mercoledì 28 novembre 2012

Storie di vita: libro. Io pratico l'astinenza


Io pratico l'astinenza
È una bella donna, ha 49 anni e fino a qualche tempo fa era aperta agli uomini - e al sesso - in un modo che lei stessa definisce “promiscuo”. “In vita mia ho detto troppi sì" ammette Sophie Fontanel, una delle firme più autorevoli del settimanale francese Elle, "poi, dopo anni di amore fast-food, il mio corpo si è chiuso come un lucchetto”. È così che è nato “L'envie” (in italiano "l'invidia" ma anche "la voglia"), romanzo scandalo uscito in Francia sollevando dibattiti e scalando classifiche, che racconta di un gesto rivoluzionario: l’astinenza sessuale ai tempi di “Sex and the city”. Perché la castità, spiega l’autrice, è “la peggior insubordinazione della nostra epoca”.

Io pratico l'astinenza
Astinenza rivoluzionaria, dunque, e felice, precisa Fontanel, contro i diktat di una società “ipererotizzata” che spesso usa il sesso come strumento di affermazione sociale. L’autrice confessa di nutrire ancora, come tutti, dei desideri, ma di non realizzarli, “perché è meglio essere single che chiusa in una relazione infelice”. Il prezzo da pagare naturalmente è quello dell’ipersensibilità. “Questa mancanza mi ha insegnato ad apprezzare gesti che prima davo per scontati. Le cose che non hai, le immagini. Sviluppi una sensualità molto forte. Ora so, ad esempio, cosa prova chi non ha mai avuto una carezza e di colpo ne riceve una”.

Il cardiologo e nutrizionista Frédéric Saldmann ha dichiarato sul quotidiano “Le monde” che il sesso fa bene alla salute, raccomandando di farne molto, soprattutto in vacanza, per rilassarsi. Sophie Fontanel sta meglio adesso. “Dopo anni di relazioni insoddisfacenti sono finalmente uscita dallo schema maschile del sesso come servitù. È una sensazione magnifica quando qualcuno crea scompiglio nel nostro corpo. Ma solo se mette in pratica tutta la sua benevolenza. Non deve essere un estraneo che approfitta di noi, sfrutta i nostri sentimenti, la nostra buona fede”. Solo ora la giornalista francese si sente veramente libera. Anche se in molti questa cosa non la capiscono né sopportano.

In una società del sesso, bulimica, che macina miti e stereotipi e poi li rigetta per crearne subito di nuovi, l’astinenza sessuale è cosa per persone che non sanno godersi la vita. Per questo non stupisce che Lady Gaga, attuale simbolo di trasgressione, inciti i fan all’astinenza sessuale, dichiarando che è importante essere forti e non seguire la massa. “Non si deve fare sesso per essere in pace con se stessi, se non siete pronti, non fatelo”, ha detto la pop star durante un concerto.

“Dopo aver avuto un’importanza rilevante per secoli" spiega la psicologa-psicoterapeutaGiuliana Proietti, "la castità è un valore che è andato via via sempre più perdendo di significato, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra e dopo l’avvento dei contraccettivi orali e degli antibiotici, che permisero di evitare, o di poter curare, le conseguenze negative procurate dall’espressione libera del desiderio sessuale”. "Da un punto di vista psicologico", osserva l’esperta osserva "spesso soggetti che soffrono di fobie sessuali, ansia da prestazione, senso di inadeguatezza e scarse abilità sociali scelgono, attraverso la castità, la via più semplice per evitare di affrontare i disagi. “Tra i cosiddetti “casti” infatti è molto praticata la masturbazione. Il che la dice lunga sul problema”.

Ma perché molte donne, oggi, e molto più degli uomini, dicono addio al sesso? “Il non avere rapporti è spesso vissuto come una dimostrazione di inferiorità sociale" spiega Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano (www.alessandragraziottin.it), "di non desiderabilità o comunque come segno di chissà quali problemi”. “ Molte donne, soprattutto dopo i cinquant’anni mi dicono: Ho smesso di avere rapporti per necessità. Lei con chi andrebbe, se fosse sola?”. “Queste donne" continua Graziottin, "non vogliono buttarsi via in una promiscuità 'tanto per far sesso', vissuta come avvilente. La loro è una ragione 'di contesto': se non trovano una persona che meriti il loro amore, il loro affetto, il loro desiderio, preferiscono aspettare e stare sole”.
Molte donne, ferite da tradimenti, da frustrazioni se non da abusi, optano per una astinenza sentimentale ed erotica che nasce dalla paura di rivivere le stesse esperienze. "Altre ancora", continua Graziottin, "optano per un’astinenza, espressiva, creativa, rigenerante. Che siano sole dopo una separazione civile e rispettosa, perché l’amore è finito senza drammi, o che abbiano avuto esperienze molto più negative, decidono di prendersi un tempo per sé, fuori dalle mischie sentimentali, dalle illusioni d’amore e dalle avventure di una notte”, conclude. Astinenza come scelta di lotta e di difesa, come cura alle ferite del tempo ed estremo tentativo di riappropriarsi del corpo e dell’autostima. In attesa di una rinascita che porti con sé solo cose positive. Perché la castità, come diceva il giornalista e premio Nobel François Mauriac, in qualche modo perpetua la giovinezza. Scelte di vita...........................

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