giovedì 23 aprile 2015

Cinema. Film. In uscita "Forza Maggiore" : la famiglia nella società del piacere e della paura

 
Osannato nei festival di tutto il mondo, esce il 7 maggio nelle sale italiane Forza maggiore di Ruben Östlund, uno dei casi cinematografici dell’anno, già vincitore del Premio della Giuria a Cannes, nella sezione Un Certain Regard, e candidato ai Golden Globe 2015 e agli European Film Awards.
Una famiglia svedese – Tomas, sua moglie Ebba e i loro due bambini – è in vacanza per una settimana di sci sulle Alpi francesi. Il sole splende, la vista è spettacolare, ma durante un pranzo sulla terrazza dell’albergo una valanga improvvisa sembra sul punto di travolgere i villeggianti. Mentre la gente fugge terrorizzata e il panico paralizza Ebba e i figli, Tomas reagisce in un modo che sconvolgerà il suo matrimonio e lo obbligherà a fare i conti con se stesso e a lottare duramente per riconquistare il suo ruolo di padre e marito.
Con uno stile di grande originalità il film alterna suspense e ironia e conferma Östlund come uno dei maggiori talenti del cinema europeo di oggi.
Rimbalzando con la sua consueta discrezione e il suo senso dell’interpretazione aperta su diversi spunti di riflessione come la famiglia, la coppia, la dualità uomo/donna, la menzogna e la verità, l’educazione dei bambini e la società del piacere, Ruben Ostlund svolge un film intelligente e lo dirige in modo brillante, con il suo marchio visivo a base di inquadrature fisse e di personaggi che entrano ed escono dalla scena. Un processo che rispecchia perfettamente la disunione crescente all’interno della famiglia, con il marito Tomas che viene progressivamente isolato per la sua codardia.
 
Forza Maggiore è diviso in cinque capitoli, uno per ogni giorno trascorso nella località sciistica francese di Les Arcs da Tomas (Johannes Bah Kuhnke) che lavora troppo secondo sua moglie Ebba (Lisa Loven Kongsli), la quale vorrebbe che lui dedicasse un po’ più di tempo alla sua famiglia e ai suoi due figli Vera (Clara Wettergren) e Harry (Vincent Wettergren). Ma se il primo giorno va tutto bene, nel classico cliché dello stare uniti (si scia tutti insieme, si fa la siesta tutti insieme, ecc.), il clima si guasta dal giorno successivo quando un’enorme valanga si abbatte sulla terrazza dove la famiglia sta facendo colazione. Nonostante le urla dei suoi figli e di sua moglie, Tomas scappa a gambe levate, più per paura che per cattiveria. Ma l’equilibrio familiare è ormai scosso. Tra dinieghi e confronti pubblici, Tomas dovrà assumersi la responsabilità di un atto che a sua volta porterà a svelare altre menzogne su una vita che sembrava in apparenza ideale…
 
Esplorando pazientemente la reazione a catena in atto nel cuore della sua sceneggiatura, Ruben Ostlund dimostra ancora una volta con originalità la sua predilezione per l’analisi della natura umana. Oscillando tra un realismo socio-psicologico molto rigoroso (la quotidianità dei personaggi) e un’abile suggestione di questioni esistenziali, passando per alcune sequenze atmosferiche (la montagna, la notte stellata e le luci della stazione, la neve che cade a grossi fiocchi), si concede anche qualche tocco d’umorismo attraverso le figure secondarie (i diversi testimoni del confronto della coppia) e una scena quasi onirica alquanto enigmatica. Un insieme che mischia concetto e verità e che, a dispetto di un finale ampiamente discutibile, fa di Forza Maggiore un film affascinante per la forza universale del suo soggetto.
 

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