Mega proroga per le concessioni demaniali marittime (30 anni), “sbarco” del decreto del Ponte sullo Stretto, nuove regole per le cedole dei Monti Bond, calo del tetto per il credito di imposta per realizzare nuove infrastrutture e una miriade di micro-misure. I relatori al decreto Sviluppo Simona Vicari del Pdl e Filippo Bubbico del Pd riscrivono parte del testo (gli articoli 33 e 34) accogliendo una serie di novità e “sistemando” alcune parti. Le proposte passeranno ora al vaglio della commissione Bilancio (se ne parla lunedì) per consentire il via libera definitivo in commissione e l’approdo all’aula del testo martedì. Si interviene anche sulla riforma del lavoro Fornero nella parte che riguarda gli stagionali.
Tra le norme quella che suscita maggi
ori reazioni è quella sulla concessione per le spiagge allungata di 30 anni, dal 2015 al 2045. Strada più volte tentata in passato via emendamento e più volte contestata in sede europea. I rappresentanti dei balneari sono ovviamente d’accordo (bene, dicono Fipe e Fibe), decisamente meno favorevoli gli ambientalisti.
Tra le misure “piovute” nel decreto anche quella sui Monti bond che di fatto allontanerebbe l’ipotesi dell’ingresso del Tesoro nel capitale del Monte dei Paschi. Cala il tetto per il credito di imposta per le nuove infrastrutture: da 500 a 100 milioni e arriva il testo sul Ponte sullo Stretto che oltre a regolamentare le attività della Spa Ponte Stretto inserisce l’informativa preventiva alle commissioni parlamentari in caso di indennizzi. Si modifica ancora l’affidamento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica tanto da provocare l’ira dell’Anci: basta a cambiamenti continui della normativa.
Poi c’è una serie di norme “minori” in questa riscrittura dei relatori. Tra queste una punta a garantire la continuità territoriale nei collegamenti aerei per le isole minori della Sicilia, dotate di scali aeroportuali; poi ci sono paletti alle assunzioni per le società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara. L’Enac potrà assumere 20 piloti e il Comune di Venezia avrà un posto per le strutture organizzative del Mose
Tra le misure “piovute” nel decreto anche quella sui Monti bond che di fatto allontanerebbe l’ipotesi dell’ingresso del Tesoro nel capitale del Monte dei Paschi. Cala il tetto per il credito di imposta per le nuove infrastrutture: da 500 a 100 milioni e arriva il testo sul Ponte sullo Stretto che oltre a regolamentare le attività della Spa Ponte Stretto inserisce l’informativa preventiva alle commissioni parlamentari in caso di indennizzi. Si modifica ancora l’affidamento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica tanto da provocare l’ira dell’Anci: basta a cambiamenti continui della normativa.
Poi c’è una serie di norme “minori” in questa riscrittura dei relatori. Tra queste una punta a garantire la continuità territoriale nei collegamenti aerei per le isole minori della Sicilia, dotate di scali aeroportuali; poi ci sono paletti alle assunzioni per le società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara. L’Enac potrà assumere 20 piloti e il Comune di Venezia avrà un posto per le strutture organizzative del Mose