martedì 11 giugno 2013

Marò. "Ingoiamo bocconi amari ma dimostreremo la nostra innocenza"


Per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò trattenuti in India perché accusati dell’uccisoine di due pescatori indiani l'attesa sembra non finire mai. "In questo lungo periodo trascorso in India, tanti bocconi amari abbiamo dovuto e stiamo ancora ingoiando, ma, con dignità e fierezza continueremo ad andare avanti finché Dio forza ci darà, rispettando questo Paese e dimostrando la nostra innocenza". E' uno dei passaggi della lettera Latorre e Girone, hanno scritto da New Delhi al capo di Stato Maggiore della Marina, Giuseppe De Giorg nei giorni scorsi.
Nell'esprimere il loro "più sincero e sentito augurio" a tutti gli uomini della Marina, i due fucilieri salutano con particolare calore "tutti i nostri fratelli della Brigata San Marco, di cui sentiamo - scrivono - fortemente la mancanza", oltre alle loro "care ed amate famiglie". "Questo è il secondo anno - aggiungono i due Marò - che ci vede trattenuti ingiustamente in India, ma ciò non può toglierci la libertà di gioire e di sentire ancor più forte la fierezza dell'appartenenza alla Marina Militare Italiana, alle Forze Armate italiane, e l'essere italiani. Il nostro sangue è Tricolore". La lettera conclude rinnovando a tutti "un gentile abbraccio e che questo possa aggiungervi - scrivono - con la profonda gioia nel cuore per la festa della Marina, ma con l'amarezza della nostra lontananza". Forza ragazzi noi siamo con voi.... e lo STATO?

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