Non ci si pensa, ma andrebbe fatto. Molti dei prodotti che solitamente si utilizzano per fini domestici contengono, infatti, agenti chimici cancerogeni. Stiamo parlando di formaldeide, nitrobenzene, cloruro di metilene, napthelene, tossine riproduttive e interferenti endocrini. Tutte sostanze che, fidatevi, sono estremamente nocive per l’organismo. Quello che vi consigliamo ( e non è certo la prima volta) è leggere attentamente le etichette, in modo di creare una sorta di parco prodotti casalingo privo di tossicità. Di seguito vi segnaliamo, nello specifico, 10 prodotti per la casa che, magari si ignora, andrebbero proprio evitati d’acquistare.
1 – I deodoranti molto spesso contengono napthelene e formaldeide. Soprattutto quest’ultima è in grado di determinare irritazioni a carico delle mucose, dermatiti da contatto e asma bronchiale. L’Iternational Agency for Research on Cancer l’ha recentemente classificata come sostanza con “sufficiente evidenza” di cancerogenicità per l’animale e “limitata” per l’uomo.
2 - Le vernici e le tinture per le pareti contengono spesso sostanze tossiche. Già l’abbiamo fatto, ma è bene ricordarvelo. Il mercato è pieno di alternative ecologiche. Stesso risultato, ma senza correre il rischio di farsi del male.
3 - Non sono propriamente prodotti per la casa, ma è bene essere informati anche su questi. Sono gli sgrassatori per le automobili. La maggior parte sono estremamente nocivi. Se proprio siete costretti ad utilizzarli teneteli lontani da fonti di calore e, una volta terminati, buttateli in un centro di smaltimento apposito.
4 - Quando avete bisogno di una candela utilizzatene una di cera d’api con stoppini di cotone. Abolite completamente quelle composte da paraffina che una volta accese emettono sostanze tossiche come ad esempio la fuliggine. Riconosciuta come forte agente inquinante, oltre che come "collettore" di diversi composti cancerogeni (Leggi anche le candele che non fanno male)
5 - I saponi per tappeti e tappezzeria sono un altro nemico della salute. Comprate, anche in questo caso, quelli che utilizzino esclusivamente ingredienti naturali. E andate a rileggere i consigli su come rimuovere le macchie in modo naturale.
6 – Per il lavaggio a secco evitate prodotti che utilizzino il percloroetilene. Anche se è, forse, il solvente che garantisce i migliori risultati in termini di pulizia, è piuttosto dannoso sia per l’ambiente che per l’uomo. L’INAIL l’ha recentemente segnalato come agente chimico pericoloso in ambito di incidenti sul lavoro.
7 - Per rimuovere, in ambito domestico, pulci, zecche o pidocchi non utilizzate pesticidi a base di lindano. E’ vero è difficilissimo rimuovere questi parassiti in modo naturale. Azionate, quindi, una misura preventiva. Uno dei metodi naturali più comune consiste nel prendere delle foglie di alloro oppure alcuni rametti di rosmarino (o uno o l’altro, non insieme!), immergerli in un pentolino con dell’acqua, farla bollire, attendere che si raffreddi un po’, bagnare poi uno straccio o un vestito vecchio che non si utilizza più e strofinarlo sul pelo dell’animale. Potete farlo ogni volta che lo ritenete opportuno, poiché trattandosi di foglie di alloro e rosmarino non è assolutamente tossico né per voi né per i vostri animali.
8 – Anche sui pesticidi per la casa vi abbiamo, in passato, consigliate soluzioni naturali. Adottatele! Sono altrettanto utili e funzionali di quelle chimiche, con la differenza che non fanno male.
9 – Il forno a microonde anche se è comodo, non fa proprio benissimo. Non ce la sentiamo, però, di consigliarvi di privarvene completamente. Fate attenzione, almeno, al tipo di materiale che ci inserite. Ci sembrerà riduttivo, ma è bene ricordarvelo: mai e poi mai plastica e derivati!
10 – Quest’ultimo consiglio è riferito principalmente alle donne. Evitate di tingervi i capelli o, se proprio lo dovete fare, utilizzate rimedi 100% naturali. La giustizia francese (tanto per dirne una) ha recentemente ha punito la Schwarzkopf per un prodotto ritenuto cancerogeno. In particolare, il tribunale di Marsiglia ha condannato il gruppo specializzato nel settore della cosmetica per capelli, per una vicenda che però risale agli anni ’80. Una condanna inedita, che getta un’ombra sulla sicurezza dei prodotti in questione, in particolare, le tinture per capelli.
Nessun commento:
Posta un commento