mercoledì 27 giugno 2012
Lavoro: dedicato "ai parassiti"
"Mi sembra che questa “crisi” sia un ulteriore alibi per non occuparsi dei diritti. Sembra un privilegio essere liberi professionisti. Eppure ti pagano quando vogliono. Dicono che rimborseranno e non lo fanno. Che salderanno e non rispondono più alle mail. Figurarsi al telefono. Eppure ti pagheranno certo, ma quando vorranno. E tu, intanto, per lavorare, hai messo in discussione la tua vita, l’organizzazione della famiglia, le tue notti, pagato una babysitter (e puntuale, perché tu, anzi io, sono una persona onesta e rispettosa del lavoro altrui). Mandato a puttane un po’ di sogni, perché quelli te li hanno fregati oltre ai tuoi strameritatissimi soldi. Però loro (quelli che se ne fregano se gli uffici di contabilità non pagano), continuano a girare con macchinoni, telefoni aziendali, pranzi e cene rimborsate. Non accetto morali da questi personaggi. Non accetto ordini. E neppure più il silenzio per coprirli e per paura. Bisogna denunciare chi non paga. E’ un nostro diritto. (
Francesca Barra nel suo blog)
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