Totti era ad un passo dalla Sampdoria (lo ha confermato Mantovani pochi giorni fa), ma in un Triangolare amichevole realizzò due gol incredibili, senza i quali lunedì non giocherebbe il derby.
9 febbraio 1997. Non molti lo sanno, ma quello è forse il giorno in cui è cambiata la storia recente dell’A.S.Roma. E’ grazie a quel giorno che lunedì prossimo Totti guiderà la Roma nel derby con la Lazio. Perché la vita è fatta spesso di percorsi strani, perché in quel momento la discesa che aveva intrapreso la Roma era piuttosto ardita, quasi senza fine. Aveva al volante un tizio che con quei capelli sembrava uno di quei piloti di Formula Uno degli anni ’50, con i pochi capelli bianchi che uscivano lateralmente dal casco aperto. Quel tipo si chiamava Carlos Bianchi, dicono che di calcio sudamericano fosse un grande esperto, ma di quello italiano aveva capito poco. Talmente poco che si era presentato dicendo che per lo spettacolo i tifosi “dovevano andare al teatro” e, in coerenza con tale dichiarazione, voleva vendere Francesco Totti. Ed infatti, Enrico Mantovani – presidente della Samp dal 1993 al 2000 – ha confessato un paio di giorni fa a Il Giornale quanto fu vicino a prendere Totti. Addirittura offrì Lombardo, all’epoca un top player, per il promettente attaccante giallorosso. Che non sarebbe andato via in prestito, questo è bene ricordarlo.
Ma poi ci ecco quel nove febbraio 1997. E un triangolare con partite da 45 minuti: il trofeo Città di Roma. Con i giallorossi, l’Ayax e il Borussia Mönchengladbach. Uno di quei tornei che si fanno in estate e che non interessano a nessuno quando fa caldo, figuriamoci a febbraio. Ma tant’è, Totti fece due gol da “sturbo”, due gol di cui non v’è traccia nemmeno su youtube, anche se negli archivi Rai dovrebbero esserci visto che la tv di Stato trasmise il torneo (ma figuriamoci se tirano fuori tali “chicche”). Due gol che cambiarono la sua storia e quella della Roma, in particolar modo quello ai tedeschi, dove dopo aver dribblato mezza squadra sfoderò il precursore dei sui famosi pallonetti. A distanza di anni, tutti continuano a negare, ma Totti poteva essere venduto. E lui avrebbe anche accettato, affascinato dalla possibilità di giocare in una squadra che ancora poteva vantare il ricordo della coppia Vialli-Mancini. Totti raccontò che fu Mazzone a consigliarli di tenere duro ma fu quel triangolare apparentemente inutile a cambiare il corso della storia.
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