Non c'e' pace nella 'Terra di Mezzo' di Frodo, Gandalf e Legolas: dopo le denunce di maltrattamenti di animali durante la lavorazione di 'Un Viaggio Inaspettato', l'ultimo film di Peter Jackson tratto dal romanzo 'Lo Hobbit', gli eredi di J.R. Tolkien hanno fatto causa per il ''danno irreparabile'' arrecato alla legacy dello scrittore da una serie di video-giochi d'azzardo in cui figurano in primo piano Gollum e altri personaggi del 'Signore degli Anelli'.
Gli eredi Tolkien chiedono ai produttori di Hobbit 80 milioni di dollari di risarcimento e il ritiro immediato dei prodotti. L'azione legale presentata a Los Angeles vede uniti gli amministratori della Tolkien Estate e la casa editrice HarperCollins di proprieta' di News Corp contro WarnerBros, la sua sussidiaria New Line Production e la societa Middle Earth Enterprisez. Nella denuncia si afferma che il team dietro 'Un Viaggio Inaspettato' ha rotto il copyright e gli accordi del 1969 per la cessione dei diritti sui personaggi creati dallo scrittore. Questi accordi includevano il diritto di vendere prodotti ''tangibili'' come ''figurine, oggetti da tavola e di cartoleria, abiti e via discorrendo'' ma non includevano diritti ''elettronici o digitali e diritti su media ancora tutti da inventare''.
I fan sono ''confusi e costernati'', si legge nella denuncia: ''Non tollerano di vedere Il Signore degli Anelli associato al mondo moralmente discutibile (e decisamente non letterario) dei casino' online. Ci dicono che chi lo ha fatto dovrebbe vergognarsi di questo insulto a Tolkien''.
E' la seconda polemica in pochi giorni che investe il film di Jackson che uscira' in Italia il 13 dicembre dopo la prima del 28 novembre a Wellington, in Nuova Zelanda.
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