Vivere in Francia non è mai stato così pericoloso. Quest’ultimo anno, tra agosto 2012 e luglio 2013 si è avuto in Francia un forte aumento della criminalità. Questo è il triste bilancio di un anno di governo socialista: gran bei discorsi del giovane ministro dell’Interno, Manuel Valls, questo giovane politico d’origine catalana, ex consigliere speciale di Hollande che aveva anche criticato il “bilancio dell’insicurezza” in Francia sotto Nicolas Sarkozy e scritto un libro intitolato: Sécurité, la gauche peut tout changer. Stando ai dati raccolti in un anno, è vero che “la sinistra può cambiare tutto” in materia di sécurité, ma cambiare in peggio: in Francia sono aumentati quasi tutti i crimini e delitti. Attentati all’integrità fisica, violenze sessuali, furti… Nel 2012 Valls aveva sostenuto che avrebbe rotto con la politica delle cifre del governo di destra, cifre che il quotidiano Figarodefinisce “impietose”. Ma adesso oltre a questi numeri ancora più “impietosi” – subito contestati da Manuel Valls – c’è il sentimento di tutta la nazione che ha l’impressione di un aumento generale della delinquenza.
BILANCIO PESSIMO. Il Figaro rivela tutte le tristi cifre del lassismo socialista: reati contro la persona (+2,9%), violenze sessuali (+10,4%), reati contro il patrimonio (+3,5%), tra cui rapine (+9,3%), reati economici e finanziari (+5,9%), regolamenti di conti (+10%), monete false (+14,5 %), attentati con esplosivo contro beni privati (+33,7%), rapine a mano armata (+8,4%), traffico e vendita di stupefacenti (+10,2%). I crimini legati agli stranieri sono drasticamente diminuiti: da 79.445 sotto Sarkozy a 34.267 (-56,8%). Ma è da sottolineare che i flussi d’immigrazione sono regolamentati in modo diverso e i reati vengono puniti più raramente.
MENO PREVENZIONE. Anche la prevenzione, al primo posto nella politica del governo socialista rispetto alla sanzione, è diminuita: le «missioni operazionali» della gendarmerie sono diminuite del 10,2% e quelle della polizia del 2,2%, le missioni di pattuglia sono diminuite del 6% per la polizia e del 3,4% per la gendarmerie. In totale, le forze dell’ordine hanno perso 2,5 milioni di ore di presenza sul terreno in un anno.
DURI SOLO CON LA MANIF. Per di più, la gendarmeria e la polizia non hanno dimostrato la stessa tolleranza con tutti i gruppi sociali. Ricordiamo l’acredine con cui si sono occupati dei manifestanti della Manif Pour Tous feriti e puniti con gas lacrimogeni indirizzati anche verso donne e bambini. Come dimenticare, poi, il caso del giovane Nicolas, condannato a quattro mesi di reclusione e imprigionato per un mese soltanto per aver manifestato le proprie idee anti-matrimonio omosessuale e che ha lanciato il movimento dei Veilleurs che continua a riempire le piazze francesi?
ok
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