Raffaele Bendandi: la sua teoria espressa in molteplici fogli contenenti date e coordinate di forti sismi. Molti smentiscono, altri invece vogliono approfondire.
Raffaele Bendandi è stato uno pseudo scienzato italiano, nato a Faenza nel 1893 e morto nella medesima città nel 1979. Sono moltissime le voci che gravitano intorno a questo personaggio che durante la sua vita non ebbe mai ricevuto tante attenzioni. A seguito del forte terremoto avvenuto all’Aquila lo scorso 6 aprile 209 tuttavia, i media puntarono i riflettori verso le previsioni dei terremoti ed in generale sulla sismologia. Il personaggio è dunque emerso da pochi anni, ma le sue profezie circa intensi mo
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vimenti tellurici che avrebbero e dovranno colpire il nostro Pianeta sono ancora oggetto di dibattito scientifico e mediatico.
Le sue carte sono state pubblicate sul web ed in pochi mesi sono state analizzate anche dai più esperti. Sui fogli sarebbero presentate le date, le coordinate e l’intensità dei sismi previsti. Alcune sono incomprensibili, altre effettivamente mostrano delle zone che preferiamo non citare con il fine di non creare allarmismo dato che il metodo Bendandi non è mai stato riconosciuto ufficialmente e molto probabilmente non potrà esserlo nemmeno in futuro. Si andrebbero a creare molte incomprensioni.
Diverso quanto accadde nel maggio del 2009, quando si sparse la voce che un sisma avrebbe dovuto interessare la città di Roma. Furono molteplici le smentite da parte di diversi geologi, sia dell’Ingv che del CNR. Arrivarono comunicati straordinari anche dalle persone maggiormente ‘vicine’ all’ambiente Bendandi, ma questo non bastò: molti abitanti della Capitale chiesero le ferie per quel giorno. Altri preferirono stare al di fuori della propria abitazione. Ovviamente non accadde nulla.
Ci sono invece testimonianze di alcuni terremoti che si sarebbero verificati nel punto e nella data esatta prevista dallo pseudo scienziato, ma molti scettici e la comunità scientifica hanno definito tali eventi come ‘pura coincidenza’ e questi entrarono nel dimenticatoio. Attualmente sono molte le persone che credono in questa metodologia, basata sulla forza gravitazionale che la Luna esercita sul nostro Pianeta: questa infatti, sarebbe in grado di provocare importanti movimenti tettonici nei pressi dei margini delle placche litosferiche. Sulla stessa teoria vi sono dubbi di fondo, anche se non viene esclusa completamente dai massimi esperti di geologia. Fantasie o realtà?
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