Dopo l’ennesimo caso di ritrovamento del virus a Torino, Coldiretti interviene e vuole “chiarezza“, vuole sapere al più presto da dove arrivano i frutti di bosco incriminati che hanno già portato ad un rogatoria in Polonia, Ucraina, Bulgaria e Canada.
Per ora l’ultimo caso di confezioni contaminate dal virus è commercializzata da La Valle degli Orti per conto di Buitoni di proprietà della multinazionale Nestlé.
Di fronte ad una escalation di allarmi alimentari provenienti dall’estero,Coldiretti chiede che sia obbligatorio l’inserimento della provenienza sulle etichette di ogni prodotto alimentare, sopratutto della frutta.
Grazie all’intervento di Coldiretti, il procuratore Raffaele Guariniello ha fatto eliminare dal mercato i prodotti potenzialmente dannosi.
Contando l’ultimo caso scoperto a Torino sono sei le confezioni di frutti di bosco congelati contaminate dal virus dell’epatite A. La scoperta di queste contaminazioni ha portato ad indagare cinque persone per commercializzazione di alimenti pericolosi per la salute.
In risposta all’allarme, la Nestlè è rimasta “sorpresa“ spiegando che aveva effettuato tutti i controlli necessari e chiedendo la ripetizione del test della procura che fu effettuato su un campione prelevato il 9 settembre in un centro Ipercoop di via Livorno a Torino. La richiesta arriva perché l’azienda “reputa ci siano gli estremi per ritenere che si possa trattare di un falso positivo”.
Inoltre l’azienda sottolinea che: “In ogni caso, a seguito della notifica delle autorità sanitarie, Nestlè sta attivando le procedure necessarie al ritiro del lotto Frutti di Bosco Valle degli Orti Numero 3144088803 Data di Produzione 24 Maggio 2013 Scadenza Maggio 2015. [...] Tutti gli altri surgelati La Valle degli Orti sono da ritenersi come assolutamente sicuri per consumo”.
Fonte: AGI
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