queste notizie sono state riportate anche dalle agenzie internazionali. Ovviamente, molte rientrano in contesti difficili e complessi, ma non è un motivo sufficiente per giustificarle.
Gli islamici moderati dovrebbero dissociarsi il più possibile e pubblicamente da questi atti.
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