Marine Delterme (Tolosa, 12 marzo 1972) è un'attrice francese. Nota per l'interpretazione del personaggio di Alice Nevers nella serie televisiva Alice Nevers - Professione giudice
venerdì 29 novembre 2013
Troppi soldi? No grazie! Oltre 26mila euro c'è rischio stress
Troppi soldi non fanno la felicità anche se in molti vorrebbero averli per provare. Lo ribadisce una ricerca di due studiosi italiani.
Lo studio indica che il reddito 'perfetto', oltre il quale aumenta lo stress, è di 26.500 euro l'anno.
Chi guadagna più di questa cifra, spiegano Eugenio Proto della britannica Warwick University e Aldo Rustichini dell'americana University of Minnesota, diventa più ricco ma meno felice perchè la gestione di grosse somme di denaro non permette di dormire sonni tranquilli, facendo crescere a dismisura le aspettative.
Per arrivare a questa conclusione, spiega l'Independent, i ricercatori hanno incrociato i dati dei Paesi ricchi e poveri, i redditi medi e i livelli di soddisfazione.
Ebbene hanno scoperto che felicità e disponibilità di denaro aumentano di pari passo solo per i redditi bassi. Raggiungono l'apice alla cifra di 26.500 euro e dopo il livello di soddisfazione inizia a scendere, anche avendo più soldi a disposizione.
Colpa delle ambizioni che divorano le persone e le spingono a cercare una casa o un'auto sempre più grandi, generando insoddisfazione e quindi stress.
"La nostra analisi ha permesso di scoprire qualcosa di completamente nuovo, che la soddisfazione sembra scendere oltre certi livelli di ricchezza", ha affermato Proto. Qualcuno storcerà la bocca ma se lo dice anche la scienza sarà vero!
1 Dicembre stop alle auto a Roma: l'ennesima farsa
Domenica sarà la prima giornata 'anti-smog' nella Capitale per abbattere lo smog. Gli orari del blocco vanno dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30.
Inizia il 1 dicembre il blocco del traffico deciso dall'amministrazione capitolina per quattro domeniche.
Obiettivo: abbattere i livelli di smog.
Gli orari del blocco vanno dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Ad essere sottoposta al blocco del traffico la cosiddetta fascia verde, ovvero quell'area che sta dentro al Grande raccordo anulare ad esclusione di alcune vie.
Lo ha deciso la giunta capitolina con una memoria di giunta con la quale si è dato mandato agli uffici competenti di pianificare l'iniziativa. Per diminuire eventuali disagi l'assessorato all'Ambiente sta concordando con quello alla Mobilità il potenziamento del trasporto pubblico per quelle giornate.
Si parte il 1 dicembre 2013 per poi continuare l'anno prossimo con il 19 gennaio, 23 febbraio e 23 marzo 2014.
L'assessore ha spiegato come “l’individuazione delle giornate di blocco ha tenuto in considerazione il calendario già programmato degli eventi cittadini e sportivi come le partite di calcio.
Tutti a piedi quindi, ma credeteci come al solito il blocco non servirà a nulla se non a garantire una libera circolazione dei soliti "raccomandati". Speriamo almeno che l'informazione abbia la compiacenza di risparmiarci le solite false interviste di giubilo dei romani. Buona passeggiata a tutti!
Storie: a volte baste un raggio di sole
Un uomo cadde in un pozzo da cui non riusciva a uscire.
Una persona di buon cuore che passava di là disse: "Mi dispiace davvero tanto per te. Partecipo al tuo dolore".
Un politico impegnato nel sociale che passava di là disse: "Era logico che, prima o poi, qualcuno ci sarebbe finito dentro".
Un pio disse: "Solo i cattivi cadono nei pozzi".
Uno scienziato calcolò come aveva fatto l'uomo a cadere nel pozzo.
Un politico dell'opposizione si impegnò a fare un esposto contro il governo.
Un giornalista promise un articolo polemico sul giornale della domenica dopo.
Un uomo pratico gli chiese se erano alte le tasse per il pozzo.
Una persona triste disse: "Il mio pozzo è peggio!".
Un umorista sghignazzò: "Prendi un caffè che ti tira su!".
Un ottimista disse: "Potresti star peggio".
Un pessimista disse: "Scivolerai ancora più giù".
Gesù, vedendo l'uomo, lo prese per mano e lo tirò fuori dal pozzo.
Il più grande bisogno del mondo...
Un po' più di gentilezza e un po' meno avidità,
Un po' più dare e un po' meno pretendere;
Un po' più sorrisi e un po' meno smorfie;
Un po' meno calci a chi è steso per terra;
Un po' più "noi" e un po' meno "io";
Un po' più risate e un po' meno pianti;
Un po' più fiori sulla strada della vita;
e un po' meno sulle tombe.
(Bruno Ferrero, A volte basta un raggio di sole)
Calcio. Classifica FIFA aggiornata al 28 novembre 2013
L'Italia al settimo posto
La Spagna sempre in vetta
Brasile decimo
Argentina terza.
Pronostici? In Brasile vincerà.....................l'Argentina!!!!!!!!!!!!!!
Classement Fifa au 28 novembre:
1. Espagne
2. Allemagne
3. Argentine
4. Colombie
5. Portugal (+9 places)
6. Uruguay
7. Italie (+1)
8. Suisse (-1)
9. Pays-Bas (-1)
10. Brésil (+1)
11. Belgique (-6)
12. Grèce (+3)
13. Angleterre (-3)
14. Etats-Unis (-1)
15. Chili (-3)
16. Croatie (+2)
17. Cote d'Ivoire
18. Ukraine (+2)
19. France (+2)
20. Mexique (+4)
2. Allemagne
3. Argentine
4. Colombie
5. Portugal (+9 places)
6. Uruguay
7. Italie (+1)
8. Suisse (-1)
9. Pays-Bas (-1)
10. Brésil (+1)
11. Belgique (-6)
12. Grèce (+3)
13. Angleterre (-3)
14. Etats-Unis (-1)
15. Chili (-3)
16. Croatie (+2)
17. Cote d'Ivoire
18. Ukraine (+2)
19. France (+2)
20. Mexique (+4)
Georges Ivanovič Gurdjieff
Il suo insegnamento combina sufismo e altre tradizioni religiose in un sistema di tecniche psicofisiche che cerca di favorire il superamento degli automatismi psicologici ed esistenziali che condizionano l'essere umano.
L'insegnamento fondamentale di Gurdjieff è che la vita umana è vissuta in uno stato di veglia apparente prossimo al sogno. Per trascendere lo stato disonno (o di sogno) elaborò uno specifico lavoro su sé stessi al fine di ottenere un livello superiore di vitalità e consapevolezza. La sua tecnica prevede il raggiungimento di uno stato di calma e isolamento, a cui segue il confronto con altre persone.
Dopo aver attratto a sé un consistente numero di allievi e discepoli tra i quali vi erano persone di una certa rilevanza, fondò una scuola per lo sviluppo spirituale, chiamata Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo. Gurdjieff fu noto anche come insegnante di danze sacre.
Negli anni, l'insegnamento di Gurdjieff ha influenzato diversi personaggi noti della cultura e della letteratura: fra questi, il più grande architetto statunitense del XX secolo, Frank Lloyd Wright, che sposò in seconde nozze Olgivanna Hinzenberg, allieva di Gurdjieff e che gli tributò un pubblico riconoscimento durante un congresso svoltosi dopo la morte del maestro. Suoi allievi furono anche la scrittrice Pamela Lyndon Travers, nota per avere creato il personaggio di Mary Poppins e René Daumal, scrittore francese che entrò in contatto con le sue idee attraverso Alexandre Gustav Salzmann, oltre alla celebre poetessa e scrittrice Katherine Mansfield che, affetta da tubercolosi, volle passare l'ultimo periodo della sua vita accanto al Maestro, vivendo quasi come un eremita in una casetta che Gurdjieff le aveva offerto nella sua tenuta.
Fra i discepoli attuali più noti, il regista teatrale inglese Peter Brook, il cui film Incontri con uomini straordinari e la sua autobiografia "I fili del tempo" riportano ampie testimonianze della sua vicinanza all'insegnamento di Gurdjieff, il cantautore e regista Franco Battiato e Alice (cantante).
Gurdjieff nasce in una data imprecisata (egli avrebbe indicato la mezzanotte all'inizio del giorno del nuovo anno, cioè del 14 gennaio) tra il 1866 e il 1877 nella città di Alexandropol nell'Armeniarussa (oggi Gyumri, Repubblica di Armenia) da padre greco (che insieme ad altre professioni è anche “ashok”, cantastorie) e madre armena. Dopo che la famiglia si trasferisce nella città turca diKars, Gurdjieff riceve un'educazione religiosa dal suo tutore, il decano Borsh, con cui studia medicina e ingegneria, e prende in considerazione il sacerdozio nella chiesa ortodossa.
Dall'estate del 1885 comincia un lungo percorso in diverse tradizioni spirituali, in particolare quella sufi. Il suo viaggio di ricerca inizia a Costantinopoli (oggi Istanbul) per studiare i dervisci Mevlevi e Bektaschi.
Tra il 1887 e il 1907 forma un gruppo chiamato dei "Cercatori della verità", compie numerosi viaggi in Medio Oriente, in India, che lo portano dall'Asia Centrale fino al Tibet (dove assiste al massacro dei tibetani da parte dei britannici a Guru e alla successiva conquista di Lhasa). Il motivo (o la suggestione) che lo spinge a continuare il suo pellegrinaggio per vent'anni è la ricerca di una misteriosa "Confraternita di Sarmoung", ipoteticamente sviluppatesi nel 2500 a.C. in Babilonia, di cui aveva trovato un riferimento nel 1886.
Gurdjieff racconta (in modo romanzato e metaforico) questo periodo della sua vita nel romanzo autobiografico Incontri con uomini straordinari da cui, nel 1978, il regista Peter Brook ricaveràl'omonimo film.
Nel 1907, a Tashkent, inizia a insegnare "scienze Soprannaturali". Nel 1912 forma un primo gruppo a Mosca, e nel 1913 un altro a San Pietroburgo. Nel 1915, Gurdjieff accetta Piotr Demianovič Ouspensky (autore del Tertium Organum, un trattato sulla natura dell'universo) come allievo a Mosca. Ouspensky, uomo di cultura e scrittore, fu il tramite per il pensiero di Gurdjieff in Occidente e avrebbe in seguito testimoniato nel libro Frammenti di un insegnamento sconosciuto (tradotto in Italiano da Henri Thomasson) l'esperienza dell'insegnamento di Gurdjieff.
Nel 1916 e 1917 entrano nel gruppo anche il compositore e pianista Thomas de Hartmann e sua moglie Olga Arkadievna de Hartmann. A de Hartmann Gudjieff detterà varie composizioni per pianoforte che vennero pubblicate a nome di entrambi.
Dopo la rivoluzione russa Gurdjieff si rifugia a Essentuki vicino al Mar Nero, dove inizia a sperimentare con alcuni allievi il suo "Laboratorio di Consapevolezza", spostandosi poi in altre località fra cui Tiflis (oggi Tbilisi), in Georgia. Qui nel 1919 Gurdjieff incontra l'artista Alexandre Gustav Salzmann e la moglie Jeanne Matignon de Salzmann, che aveva studiato danza sotto la guida di Émile Jacques-Dalcroze. In collaborazione con Jeanne, Gurdjieff elabora i suoi “movimenti”, o danze sacre, che presenta per la prima volta a Tiflis nel giugno 1919. Nello stesso anno costituisce l'Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo.
Nel 1920 Gurdjieff e l'Istituto per sfuggire alla guerra civile si trasferiscono a Costantinopoli (oggi Istanbul).
Il 24 novembre 1921 Gurdjieff tiene a Berlino la sua prima conferenza europea. Nel frattempo Ouspensky in Inghilterra aveva divulgato il lavoro di Gurdjieff raccogliendo attorno a sé molti allievi. Gurdjieff acquistò la tenuta di le Prieuré des Basses Loges a Fontainbleu-Avon, alle porte di Parigi, dove si stabilisce nel 1922. Al Prieuré fonda una grande Casa di Studi in cui vissero e lavorarono accanto a lui artisti, scrittori, pittori, matematici, filosofi, architetti, musicisti, e ogni genere di individui, impegnati in una seria e profonda ricerca interiore. Qui organizzò una vera e propria comunità indipendente con pascoli, coltivazioni, diverse attività lavorative orientate ad un "intenso lavoro su di se". I "movimenti" o "danze sacre" erano il coronamento del suo insegnamento.
Le serate di musica e danze sacre organizzate da Gurdjieff riscuotono interesse tra numerosi intellettuali anche oltre i confini europei, tanto da organizzare nel 1924, e negli anni successivi, diverse tournée negli Stati Uniti.
Gurdjieff deve lasciare il Prieuré nel 1932, e lo perde definitivamente a causa di difficoltà economiche nel 1933. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Gurdjieff abita in un piccolo appartamento in Rue des Colonels-Renard al numero 6, e si rifiuta di abbandonare Parigi quando le truppe tedesche la occupano. Pare che sia riuscito a intessere rapporti anche con gli occupanti.
Gurdjieff continua tuttavia a insegnare le sue idee e le sue tecniche nella Parigi occupata e nei frequenti viaggi negli Stati Uniti. Nel 1924 fondò dei gruppi negli Stati Uniti diretti da Alfred Richard Orage. Quello stesso anno ebbe un grave incidente automobilistico che cambiò l'orientamento del suo lavoro. Iniziò a scrivere una serie di opere con lo scopo di trasmettere i fondamenti del suo insegnamento per le generazioni a venire.
Negli anni 1936-1937 anima il gruppo "La Corda" (The Rope), costituito da scrittrici americane lesbiche, fra cui Margaret Anderson e Jane Heap, che erano state le fondatrici della Little Review aNew York.
Dopo la fine della Guerra, dal 1945 l'opera di Gurdjieff è volta a riunire tutti i propri allievi sparsi per il mondo (Parigi, Londra, New York), dando vita a un intenso periodo di lavoro nell'appartamento parigino di Rue des Colonels-Renard.
Nel 1948 le sue condizioni di salute si aggravano. Muore il 29 ottobre 1949 all'Ospedale Americano di Neuilly, dopo avere trasmesso le sue ultime istruzioni a Jeanne de Salzmann. È lei, a partire dal 1950, a organizzare i tanti gruppi di allievi nella scuola diffusa in tutto il mondo e nota ancora oggi sotto il nome Gurdjieff Foundation, i cui centri principali sono Parigi ("Institut Gurdjieff"), New York ("Gurdjieff Foundation"), Londra ("The Gurdjieff Society") e Caracas ("Fundaciòn Gurdjieff Caracas"), e che è presente anche in Italia con il nome di "Associazione o Centro Italiano Studi sull'Uomo G.I. Gurdjieff".
L'organizzazione denominata The Gurdjieff Foundation è dunque l'espressione delle Scuole di Parigi, New York, Londra e Caracas, che vennero create seguendo le dirette istruzioni di Georges Ivanovitch Gurdjieff. Scopo dell'Associazione Internazionale delle Fondazioni Gurdjieff, definita a volte semplicemente come "la Scuola di Gurdjieff", è di preservare l'essenza, la specificità e l'integrità dell'insegnamento del maestro.
Sono numerosi gli allievi anziani di Gurdjieff ad aver continuato il proprio lavoro all'interno della Fondazione dopo la sua morte. Fra questi, si ricordano Olga Arkadievna de Hartmann, Henri Tracol,Henriette Lannes, William Segal, John Pentland, Michel De Salzmann, William Welch, Louise Welch e molti altri. In Italia, l'organizzazione è stata costituita a partire dai primi anni settanta daHenri Thomasson.
L'organizzazione denominata The Gurdjieff Foundation è dunque l'espressione delle Scuole di Parigi, New York, Londra e Caracas, che vennero create seguendo le dirette istruzioni di Georges Ivanovitch Gurdjieff. Scopo dell'Associazione Internazionale delle Fondazioni Gurdjieff, definita a volte semplicemente come "la Scuola di Gurdjieff", è di preservare l'essenza, la specificità e l'integrità dell'insegnamento del maestro.
Sono numerosi gli allievi anziani di Gurdjieff ad aver continuato il proprio lavoro all'interno della Fondazione dopo la sua morte. Fra questi, si ricordano Olga Arkadievna de Hartmann, Henri Tracol,Henriette Lannes, William Segal, John Pentland, Michel De Salzmann, William Welch, Louise Welch e molti altri. In Italia, l'organizzazione è stata costituita a partire dai primi anni settanta daHenri Thomasson.
Gurdjeff propose una sua personale classificazione delle tradizioni spirituali esistenti[1]:
- La prima via, la "Via del Fachiro", basata principalmente su un lavoro sul corpo.
- La seconda, la "Via del Monaco", basata principalmente su un lavoro sul sentimento.
- La terza, la "Via dello Yogi", basata principalmente su un lavoro sulla mente.
Secondo Gurdjieff[1], le "vie" tradizionali per lo sviluppo interiore dell'uomo risultano inadatte alla vita dell'uomo occidentale, in quanto richiedono l'abbandono della vita ordinaria per dedicarsi interamente ad esse.
La Quarta Via, la "Via dell'uomo astuto", pone l'accento sull'armonizzazione dell'uomo in tutte le sue parti costituenti, permettendogli di poter continuare la propria vita quotidiana normalmente. La sua particolarità consiste nell'essere attiva nella vita di tutti i giorni, perché propone l'apprendimento di un "Sapere" antichissimo, tramandato esclusivamente oralmente e per pratica diretta, con il quale l'uomo addormentato può risvegliarsi dal suo torpore profondo, iniziare a conoscere se stesso, ed "aprirsi" a quelle zone luminose interiori, inesplorate e Sacre, attraverso il primo raggiungimento di una nuova qualità di Essere.
Piotr Demianovitch Ouspensky lo descriveva così:
« Esercizi ritmici accompagnati da musica, danze dervisce, esercizi mentali, studio dei diversi modi di respirare e via di seguito. Tra i più impegnativi erano gli esercizi di imitazione di fenomeni (para)psichici: lettura del pensiero, chiaroveggenza, manifestazioni medianiche etc. Prima di iniziare questi ultimi, Gurdjieff ci aveva spiegato che lo studio di questi "trucchi" come li chiamava, era obbligatorio in tutte le scuole orientali, perché era inutile iniziare lo studio dei fenomeni di carattere paranormale senza aver prima studiato tutte le imitazioni e tutte le contraffazioni possibili... Tuttavia il nostro sforzo era indirizzato soprattutto al ritmo, e su strane danze destinate a prepararci ad eseguire in seguito gli esercizi dei dervisci. Gurdjieff non ci diceva né i suoi scopi né le sue intenzioni, ma da quello che aveva detto all'inizio, si poteva pensare che tutto questo mirasse a condurci verso un miglior controllo del corpo fisico.[1] » |
Controversie e critiche[modifica | modifica sorgente]
Secondo Pietro Citati, che ha dedicato un importante saggio a Katherine Mansfield[2], Gurdjeff "emanava una forza sinistra" e "torturava i suoi discepoli": la Mansfield, fu, secondo Citati, letteralmente seviziata e portata alla morte da Gurdjeff. Dapprima la scrittrice fu fatta abitare in una stanza bella e sontuosa, ma presto fu trasferita in uno stanzino buio e freddo, una specie di covile. Le impose di danzare nuda in mezzo ai maiali e di accogliere in sé "la radiazione del magnetismo animale". La obbligò anche a non scrivere. K. Mansfield si lasciò assorbire, svuotare e distruggere al punto da sembrare "una bambina stupita ed atterrita, attonita e balbettante". La sera del 9 gennaio 1923, nel suo stanzino all'istituto di Gurdjeff, ebbe un accesso di tosse che le fece uscire un gran fiotto di sangue. In pochi minuti morì.
Katherine Mansfield a proposito della sua esperienza scrisse:
« Certamente non c'è, sulla faccia della terra, un posto dove si possa ricevere l'insegnamento che si riceve qui. Ma la vita non è facile. Abbiamo grandi difficoltà, e dei momenti dolorosi. Teoricamente è meraviglioso, ma in pratica comporta sofferenze. »
Georges Ivanovič Gurdjieff
Georges Ivanovič Gurdjieff è stato un filosofo, scrittore, mistico e "maestro di danze" armeno. Il suo insegnamento combina sufismo e altre tradizioni religiose in un sistema di tecniche psicofisiche ... Wikipedia
Data di nascita: gennaio 1866, Gyumri, Armenia
Data di morte: 29 ottobre 1949, Neuilly-sur-Seine, Francia
Coniuge: Julia Ostrowsk (s. 1912)
|
L'influenza gurdjieffiana, inoltre, è presente anche nella pedagogia grazie al "Modello educativo Etievan", creato da Nathalie de Salzmann de Etievan(figlia di Alexandre e Jeanne de Salzmann) e applicato in diversi collegi del Sudamerica, diffusi tra Venezuela, Cile e Bolivia.
mercoledì 27 novembre 2013
Roma ed arte: Museo Napoleonico
Il museo Napoleonico è un "gioiello" a pochi metri da Piazza Navona e nelle vicinanze di castel Sant'Angelo e San Pietro. Allestito come omaggio al grande imperatore francese è un appuntamento immancabile per chi è appassionato della vita di uno degli uomini più grandi che la storia ci abbia donato. Girare per le sale offre "il sogno" di vivere minuti indimenticabili nella storia di Bonaparte con le immagini del suo tempo. Emozioni forti da non perdere................
Nel 1927 il conte Giuseppe Primoli (1851-1927), figlio del conte Pietro Primoli e della principessa Carlotta Bonaparte, donò alla città di Roma la sua importante collezione di opere d’arte, cimeli napoleonici, memorie familiari, racchiusa nelle sale del pianterreno del suo palazzo. La collezione, in cui era confluita in parte quella del fratello Luigi (1858-1925), nacque non tanto dal desiderio di offrire una testimonianza dei fasti imperiali quanto piuttosto dalla volontà di documentare gli intensi rapporti che legarono i Bonaparte a Roma. Questi legami furono stabiliti con la forza delle armi nel 1808, in seguito all’occupazione francese di Roma. La città diventò nel 1811 “città libera ed imperiale”, destinata ad essere governata dal figlio di Napoleone al quale fu conferito, già prima della nascita, il titolo di Re di Roma.
In seguito, dopo la caduta dell’Impero, quasi tutti i componenti della famiglia Bonaparte chiesero asilo a papa Pio VII e si stabilirono a Roma: la madre Letizia Ramolino a Palazzo Rinuccini, i fratelli Luigi e Girolamo rispettivamente a Palazzo Mancini Salviati e a Palazzo Nuñez, la sorella Paolina nella sua villa sulla Nomentana.
Ma il vero iniziatore del “ramo romano” dei Bonaparte, da cui discende il conte Primoli, fu il fratello “ribelle” dell’imperatore, Luciano che nel 1804, in aperto dissidio con Napoleone, si trasferì a Roma. La madre del conte Primoli, Carlotta Bonaparte, era, infatti, nata dal matrimonio di uno dei figli di Luciano, Carlo Luciano, con la cugina Zenaide ,figlia di Giuseppe Bonaparte. Carlotta sposò nel 1848 il conte Pietro Primoli e, subito dopo la proclamazione del Secondo Impero, si trasferì con la famiglia alla corte di Napoleone III. A Parigi, quindi, avvenne la formazione del conte Giuseppe Primoli che si completò, anche dopo la caduta dell’Impero, nei salotti letterari delle zie Matilde Bonaparte e Giulia Bonaparte, marchesa di Roccagiovine.
Colto, appassionato bibliofilo, abile fotografo, Giuseppe Primoli visse tra Roma e Parigi ed ebbe intensi rapporti con gli ambienti letterari ed artistici delle due città. Rappresentò, dunque, un’interessante figura di intellettuale e di collezionista che, attraverso importanti donazioni familiari e sapienti acquisti sul mercato antiquario, riuscì ad offrire alla città di Roma questo raffinato esempio di casa-museo.
In seguito, dopo la caduta dell’Impero, quasi tutti i componenti della famiglia Bonaparte chiesero asilo a papa Pio VII e si stabilirono a Roma: la madre Letizia Ramolino a Palazzo Rinuccini, i fratelli Luigi e Girolamo rispettivamente a Palazzo Mancini Salviati e a Palazzo Nuñez, la sorella Paolina nella sua villa sulla Nomentana.
Ma il vero iniziatore del “ramo romano” dei Bonaparte, da cui discende il conte Primoli, fu il fratello “ribelle” dell’imperatore, Luciano che nel 1804, in aperto dissidio con Napoleone, si trasferì a Roma. La madre del conte Primoli, Carlotta Bonaparte, era, infatti, nata dal matrimonio di uno dei figli di Luciano, Carlo Luciano, con la cugina Zenaide ,figlia di Giuseppe Bonaparte. Carlotta sposò nel 1848 il conte Pietro Primoli e, subito dopo la proclamazione del Secondo Impero, si trasferì con la famiglia alla corte di Napoleone III. A Parigi, quindi, avvenne la formazione del conte Giuseppe Primoli che si completò, anche dopo la caduta dell’Impero, nei salotti letterari delle zie Matilde Bonaparte e Giulia Bonaparte, marchesa di Roccagiovine.
Colto, appassionato bibliofilo, abile fotografo, Giuseppe Primoli visse tra Roma e Parigi ed ebbe intensi rapporti con gli ambienti letterari ed artistici delle due città. Rappresentò, dunque, un’interessante figura di intellettuale e di collezionista che, attraverso importanti donazioni familiari e sapienti acquisti sul mercato antiquario, riuscì ad offrire alla città di Roma questo raffinato esempio di casa-museo.
Orari e indirizzi
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 - 00186 Roma
Come arrivare
Calcola il percorso utilizzando la funzionalità di ATAC Roma
www.atac.roma.it
www.atac.roma.it
Per la versione mobile
www.muovi.roma.it
www.muovi.roma.it
Orario
Da Martedì a Domenica ore 10.00 - 18.00
24 e 31 Dicembre ore 10.00 - 14.00
La biglietteria chiude mezz'ora prima
24 e 31 Dicembre ore 10.00 - 14.00
La biglietteria chiude mezz'ora prima
Giorni di chiusura Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio
Condizioni di accesso
Accesso per disabili
Per accedere al museo è necessario salire tre gradini.Il personale è disponibile in caso di necessità
Per accedere al museo è necessario salire tre gradini.Il personale è disponibile in caso di necessità
Passeggini
All'interno del museo è ammesso l'utilizzo dei passeggini
All'interno del museo è ammesso l'utilizzo dei passeggini
Audioguida
In italiano, inglese e francese € 4,00.
In italiano, inglese e francese € 4,00.
All'interno del Museo non è permesso:
- scattare fotografie con flash o con cavalletto. In caso di mostre non è possibile scattare fotografie;
- utilizzare videocamera;
- entrare con borse o zaini ingombranti;
- entrare con ombrelli;
- far entrare animali domestici;
- consumare cibi e bevande;
- fumare.
- scattare fotografie con flash o con cavalletto. In caso di mostre non è possibile scattare fotografie;
- utilizzare videocamera;
- entrare con borse o zaini ingombranti;
- entrare con ombrelli;
- far entrare animali domestici;
- consumare cibi e bevande;
- fumare.
Contrari e favorevoli alla decadenza di Berlusconi
Secondo le dichiarazioni dei giorni scorsi contro la decadenza voteranno Forza Italia, Lega nord, Nuovo centro destra, Gal.
Voteranno a favore della decadenza di Berlusconi il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, Sinistra ecologia libertà, Scelta civica e le autonomie, Psi. Non si sa come voteranno i senatori a vita.
Per essere approvata la decadenza dovrà essere votata da 161 senatori, secondo i calcoli dovrebbero votare a favore circa 200 senatori.
Le intenzioni di voto ufficiali verranno annunciate alle 15.30, alle 17 si dovrebbe votare.
Roma in mostra: «Supervised Independence»,
Dal 30 Novembre 2013 al 25 Gennaio 2014, la Galleria d'Arte contemporanea Wunderkammern presenterà «Supervised Independence», la mostra personale dell'artista francese Rero.
Il termine «Supervised Independence» fu utilizzato in passato per delineare lo «status» del Kosovo, oggi Repubblica definita indipendente ma giuridicamente non ancora riconosciuta dalla comunità internazionale in modo univoco. «Supervised Independence» è l'ossimoro che l'artista utilizza per interrogarsi sulle sconfitte e le sfide della nostra società.
Rero è un'artista che interroga i codici della nostra società, in particolare i codici dellaimmagine e del linguaggio. Conosciuto per le sue opere «in situ» in spazi pubblici urbani e all'interno di paesaggi naturali, il suo lavoro si basa sul linguaggio: singole parole, frasi brevi o estese che interagiscono con il lettore in relazione allo scenario nel quale si collocano.
La mostra organizzata da Wunderkammern, in concomitanza con il quinto anniversario della galleria, presenterà unicamente opere nuove e sarà caratterizzata da una forte varietà di mezzi espressivi.
Come anteprima alla mostra, l'artista ha realizzato un'opera pubblica sul muro dell'edifico del DAMS dell'Università degli Studi di Roma Tre. In collaborazione con l'Institut français-Centre Saint Louis, l'artista inoltre ha eseguito una performance trasmessa in streaming sul sito dell'Institut, lasciando un suo intervento permanente nella sede a Roma.
La mostra è parte del progetto PUBLIC and CONFIDENTIAL, che vede coinvolti cinque tra gli street artists più influenti a livello internazionale.
Mostra a cura di Giuseppe Ottavianelli
WUNDERKAMMERN, Via Gabrio Serbelloni 124, Roma.
Sito inernet: www.wunderkammern.net
Ingresso gratuito
Orari apertura: dal mercoledi al sabato dalle 17.00 alle 20.00
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