La "tassa sulla meteorologia" potrebbe essere la prossima novità nel sistema fiscale ungherese. Il disegno di legge, preparato alla fine di febbraio, prevede una "tariffa di servizio" dello 0,5% delle entrate pubblicitarie annue di qualsiasi media.
L'aspetto curioso è proprio questo: il balzello riguarderebbe le previsioni del tempo, ma, se passerà, dovrà essere pagato anche da giornali, tv e radio che non trasmettono il meteo. Gli emittenti dovranno inoltre obbligatoriamente inviare ogni anno al Servizio Meteorologico Ungherese un rapporto sulle loro entrate pubblicitarie. Se insolventi o in caso di mancata spedizione della dichiarazione dei profitti, i media saranno soggetti al pagamento dello 0.8% sui loro introiti netti dell'anno fiscale precedente. Secondo Portfolio.hu, il testo in questione stabilisce "le attività di meteorologia che possono essere svolte solo dalle organizzazioni statali, definisce tali soggetti e crea la cornice per una possibile collaborazione con loro. La bozza introduce inoltre una serie di tariffe necessarie per proteggere i cittadini e garantire al sicurezza delle loro proprietà". Scopo della misura sarebbe quello di "fornire informazioni accurate e fondate al pubblico è indispensabile in quanto le abitudini, il lavoro, il mantenimento delle proprietà e in certi casi anche la vita stessa delle persone dipendono in buona parte dal tempo atmosferico. Allo scopo di monitorare i cambiamenti atmosferici serve una rete nazionale di sensori, insieme a sistemi di elaborazione dei dati e di analisi locale delle condizioni meteorologiche. La responsabilità delle attività collegate al tempo è dello stato".
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